«La vita morale dell'uomo è il materiale dell'artista, ma la moralità dell'arte consiste nell'uso perfetto di uno strumento imperfetto.»
dalla Prefazione a "Il ritratto di Dorian Gray"
1. L'arte
come specchio
Questo argomento ha già una spiegazione nel titolo; infatti
l'immagine di Dorian Gray riflette la sua coscienza e il suo vero "io"
ricoprendo la funzione di specchio della sua anima. Ciò richiama l'affermazione,
che Wilde scrive nella prefazione: "E' lo spettatore… che l'arte in
effetti riflette".Tuttavia questo tema compare per la prima volta ben
prima, con la contesa di Wilde che il disprezzo del realismo del diciannovesimo
secolo non è altro che la rabbia di Calibano che riconosce la sua immagine
nello specchio: "Il Realismo è un genere di espressione artistica che si
dice abbia mostrato il proprio riflesso nel XIX secolo. La paura che Dorian
mostra alla vista del ritratto , e le emozioni che cerca di evitare grazie al
peccato, alla dedizione alla droga, e
perfino al delitto, si possono considerare un'espressione della rabbia che
sprigiona nel vedere il suo vero io. L'idea del riflesso richiama alla mente
anche l'influenza che il mito ha avuto su questo romanzo: la storia di Narciso.
Dorian, come Narciso, si innamora della propria immagine, e alla fine ne viene
distutto.
2. L'Arte di
vivere (o Vivere grazie all'Arte)
Questa tematica viene esposta in modo molto
esaustivo grazie al personaggio di Lord Henry e nel "nuovo edonismo"
che abbraccia. Lord Henry affronta apertamente la vita come se fosse una forma
d'arte, cercando di scolpire la personalità di Dorian, e trattando persino i suoi
discorsi più casuali come se fossero rappresentazioni drammatiche/teatrali.
Soprattutto egli persegue nuove sensazioni e impressioni sulla bellezza con
l'amoralità di un artista: come Wilde scrive nella prefazione "Nessun
artista ha intenti morali". Quest'ultima definizione lascia un segno
indelebile nel carattere di Dorian. Tuttavia, sebbene entrambi si reputino
artisti della vita, il loro difetto sta nella palese violazione della regola
data nelle prime righe della prefazione "Rivelare l’arte e nascondere l’artista
è il fine dell’arte." Sia Dorian sia Lord Henry si sforzano di rivelarsi
nella loro "arte". Wilde esplora anche questo tema oltrepassando
la linea che sta tra vita e arte. Tra i personaggi di questo romanzo troviamo
anche attrici che vivono come se stessero costantemente sul palcoscenico, e un
pittore che valuta un'amicizia soprattutto perché tale rapporto aumenta la sua
capacità di dipingere. Dorian stesso coscientemente basa la sua vita e le sue
azioni su un'opera d'arte. Un libro che gli ha donato Lord Henry.
3. La vanità come peccato originale
La
bellezza fisica di Dorian rappresenta il suo attributo più prezioso e la
vanità, di conseguenza, il suo più tremendo vizio. Una volta che il senso di
preziosità della sua bellezza gli è
stato instillato da Lord Henry, tutte le azioni di Dorian, dal suo desiderio di
un'imperitura beltà - come si evince all'inizio del romanzo - sino al suo disperato gesto finale di distruggere
il ritratto, sono motivate dalla vanità. Persino i suoi tentativi di altruismo
sono dettati dal desiderio di migliorare l'aspetto della sua anima. Per tutto
il romanzo, la vanità perseguita Dorian, dando l'impressione che egli maledica le
sue azioni persino prima di commetterle; vanità nel suo peccato originale. La
caduta di Dorian dalla grazia, quindi, è la conseguenza della sua decisione di
abbracciare la vanità; e, in effetti, tutti i sentimenti nuovi e piacevoli -
come una virtù, per volere di Lord Henry, colui che lo porta sulla strada della
corruzione. Nella prefazione del romanzo, Wilde ci invita a pensare all’ineluttabilità
della vanità nel nostro rapporto con l'arte
quando afferma che "è lo spettatore e non la vita, che l'arte in effetti
riflette". Se vediamo noi stessi nell'arte, e troviamo che l'arte sia
bella, ne consegue che noi, come Dorian, stiamo in effetti ammirando la nostra
bellezza.
4. La duplicità del proprio pubblico e privato.
Questo
argomento è molto importante nella maggior parte delle opere dell’autore
irlandese e gioca un ruolo importante in tutta l'opera The
Importace of Being Earnest. Oltre
al protagonista, molti dei personaggi del romanzo sono estremamente preoccupati
della loro reputazione. Sia Lord Henry sia Basil Hallward consigliano Dorian su come conservare al
meglio il suo status agli occhi degli altri. Quando i crimini vengono commessi,
nessuno si preoccupa se vi sarà l’assoluzione personale, ma solo se la parte
colpevole verrà ritenuta tale dal pubblico. In questo modo, ogni personaggio possiede
la consapevolezza di una duplice personalità: una elogiata dal pubblico e una definita
dallo stesso pubblico. La figura di Dorian è una rappresentazione allegorica di
questa affermazione. Il ritratto è una visualizzazione letterale del sé privato
di Dorian, lo stato della sua anima, mentre Dorian si vede perennemente
giovane, bello e innocente.
5. Il valore della bellezza e
della gioventù
Lord
Henry afferma di apprezzare bellezza e gioventù sopra ogni cosa. E' questo
suo modo di credere, quando instillato
in Dorian, che induce il protagonista a compiere ciò che alla fine lo dannerà. Quando
Dorian si rende conto che manterrà il suo giovane aspetto senza aver compiuto
alcuna azione immorale, si considera libero dai vincoli morali che imprigionano
l'uomo comune. Tiene più in considerazione l'aspetto fisico rispetto allo stato
della sua anima, che viene apertamente messa in evidenza dal continuo degrado del ritratto. Questa
fede superficiale nella considerazione finale di gioventù e bellezza è quindi
il meccanismo propulsore per la dannazione del protagonista. In tal modo, Il ritratto di Dorian Gray può essere letto come un avvertimento morale contro
i danni di tenere in primo piano il proprio aspetto, e di non tener presente la
propria coscienza.
È
importante ricordare che la bellezza che Dorian incessantemente persegue è una
bellezza definita da un puro senso artistico, in contrapposizione a quello
umanitario. Quando si trova ad affrontare la notizia del suicidio della
fidanzata, Dorian vive questo evento in modo melodrammatico perché l'ossessione
della bellezza estetica gli impedisce di occuparsi delle fitte della propria
coscienza.
6. Influenza
e Corruzione

7. Omosessualità
E' questo il tema al quale
alludeva Wilde quando scrisse ("note
of Doom that like a purple thread runs through the cold cloth of Dorian Gray") una lettera al suo
giovane amante, Bosie, dopo la sua rovinosa apparizione in tribunale. Egli
definisce l'omosessualità come una "note
of doom" perché sodomia e omosessualità severamente considerate nell'Inghilterra
Vittoriana, e proprio per queste accuse Wilde venne giudicato in tribunale.

che era stato pubblicato sul Lippincott's
Monthly Magazine, Wilde tolse i
riferimenti più eclatanti all'omosessualità; tuttavia, l'idea del
rapporto gay era troppo radicata per essere cancellata completamente. Questo
tema ha indotto molti critici a leggere il romanzo come la storia della lotta
di un uomo con le proprie propensioni socialmente inaccettabili. In effetti,
alcuni pensano che Wilde, attraverso le pagine del romanzo, volesse risolvere
questa sua conflittualità.
Sempre al top!
RispondiEliminaThis is a fascinating exploration of the themes in 'The Picture of Dorian Gray'.
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