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giovedì 29 agosto 2019

Settembre Musicale a Veruno, 2019



(a cura di Mimma Zuffi












VERUNO DOUBLE JAZZ – 1° Settembre 2019 - Piazzetta della Musica di VERUNO

  2 DAYS PROG + 1 (Festival progressive rock) - 6/7/8 Settembre 2019 - Piazzetta della Musica di VERUNO
 VERUNO CLASSICA – 15 Settembre 2019 - Chiesa Parrocchiale S.Ilario di Veruno - GATTICO-VERUNO (NO)
          Se il 2DAYS PROG +1 è ormai considerato il festival internazionale più importante a livello italiano e uno tra i più importanti a livello mondiale per la musica rock progressive, non meno rilevante è il resto del programma del Settembre Musicale Verunese che quest’anno celebra la sua 33° edizione.
Il Settembre Musicale 2019 viene inaugurato con la serata dedicata alla musica jazz il 1° settembre.
Sul palco di Veruno, alla Piazzetta della Musica, negli scorsi anni sono saliti artisti di grande fama tra i quali Stefano Bollani, Paolo Fresu, Enrico Rava, Fabrizio Bosso, Francesco Cafiso ed il Trio Bobo nell’ultima edizione, solo per citarne alcuni.


L’appuntamento di quest’anno è sicuramente all’altezza delle passate edizioni. Sarà infatti Daniele Sepe con il suo quintetto a proporsi sul palco del Veruno Double Jazz, preceduto dal validissimo e ‘nostrano’ trio formato da Roberto Olzer al pianoforte, Attilio Zanchi al contrabbasso e Francesco D’Auria alla batteria, musicisti di grandissima qualità.

Per spiegare chi è Daniele Sepe, la sua importanza nella musica jazz italiana e
soprattutto il progetto che eseguirà a Veruno, lasciamo spazio alle sue parole.
“A metà anni ’70 dopo le lezioni in conservatorio passavamo le sere ad ascoltare jazz, da Bix Biederbecke a Archie Sheep senza steccati. Un giorno mettemmo sul piatto Under Fire, l’album di un sassofonista argentino chiamato “El Gato” Barbieri. Il titolo ci piaceva, erano gli anni della contestazione generale, gli anni in cui sentivamo Victor Jara e Inti Illimani, il golpe in Cile era appena avvenuto. E che sorpresa ritrovare in quell’album tanto della musica folclorica sudamericana che consumavo. E poi un fraseggio totalmente diverso, legato, melodico, mi ricordava un po' Pharoah Sanders o Coltrane, ma percepivo subito il luogo dove era nato e la lingua che parlava “El Gato”, anche solo quando suonava il sax. Fu una illuminazione: allora si può fare jazz tenendo conto delle proprie radici culturali, io sono nato a Napoli, papà ascolta Matteo Salvatore e Sergio Bruni, non Frank Sinatra o Bing Crosby.
El Gato mi aveva indicato una strada che ho seguito negli anni a venire.
Quindi in segno di immutata gratitudine, insieme ad  Hamid Drake,  fantastico batterista dal curriculum davvero tosto (Don Cherry, Pharoah Sanders, Archie Shepp, Herbie Hancock, Bill Laswell)  ed una nutrita ciurma di altrettanto coraggiosi musici tra i quali  Stefano Bollani  e  Roberto Gatto,  che con Barbieri hanno suonato dal vivo abbiamo realizzato queste registrazioni. E poi gli argentini che militavano in Brigada Internazionale,  Roberto Lagoa, Diego Moreno, Roberto Trenca, Roman Gomez,  i brasileiri  Roberto Bastos  e  Arlen Azevedo...  una bella variegata popolazione... e ancora gli amici che da sempre mi accompagnano nei miei album ai quali si aggiungono le voci di  Lavinia Mancusi  e del nostromo  Dario Sansone.”

La settimana successiva si giunge all’11° edizione del festival internazionale di progressive rock più importante a livello italiano e uno tra i più importanti a livello mondiale: 2DAYS PROG +1.

Il meglio della musica progressive sfila ogni anno sul palco di Veruno, punto fisso di riferimento per tutto il circuito mondiale di questo genere musicale.

Dopo il finale dello scorso anno con i VANILLA FUDGE e l’anno precedente con i PROCOL HARUM, anche quest’anno si replica con un’altra band entrata ormai nel mito della musica, ossia gli IRON BUTTERFLY, che si esibiranno la
domenica a chiudere l’edizione 2019. Tutte le band (storiche e giovani) sono attualmente le migliori espressioni di questo genere musicale. Non a caso il titolo della manifestazione significa “il prog oggi”!

Andiamo con ordine: come ogni anno, lungo le tre serate dedicate alla rassegna si esibiranno dodici gruppi, quindi quattro band a sera. Ricordiamo inoltre che la manifestazione sarà seguita da DEEJAYFOX RADIO STATION di Cologno Monzese e da RADIO POPOLARE di Milano che anche per questa edizione ha deciso di essere nostra media partner, così come PROG ITALIA, il magazine per eccellenza nell’ambito del genere musicale, riconoscendo chiaramente l’importanza della manifestazione a livello nazionale!

Durante la prima serata, Venerdì 6 settembre, dalle ore 18.00 si alterneranno sul palco della Piazzetta  della Musica nel centro del paese gli UNIVERSAL TOTEM ORCHESTRA, gruppo di culto dell’underground italiano ormai attivo da due decenni, e un gruppo peruviano molto atteso per il suo live-set che sembra essere veramente “infuocato”: si tratta dei FLOR DE LOTO,
pronti a stupire il pubblico presente.


A seguire due nomi “storici” del progressive italiano e mondiale.
IL BALLETTO DI BRONZO è ormai leggenda musicale. Due soli dischi registrati agli inizi degli anni Settanta (Sirio 2222 e YS) ma indiscussa nomea di band culto che il mitico e istrionico leader Gianni Leone rinverdisce a ogni nuovo concerto. Idolatrati in Giappone e amati in tutto il mondo.
A chiudere la serata il gruppo capostipite del filone melodico del “Canterbury
sound”: i CARAVAN. Dopo i SOFT MACHINE  nel 2016, non potevano certo mancare i Caravan per completare il cerchio musicale che in Inghilterra - ma non solo - ha costituito un movimento “colto” musicale che è rimasto pietra miliare nella storia del prog rock.

Inoltre ogni giorno, circa un paio d’ore prima dell’inizio degli eventi, presso l’Auditorium Forum19 a pochi passi dal palco sarà possibile partecipare al Meet&Greet: non solo incontro con gli artisti del festival rock verunese, ma anche occasione di ascoltare altri artisti, siano essi band emergenti come i sardi OVERTURE o i ben più noti CANTINA SOCIALE, oppure gli americani TROPE presenti al tour europeo dei KING’S X e che saranno sul palco il Sabato pomeriggio.

Proprio Sabato 7 settembre l’apertura sul palco principale è affidata a un gruppo romano attivo da molto tempo ma con solo due dischi pubblicati: gli ARCADELT, fautori di quel genere chiamato neo-prog che mai manca al festival di Veruno.

A rappresentare la Grecia (nazione per la prima volta presente al festival, così come il Perù dei già citati FLOR DE LOTO) i VERBAL DELIRIUM, testimoni di un movimento che partendo dal progressive metal si è evoluto sempre più verso sonorità sinfoniche ed epiche. Una delle (tante) sorprese del festival 2019!
Non poteva poi mancare un gruppo dalla Scandinavia, area che ha generato tanto fermento negli ultimi anni in ambito progressive. Si tratta del norvegese BJORN RIIS con la sua band. RIIS è già stato presente a Veruno con la sua band principale, gli AIRBAG, ed è felicissimo di tornare per presentare la sua opera solista altrettanto interessante, con sonorità vicine ai PINK FLOYD ma che si evolvono verso lidi moderni. Uno spettacolo tutto da ascoltare e sognare…
Un altro mitico gruppo chiuderà la serata di Sabato, unica data italiana del tour europeo: i KING’S X, trio americano dal suono “heavy” ma sempre con la melodia bene in evidenza. Dopo dieci anni di silenzio dal precedente album XV, Pinnick Tabor e Gaskill hanno deciso di pubblicare un nuovo disco e di promuoverlo alla grande con un impressionante tour mondiale di 40 date. Non mancheranno comunque di certo i loro “classici” degli anni Novanta che hanno attirato l’attenzione di media e addetti ai lavori.

La terza e conclusiva giornata del festival, Domenica 8 settembre, è una serata che difficilmente verrà dimenticata!
Dopo i bravissimi IL BACIO DELLA MEDUSA, gruppo umbro che partendo dalle sonorità folk confluisce verso una forma di art rock che rende subito distinguibile il suo sound, si esibirà un altro storico gruppo italiano degli anni Settanta, gli ACQUA FRAGILE, con alla voce Bernardo Lanzetti (per alcuni anni cantante anche della PFM e riconosciuto come uno dei migliori cantanti che la musica progressive abbia mai avuto). Ultimamente hanno deciso di ritornare sulla scena con questo storico marchio, allestendo un nuovo album e partecipando a varie rassegne musicali. I due dischi pubblicati negli anni Settanta rappresentano, per tutti gli amanti di questo genere musicale, una inestimabile e imperdibile opera.
A seguire si esibiranno gli ARENA, il gruppo musicale inglese fondato da Clive Nolan (personaggio molto influente nella scena neoprogressive in quanto tastierista dei Pendragon e di altre band parallele) e da Mick Pointer (fondatore e primo batterista dei Marillion). Insomma, un grande gruppo a tutti gli effetti, con John Mitchell alle chitarre e Paul Manzi alla voce, oltre a Kylan Amos al basso. Sarebbero headliner in quasi tutti i contesti musicali di rock progressivo - e a ragione! - ma non a Veruno, dove si vuole chiudere veramente con il botto.
Saranno infatti gli IRON BUTTERFLY, la mitica band americana attiva da oltre 50 anni e autrice di In-A-Gadda-Da-Vida, un brano che ha realmente inciso nel panorama musicale mondiale. Saranno in Italia in esclusiva, unica data in tutta Europa. Un’occasione davvero unica di vederli esibire!

Tutti i concerti saranno a ingresso gratuito e si potrà usufruire della ristorazione all’interno dell’area.

E come da tradizione a chiudere la manifestazione musicale verunese sarà la musica classica domenica 15 settembre con la stabile “ORCHESTRA DEL SETTEMBRE MUSICALE VERUNESE” composta dai migliori solisti locali e come al solito arricchita da solisti di fama internazionale. Direttore dell’Orchestra è Alessandro Maria CARNELLI, che ha diretto in sale prestigiose quali il Musikverein di Vienna (dove tornerà nel 2019), la Sala Verdi e il Teatro Dal Verme di Milano. Ha diretto l'ensemble del Teatro Regio di Torino (Histoire du soldat di Stravinsky), una doppia produzione in Italia e Svizzera (scenica e in forma di balletto) del Combattimento di Tancredi e Clorinda e la prima esecuzione della edizione critica de L'ammalato immaginario di Vinci. Il video del Concerto per violoncello di Schumann da lui diretto (solista Luca Franzetti) è stato più volte trasmesso da Sky Classica. Dirige dal 2008 il concerto sinfonico del Settembre Verunese.

La proposta 2019 è tra le più conosciute ed apprezzate della musica sinfonica. Infatti, la Sinfonia Eroica di Beethoven segna un momento fondamentale nella storia della sinfonia. Molto più ampia di qualunque sinfonia precedente, l'Eroica deve le sue dimensioni e il suo titolo al desiderio di Beethoven di rendere omaggio a Napoleone, Primo Console, visto come liberatore dell'Europa dalle monarchie: quando però Napoleone si incoronò imperatore Beethoven coerentemente cancellò la dedica.

Ma anche per la musica classica quest’anno si “raddoppia” con il Concerto per Tromba ed Archi in Mib Maggiore di Johann Baptist Georg Neruda, compositore boemo poco conosciuto eppure il concerto di Neruda è un esempio del primo tipo di scrittura nel registro clarino senza l’uso della mano. Inizialmente scritto per il corno, con il passare del tempo, la tecnica di clarino cade in disuso, e anche il concerto di Neruda non viene più eseguito. Vista l’estensione estremamente acuta del brano, oggi il concerto viene eseguito principalmente dai trombettisti.
Ad eseguire il brano tromba solista sarà Allyn Joanna Budka. Nata negli Stati
Uniti, si laurea con il Bachelor of Music a Montreal, Canada, presso la Schulich School of Music della McGill University. Studia con Russell DeVuyst (Montreal Symphony Orchestra) e Edward Carroll (ex Prima Tromba, Rotterdam Philharmonic).
Si trasferisce poi in Italia per continuare gli studi con Gabriele Cassone presso il Conservatorio G. Cantelli di Novara dove consegue il diploma accademico di II livello in tromba.
Frequenta i seminari del Center for Advanced Musical Studies at Chosen Vale (NH, USA) e partecipa a masterclass e corsi con insegnanti quali Marco Blaauw, Stephen Burns, Piergiuseppe Doldi, Reinhold Friedrich, Mark Gould, Fruzsi Hara, Håkan Hardenberger, Andrei Ikov, Lucia Luconi, Clément Saunier, Giuliano Sommerhalder, Kristian Steenstrup, Thomas Stevens e John Wallace.

Ha collaborato e collabora con l’Orchestra Filarmonica Italiana, Filarmonica “Mihail Jora” di Bacau (Romania), Orchestra Nazionale dei Conservatori, Orchestra Carlo Coccia, Orchestra da Camera di Voghera, Orchestra del Settembre Musicale Verunese, Orchestre Symphonique de l’Agora (Montreal), Ensemble Da Capo (Montreal), Orchestre Philharmonique des Musiciens Étudiants de Montréal, McGill Symphony Orchestra e McGill University Beethoven Orchestra.

Attualmente è membro della formazione Corner Brass Quintet e si sta perfezionando sotto la guida di Sergio Casesi (Prima Tromba, I Pomeriggi Musicali).

1 commento:

  1. Grazie a voi l'anno scorso ci sono andato. Wow. Eccezionale
    Nando

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