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domenica 31 gennaio 2016

IL PICCOLO PRINCIPE

a cura di Giovanni De Pedro

Antoine de Saint-Exupéry, nato a Lione nel 1900 da una famiglia aristocratica, trascorse l'infanzia in un castello che dovrebbe diventare un museo a lui dedicato, tanto da chiamarsi "La Maison du Petit Prince". Arruolato nell'aviazione francese, nel 1935 cade col suo aereo nel deserto libico e viene salvato da un beduino. Combatte nella Guerra Civile Spagnola e nella Seconda Guerra Mondiale. Nel 1943 viene pubblicata la sua opera "Il piccolo principe", prima in inglese e poi in francese. Muore nel 1945, abbattuto da un aereo nemico mentre eseguiva un volo di ricognizione dalla Corsica alla Francia. Nel 2004 i resti del Lockheed P38 Lightning a bordo del quale Antoine de Saint-Exupery s'inabissò nel Mediterraneo sono stati trovati al largo di Marsiglia, a una settantina di metri di profondità. Il 29 giugno 2000, nel centenario della sua nascita, l'aeroporto di Lione è stato intitolato all'aviatore e scrittore francese. 



Alcune copertine del libro: italiano, francese, mantovano, algherese e barese

Tradotto in 253 lingue e dialetti, stampato in oltre 134 milioni di copie, annoverato tra le opere letterarie più famose del '900, Il piccolo principe è il terzo libro più letto al mondo, dopo Il Capitale di Karl Marx e la Bibbia
Mark Osborne ha tratto da quest’opera un film d'animazione distribuito nelle sale cinematografiche italiane dal 1° gennaio.

venerdì 29 gennaio 2016

La favola del ranocchio e di altri animali


di Mimma Zuffi

Favola o realtà?

In questo mondo di consumismo i media ci offrono troppa crudeltà gratuita e non sappiamo, o non vogliamo più raccontare favole ai bambini. Non siamo più capaci di far amare e di amare gli animali, che non sono giocattoli da buttare quando siamo stanchi di loro.

Accompagnati dalle parole dello scrittore Jules Renard, potremmo invece avvicinarli alla natura e andare con loro a vedere le scimmie che si rincorrono sugli alberi, danzano ai raggi del  nuovo sole, si stizziscono, si spulciano, sbucciano una banana, e bevono avidamente, mentre i loro occhi lanciano lampi che presto si spengono nel ricordo delle foreste.

giovedì 28 gennaio 2016

WRITERS QUARTA EDIZIONE - Frigoriferi Milanesi, 29-31 gennaio 2016

 (a cura di Mimma Zuffi)




AI FRIGORIFERI MILANESI TORNANO GLI SCRITTORI  


Irène Némirovsky
Gli scrittori tornano a raccontare - e raccontarsi - ai Frigoriferi Milanesi, questa volta nel segno di Irène Némirovsky. L’appuntamento è dal 29 al 31 gennaio nella consueta location di via Piranesi, con la nuova edizione di Writers#3, il circo letterario e narrativo curato da Progetto Frigoriferi Milanesi e IDN Media Relations che riunisce scrittori, poeti, attori, fotografi e musicisti in un clima informale, all’insegna del piacere di mettere in comune le proprie passioni e di una gioiosa contaminazione tra generi e discipline. 
La formula del festival prevede, come di consueto, un’alternanza tra panel tematici, dialoghi più intimi, proiezioni e momenti musicali, per un totale di circa venti incontri, animati da oltre 50 protagonisti della scena culturale italiana. 
A Irène Némirovsky, morta ad Auschwitz nel 1942 e scelta come figura ispiratrice di Writers#3 dopo Wislawa Szymborska, Alda Merini e Fernanda Pivano, è dedicata la serata inaugurale del Festival, venerdì 29 gennaio (ore 19), con la partecipazione di Olivier Philipponnat, biografo della scrittrice, insieme a Ena Marchi e Giorgio Pinotti, editor di Adelphi. 

mercoledì 27 gennaio 2016

27 gennaio - "Giorno della Memoria"

di Mimma Zuffi
Entrata principale del campo di
concentranto di Auschwitz












Il 27 gennaio è il “Giorno della Memoria”, una giornata di riflessione, informazione e condivisione per non dimenticare le vittime dell'Olocausto. Il 27 gennaio è l’anniversario dell’apertura dei cancelli di Auschwitz: una pagina cruciale nella storia dell'identità europea.

Auschwitz, campo di concentramento e di sterminio, costruito dai nazisti all'estremità orientale della Slesia, fu uno dei luoghi della Shoah, dello sterminio degli ebrei d'Europa, dei rom e dei Sinti e, allo stesso tempo, luogo di deportazione di tutti i perseguitati politici e sociali del sistema di potere nazifascista europeo.

lunedì 25 gennaio 2016

Io Sono la Disintegrazione (Viva la Vida),

di Alessia Ghisi Migliari

Frida aveva sopracciglia unite – per non far scappare lo sguardo (uno sguardo attento, doloroso, costantemente rivolto dentro di sé).
Era nata nel 1907, messicana fino alla punta dei capelli, anche se metà delle sue radici venivano dalla vecchia Europa.
Una famiglia unita: padre fotografo talentuoso, amatissimo dalla figlia, e una madre devota e di carattere (con cui il rapporto fu ben più conflittuale) – tre sorelle e due sorellastre.
La sua infanzia fu relativamente serena, nella casa dalle tinte forti, in mezzo agli scatti del padre – eppure la bambina era già afflitta da un corpo sbagliato; per anni si è creduto fosse stata la poliomielite a renderla claudicante, mentre oggi si propende per la teoria che l’artista avesse la spina bifida, un grave difetto del tubo neurale.

sabato 23 gennaio 2016

Fame

di Giorgia Cafaro

(Copertina dell'album discografico "Think Tank" dei Blur)
Innanzi tutto chiariamo che la vita è un vero casino.
Non parlo degli psicodrammi da film o dei grandi misteri dell’universo. No, io parlo delle tragedie quotidiane e dei solitari tormenti che si accalcano sui vagoni della metro. Fantasmi convinti di essere gli unici a vedere. Pianti soffocati nell’ombra e labbra morse per nascondere sorrisi. Parlo di quel sottile filo di follia che a volte percepiamo in lontananza e altre seguiamo fino alla sua matassa. Tra tutti i corpi agitati dal respiro, chi sa dire cosa ci sia davvero nella parte più marcia e oscura del suo stesso animo, chi riesce a dipanare pienamente i dubbi del suo passato per quanto placida e banale sia la sua vita?
Oltre il finestrino dell’autobus il mare inghiotte il sole, l’intonaco si scrosta dalle pareti impregnate d’aria salmastra. Tutto crolla e io sto bene. Per la prima volta dopo più di quanto riesca a ricordare, sto bene.

martedì 19 gennaio 2016

"Caravaggio icona gay", di Placido Seminara Battiato di Lampedusa


(a cura di Mimma Zuffi)

Iacobelli editore -
Collana Parliamone, pagg. 384 - € 18,00

Ma Caravaggio era davvero gay?


L’autore attraverso una minuziosa ricerca e critica dell’opera di Caravaggio afferma di conoscere le sue tendenze sessuali.
In un periodo storico in cui l’omosessualità veniva nascosta, l’autore, attraverso l’analisi delle opere e della vita del Caravaggio, vuole dimostrare come sia stata volutamente oscurata la vera identità sessuale dell’artista.
Malgrado gli venissero attribuite un gran numero di amanti restano molte cose da spiegare: una pittura murale abilmente censurata, uno splendido quadro sparito perché sodomitico, l’omosessualità attribuita ai committenti ma non all’artista, una presenza omosessuale palpabile in molti dei suoi quadri.

"Una mattina di ottobre" di Virginia Baily

(a cura di Mimma Zuffi)
Edizioni Nord- pagg. 416 - € 16,90
e-book: € 9,99

«Un romanzo coraggioso, profondo, coinvolgente.
Proprio come deve essere la letteratura.»
THE GUARDIAN


L’alba color acciaio è fredda come la pioggia sottile che si deposita silenziosa tra i suoi capelli e le scivola lungo il collo. Chiara Ravello però ha smesso di farci caso nell’istante in cui si è inoltrata nel quartiere ebraico. Ha come la sensazione che quei vicoli siano stati svuotati di vita e non rimanga che l’eco di una sofferenza muta. Quando sbuca in una piazza, Chiara vede un camion sul quale sono ammassate diverse persone. Tra di esse, nota una madre seduta accanto al figlio. Le due donne si fissano per alcuni secondi. Non si scambiano nemmeno una parola, basta quello sguardo. Chiara capisce e, all'improvviso, incurante del pericolo, inizia a gridare che quel bambino è suo nipote. Con sua grande sorpresa, i soldati fanno scendere il piccolo e mettono in moto il camion, lasciandoli soli, mano nella mano.

"La moglie perfetta", di Roberto Costantini

(a cura di Mimma Zuffi)

Marsilio editore - pagg. 450 - € 19,00


Dopo il successo internazionale della Trilogia del Male, il commissario Balistreri torna in un thriller che trascina il lettore nelle spire di una suspense mozzafiato


Nel maggio del 2001, a Roma, due coppie, il professore italoamericano Victor Bonocore e la moglie Nicole Steele, il pubblico ministero Bianca Benigni e il marito Nanni. Due matrimoni come tanti, a volte felici, a volte meno. Tra loro una ventenne pericolosa, Scarlett, sorella di Nicole. Intorno, la terra di mezzo del Sordomuto e del Puncicone, gli appalti pubblici, il gioco d’azzardo, l’usura, e la morte atroce di una ragazza, Donatella. Sembra essere l’ennesimo atto di violenza patito da una donna per mano di un uomo violento, l’assassino viene scoperto e giustizia è fatta. 

RAZZA PARTIGIANA Storia di Giorgio Marincola, di Carlo Costa Lorenzo Teodonio

(a cura di Mimma Zuffi)

Iacobelli Editore -
Collana Frammenti di memoria, pagg. 192 - €15,00

In una nuova edizione, la storia di Giorgio Marincola: pelle nera, cittadinanza italiana, razza partigiana

NUOVA EDIZIONE AGGIORNATA
con testi inediti di
Wu Ming 2 e Antar Mohamed
prefazione di Alessandro Triulzi

La storia di un ragazzo che, come tanti, andava al liceo e aveva molti amici. Ma c’era il fascismo e poi arrivò la guerra e lui diventò antifascista. Allora, prese il fucile. E da Roma se ne andò a combattere contro i tedeschi e i fascisti. Fece il partigiano, fu catturato, internato, liberato. Ma tornò a combattere e fu ucciso. Si chiamava Giorgio Marincola, aveva 23 anni e non era un ragazzo come gli altri: aveva la pelle nera.

"LETTERE E DIARI DAL FRONTE E DALLA PRIGIONIA", di Ceccarius

(a cura di Mimma Zuffi)
Iacobelli Editore
Collana Frammenti di memoria, pagg. 416 - € 18,00
a cura di Laura Biancini

A 100 anni dall’inizio della Grande Guerra, i diari inediti del
giovane Ceccarius, per raccontare l’evento che segnò tragicamente il
secolo appena passato, vissuto da lui in prima persona.
Un resoconto preciso per chiunque desideri approfondire la conoscenza delle vicende umane dei soldati italiani al fronte.

Le lettere e i diari si configurano tra gli strumenti più preziosi e affascinanti di indagine e conoscenza e si rivelano particolarmente significativi se riferiti a un evento deflagrante come la guerra, laddove, al fragore delle armi e all’urgenza della grande storia, si affianca la più sommessa ma non meno forte voce delle vicende umane. 

"Una morte semplice" di Peter James

(a cura di Mimma Zuffi)
Longanesi Editore - pagg. 350 - € 14,90

A GIORNI IN LIBRERIA

Eletto dai lettori inglesi miglior Crime Writer di tutti i tempi
«Personaggi che restano impressi nella memoria e una trama adrenalinica»
Kathy Reichs

Da Buckingham Palace (sua madre era guantaia ufficiale della regina Elisabetta) alle scene del crimine dei principali delitti americani: è la storia del poliedrico Peter James, bestsellerista inglese con un’ampia backlist di oltre venti romanzi. Peter James è il creatore della serie di thriller incentrata sul detective Roy Grace, personaggio ispirato a un vero ispettore della polizia di Brighton. I suoi libri sono stati tradotti in 36 lingue e hanno venduto 16 milioni di copie in tutto il mondo, procurandogli il posto n.1 nella classifica del Sunday Times per sette volte consecutive.

IL FIGLIO DI RAMSES - La tomba maledetta, di Christian Jacq

(a cura di Mimma  Zuffi)
Editore Tre60 - pagg. 272 - € 9,90
Ebook: € 6,99

Christian Jacq
è lo scrittore-archeologo più celebre al mondo: vent’anni fa ha trasformato in fenomeno letterario internazionale il mondo dei Faraoni con il ciclo di Ramses. 
Il suo ritorno è quindi un evento di portata mondiale.

Dopo 35 milioni di copie vendute e traduzioni in 29 paesi,
sarà nelle librerie italiane dal 14 gennaio 2016 con il primo titolo della serie più nuova, misteriosa e appassionante sull’Antico Egitto.

Figlio minore del Faraone Ramses II, Setna è uno scriba di grande saggezza, un mago che sa opporsi alle forze del Male, un guaritore che può sanare le ferite del corpo e quelle dell’anima. È quindi a lui che il Faraone si rivolge per risolvere un mistero che ha gettato un’ombra di terrore sull’Egitto: qualcuno è riuscito a entrare nella «tomba maledetta» e ha rubato il vaso sigillato che contiene il segreto di Osiride, capace di distruggere ogni cosa e di avvelenare il fuoco, l’aria, l’acqua e la terra. 

PRIMO NON NUOCERE - Storie di vita, morte e neurochirurgia, di Henry Marsh

(A cura di Mimma Zuffi)
Ponte alle Grazie pagg. 330 - € 16,80

«Dolorosamente sincero... un risultato superbo.»
Ian McEwan


«Scavi nel vecchio neurochirurgo e trovi un giovane medico
di corsia, scavi nel medico di corsia e trovi un ragazzo
confuso. Quando sei dentro il ragazzo, nel buio pesto della
sua fibra umana, eccoti abbagliato dalla luce di questo libro».
Mauro Covacich

«Non so se Henry Marsh abbia mai letto Il sistema periodico
di Primo Levi ma nella mia biblioteca è quello che più
assomiglia a questo Primo non nuocere: lì la chimica,
qui la neurochirurgia, come racconto della vita
di un uomo, del suo tempo e del suo stare al mondo».
Paolo Cognetti

«Quando un libro inizia con ‘Spesso sono costretto a
tagliare il cervello ed è una cosa che detesto fare’… non
puoi metterlo via, devi continuare a leggere, no?»
Karl Ove Knausgård

sabato 16 gennaio 2016

Mustang: un film che graffia l’anima

di Annalisa Petrella


“Mustang”, opera prima di produzione turco-francese della giovane regista Deniz Gamze Ergüven, nata in Turchia e di adozione francese, ha ricevuto meritati apprezzamenti e premi nei più importanti festival cinematografici ed è stato scelto, come miglior film straniero, per rappresentare la Francia agli Oscar 2016.

“Avevo una gran voglia di raccontare che cosa significhi essere una donna, una ragazza, in Turchia, questa sorta di filtro permanente che comincia molto presto. La prima sequenza, quando le ragazze giocano al mare montando sulle spalle dei ragazzi, è una cosa che avevo vissuto e ne ero rimasta completamente mortificata, mentre le reazioni dei miei personaggi sono più nell’ordine della rivolta. Quello che ha portato avanti il progetto è stata la volontà di mettere in scena tutte le cose che avrei voluto fare e dire, dando ai personaggi il coraggio che non ho avuto”.

giovedì 14 gennaio 2016

Canto di Natale, di Charles Dickens

(recensione a cura di R. Andrisani)


Un classico per risvegliare il valore dei sentimenti puri e l’amore nelle piccole cose, le più importanti

Charles Dickens ha raccontato una storia commovente, che regala emozioni e fa riflettere, incanta e illumina i cuori; “Canto di Natale”, scritto nel 1843, è un bel libro, per grandi e piccoli, vuole invitare a riscoprire i sentimenti puri come l’amore, la tolleranza, la generosità. L’autore, nato in Inghilterra nel 1812, ha vissuto durante l’Epoca Vittoriana, quando i pregiudizi influenzavano il quotidiano della gente. La Rivoluzione Industriale portò le persone, soprattutto le più povere, a lasciare la campagna per lavorare nelle industrie. Tutto questo era accompagnato da tante belle speranze e dal desiderio di una vita migliore; ma la realtà non era esattamente così e si era costretti a orari di lavoro intollerabili e a un’esistenza priva di ogni dignità.

lunedì 11 gennaio 2016

Yunnan e Guizhou: la Cina delle minoranze etniche

Appunti sparsi di viaggio di Marina Fichera
danze tradizionali del Guizhou
Per il mio secondo viaggio in Cina ho scelto un itinerario insolito che mescola natura, storia e cultura: le province dello Yunnan e del Guizhou, nel Sud-Ovest del Paese.  Queste sono le aree del Paese di Mezzo dove esiste la maggiore diversità di etnie; qui gli Han, il gruppo che rappresenta oltre l’ottanta per cento della popolazione cinese, sono in netta minoranza rispetto agli oltre venti gruppi etnici locali.

venerdì 8 gennaio 2016

"Va’, metti una sentinella" di Harper Lee


recensione  di Selene G. Rossi


Scout è cresciuta, ora è solo Jean Louise. Scout è cambiata, è diventata una giovane donna che, trasferitasi a New York, torna nella contea di Maycomb solo per trascorrere le vacanze. La sua vita non è più lì. Non riesce nemmeno lontanamente a immaginarsi come potrebbe essere. Quasi tutti i legami con il passato sopravvivono: Atticus continua a esercitare, Hank, l’amico d’infanzia, è il suo “quasi fidanzato” e zia Alexandra è pietrificata nel suo ruolo di vecchia dama del Sud. Ma, come spesso capita, la vita ha giocato brutti scherzi a Scout: Jem è morto e Dill è un’immagine di un passato lontano, presente solo nei suoi ricordi.  
Il libro scorre lentamente, sembra non avere né un inizio né una fine; è quasi noioso. Non offre le sensazioni che scaturivano da Il buio oltre la siepe. Sembra che Maycomb non sia mutata; tutto sembra essere fermo a vent’anni prima. 

mercoledì 6 gennaio 2016

LA BEFANA CONTRO I RE MAGI

di Giovanni De Pedro

Natale è passato e il nuovo anno è già cominciato, le grandi cene sono finite ma oggi è... il sei gennaio! L'Epifania che tutte le feste porta via!
Devo controllare se la Befana ha riempito, con dolci o altre leccornie, la mia calza taglia extralarge appesa sul camino. Spero non abbia messo il carbone, tutto sommato sono stato buono. 
Con grande gioia verifico che la calza è piena di cioccolatini, caramelle e tanti buoni dolci. Una volta tanto la Befana è diventata una fata. Le dedico una canzone: “ La befana vien di notte con le scarpe tutte rotte, il vestito alla romana, viva viva la befanaaa! “
La befana sulla scopa volante

martedì 5 gennaio 2016

"E' così che si uccide", di Mirko Zilahy

(a cura di Mimma Zuffi)


Longanesi Editore - pagg. 400 - € 16,40

Cosa succede quando i canoni letterari di un genere consolidato come il thriller vengono presi e stravolti da uno scrittore che ha in mente una scrittura e un disegno diversi? 

Sulla tavola ci sono tutti gli ingredienti di un thriller, quegli stessi ingredienti che ne hanno già fatto un piatto apprezzato a livello internazionale: una città oscura, che offre la sua faccia più torva, fatta di acciaio, ruggine e pioggia. Un assassino seriale metodico, imprendibile, di ferocia chirurgica. Un commissario di straordinaria umanità, affiancato da una squadra in cui spiccano donne di grande acume e sensibilità. Ma questa volta in cucina c’è Mirko Zilahy, letterato e traduttore, studioso di Manganelli e traduttore di Donna Tartt. Ed è qui la sorpresa. 

"L'albero di stanze", di Giuseppe Lupo

(a cura di Mimma Zuffi)

Marsilio editore - pagg. 252 - € 17,50

A conclusione di una serie di romanzi che hanno disegnato in questi quindici anni il destino delle genti di Lucania durante il lungo e drammatico attraversamento di un tempo a lungo sospeso tra il nuovo e l'antico, la fervida e generosa immaginazione di Giuseppe Lupo si condensa in un'unica, inarrestabile ascesa nel silenzio solitario degli uomini e nel racconto che i muri evocano delle generazioni durante tutto il secolo che ormai sta per chiudersi insieme al secondo millennio dopo la nascita di Cristo.
Non è una saga questa di una Lucania diventata Lupania e neppure una mitica leggenda, piuttosto un paziente e amoroso rendiconto di una conquista, stanza sopra stanza, piano dopo piano, poi abbandonata per rivolgersi a nuove mete, in un altrove lontano; un bilancio tra storia e memoria dove i conti debbono in ogni caso quadrare, perché ormai vanno chiusi, e anche in fretta, con la vendita di tutta la “casa verticale”, ricorrendo a ogni forza ci venga dal riemergere dei ricordi, mentre le parole svaniscono in un definitivo silenzio.

"Eravamo ebrei. Questa era la nostra unica colpa", di Alberto Mieli , Ester Mieli

(a cura di Mimma Zuffi)

Marsilio editori - pagg. 126


Alberto Mieli dopo settant’anni racconta per la prima volta alla nipote Ester la sua infernale esperienza da deportato nel campo di concentramento di Auschwitz. «Non c’è ora del giorno o della notte in cui la mia mente non vada a ripensare alla vita nei campi, a quello che i miei occhi sono stati costretti a vedere.» Ricorda la vita in una Roma nazifascista, le leggi razziali e il giorno in cui è stato portato via dalle SS, dopo il tragico 16 ottobre 1943. Rivive, ancora con le lacrime agli occhi, l’arrivo nei campi, l’odore acre dei corpi che bruciavano nei forni crematori in funzione tutti i giorni. Parla del lavoro giornaliero e stremante, dei corpi senza vita ammassati gli uni sugli altri, della stanchezza e della fame continua e cieca che pativa, fame che ha portato alla pazzia e poi alla morte migliaia di deportati. Fame di cibo, di vita, di libertà. «Ad Auschwitz ho visto l’apice della cattiveria umana.» 

Altri canti di Marte, di Paolo Isotta

(a cura di Mimma Zuffi)

Marsilio Editore - € 20,00

Questo libro era nato come continuazione de La virtù dell’elefante, che di nuovo ha fatto conoscere Paolo Isotta storico della musica e lo ha rivelato protagonista della letteratura italiana. Isotta avrebbe dovuto fare qualche correzione, parlare di qualche amico vecchio e nuovo, di qualche altro libro letto, di qualche film visto, di musica ascoltata. Però quando ha incominciato a scrivere non immaginava che quest’opera possedesse una volontà propria e, nel breve giro della stesura (da gennaio a luglio del 2015), la affermasse progressivamente. Così Altri canti di Marte è la serie di aggiunte e correzioni promessa; ma contiene anche le più profonde riflessioni dell’autore sulla musica: scritte adesso ed ex novo. 

sabato 2 gennaio 2016

Paul Gauguin al Mudec di Milano

di Giovanna Rotondo Stuart


La mostra di Paul Gauguin, inaugurata al Mudec di Milano il 28 ottobre, rimarrà in programma fino al 21 febbraio 2016. Il Mudec, il nuovo Museo della Cultura, è stato realizzato nell’area dell’ex Ansaldo, un vecchio complesso industriale comprato dal Comune di Milano e trasformato in area culturale: il comune si occupa della direzione scientifica mentre “24 Ore Cultura” - una società del gruppo del Sole 24 - della programmazione culturale. Un complesso moderno e futurista nella zona di Porta Genova, in via Tortona, un luogo interessante che avrà successo.

La mostra, promossa dal Comune di Milano Cultura e da 24 Cultura, con la collaborazione della Ny Carlsberg Glyptotek di Copenhagen, è presente al Mudec con 70 capolavori, di cui ben 35  provengono dal museo danese, che raccoglie una delle più significative collezioni di Gauguin, e può contare su prestiti eccezionali, per la prima volta in Italia, provenienti da altre  prestigiose Gallerie d’Arte.

venerdì 1 gennaio 2016

Happy New Year

Mimma e lo staff di
sognaparole.blogspot.it
nell'augurare un felice 2016
Vi promettono un anno nuovo sempre più interessante