(a cura di Mimma Zuffi
2 DAYS PROG + 1 (Festival progressive rock) - 6/7/8 Settembre 2019 - Piazzetta della Musica di VERUNO
VERUNO CLASSICA – 15 Settembre 2019 - Chiesa Parrocchiale S.Ilario di Veruno - GATTICO-VERUNO (NO)
Se il 2DAYS PROG +1
è ormai considerato il festival internazionale più importante a livello
italiano e uno tra i più importanti a livello mondiale per la musica rock
progressive, non meno rilevante è il resto del programma del Settembre Musicale
Verunese che quest’anno celebra la sua 33° edizione.
Il Settembre
Musicale 2019 viene inaugurato con la serata dedicata alla musica jazz il 1°
settembre.
Sul palco di
Veruno, alla Piazzetta della Musica, negli scorsi anni sono saliti artisti di
grande fama tra i quali Stefano Bollani, Paolo Fresu, Enrico Rava, Fabrizio
Bosso, Francesco Cafiso ed il Trio Bobo nell’ultima edizione, solo per citarne
alcuni.
L’appuntamento di
quest’anno è sicuramente all’altezza delle passate edizioni. Sarà infatti Daniele
Sepe con il suo quintetto a proporsi sul palco del Veruno Double Jazz,
preceduto dal validissimo e ‘nostrano’ trio formato da Roberto Olzer al
pianoforte, Attilio Zanchi al contrabbasso e Francesco D’Auria
alla batteria, musicisti di grandissima qualità.
Per spiegare chi è Daniele
Sepe, la sua importanza nella musica jazz italiana e
soprattutto il
progetto che eseguirà a Veruno, lasciamo spazio alle sue parole.
“A metà anni ’70
dopo le lezioni in conservatorio passavamo le sere ad ascoltare jazz, da Bix
Biederbecke a Archie Sheep senza steccati. Un giorno mettemmo sul piatto Under
Fire, l’album di un sassofonista argentino chiamato “El Gato” Barbieri. Il
titolo ci piaceva, erano gli anni della contestazione generale, gli anni in cui
sentivamo Victor Jara e Inti Illimani, il golpe in Cile era appena avvenuto. E
che sorpresa ritrovare in quell’album tanto della musica folclorica
sudamericana che consumavo. E poi un fraseggio totalmente diverso, legato,
melodico, mi ricordava un po' Pharoah Sanders o Coltrane, ma percepivo subito
il luogo dove era nato e la lingua che parlava “El Gato”, anche solo quando
suonava il sax. Fu una illuminazione: allora si può fare jazz tenendo conto
delle proprie radici culturali, io sono nato a Napoli, papà ascolta Matteo
Salvatore e Sergio Bruni, non Frank Sinatra o Bing Crosby.
El Gato mi aveva
indicato una strada che ho seguito negli anni a venire.
Quindi in segno di
immutata gratitudine, insieme ad Hamid
Drake, fantastico batterista dal
curriculum davvero tosto (Don Cherry, Pharoah Sanders, Archie Shepp, Herbie
Hancock, Bill Laswell) ed una nutrita
ciurma di altrettanto coraggiosi musici tra i quali Stefano Bollani e
Roberto Gatto, che con
Barbieri hanno suonato dal vivo abbiamo realizzato queste registrazioni. E poi
gli argentini che militavano in Brigada Internazionale, Roberto Lagoa, Diego Moreno, Roberto Trenca,
Roman Gomez, i brasileiri Roberto Bastos e
Arlen Azevedo... una bella
variegata popolazione... e ancora gli amici che da sempre mi accompagnano nei
miei album ai quali si aggiungono le voci di
Lavinia Mancusi e del
nostromo Dario Sansone.”
La settimana
successiva si giunge all’11° edizione del festival internazionale di
progressive rock più importante a livello italiano e uno tra i più importanti a
livello mondiale: 2DAYS PROG +1.
Il meglio della
musica progressive sfila ogni anno sul palco di Veruno, punto fisso di
riferimento per tutto il circuito mondiale di questo genere musicale.
Dopo il finale
dello scorso anno con i VANILLA FUDGE
e l’anno precedente con i PROCOL HARUM,
anche quest’anno si replica con un’altra band entrata ormai nel mito della
musica, ossia gli IRON BUTTERFLY,
che si esibiranno la
domenica a chiudere l’edizione 2019. Tutte le band (storiche e giovani) sono attualmente le migliori espressioni di questo genere musicale. Non a caso il titolo della manifestazione significa “il prog oggi”!
domenica a chiudere l’edizione 2019. Tutte le band (storiche e giovani) sono attualmente le migliori espressioni di questo genere musicale. Non a caso il titolo della manifestazione significa “il prog oggi”!
Andiamo con ordine:
come ogni anno, lungo le tre serate dedicate alla rassegna si esibiranno dodici
gruppi, quindi quattro band a sera. Ricordiamo inoltre che la manifestazione
sarà seguita da DEEJAYFOX RADIO STATION
di Cologno Monzese e da RADIO POPOLARE
di Milano che anche per questa edizione ha deciso di essere nostra media partner, così come PROG ITALIA, il magazine per eccellenza
nell’ambito del genere musicale, riconoscendo chiaramente l’importanza della
manifestazione a livello nazionale!


pronti a stupire il pubblico presente.
A seguire due nomi
“storici” del progressive italiano e
mondiale.
IL BALLETTO DI BRONZO è ormai leggenda musicale. Due soli
dischi registrati agli inizi degli anni Settanta (Sirio 2222 e YS) ma indiscussa nomea di band culto che il mitico e
istrionico leader Gianni Leone
rinverdisce a ogni nuovo concerto. Idolatrati in Giappone e amati in tutto il
mondo.
A chiudere la
serata il gruppo capostipite del filone melodico del “Canterbury
sound”: i CARAVAN. Dopo i SOFT MACHINE nel 2016, non potevano certo mancare i Caravan per completare il cerchio musicale che in Inghilterra - ma non solo - ha costituito un movimento “colto” musicale che è rimasto pietra miliare nella storia del prog rock.
sound”: i CARAVAN. Dopo i SOFT MACHINE nel 2016, non potevano certo mancare i Caravan per completare il cerchio musicale che in Inghilterra - ma non solo - ha costituito un movimento “colto” musicale che è rimasto pietra miliare nella storia del prog rock.
Inoltre ogni giorno, circa un paio d’ore
prima dell’inizio degli eventi, presso l’Auditorium
Forum19 a pochi passi dal palco sarà possibile partecipare al Meet&Greet: non solo incontro con
gli artisti del festival rock verunese, ma anche occasione di ascoltare altri
artisti, siano essi band emergenti come i sardi OVERTURE o i ben più noti CANTINA
SOCIALE, oppure gli americani TROPE
presenti al tour europeo dei KING’S X
e che saranno sul palco il Sabato pomeriggio.



Un altro mitico
gruppo chiuderà la serata di Sabato, unica data italiana del tour europeo: i KING’S X, trio americano dal suono
“heavy” ma sempre con la melodia bene in evidenza. Dopo dieci anni di silenzio
dal precedente album XV, Pinnick
Tabor e Gaskill hanno deciso di
pubblicare un nuovo disco e di promuoverlo alla grande con un impressionante
tour mondiale di 40 date. Non mancheranno comunque di certo i loro “classici”
degli anni Novanta che hanno attirato l’attenzione di media e addetti ai
lavori.
La terza e conclusiva giornata del
festival, Domenica 8 settembre, è
una serata che difficilmente verrà dimenticata!

A seguire si esibiranno gli ARENA, il gruppo musicale inglese
fondato da Clive Nolan (personaggio
molto influente nella scena neoprogressive in quanto tastierista dei Pendragon e di altre band parallele) e
da Mick Pointer (fondatore e primo
batterista dei Marillion). Insomma,
un grande gruppo a tutti gli effetti, con John Mitchell alle chitarre e Paul
Manzi alla voce, oltre a Kylan Amos al basso. Sarebbero headliner in quasi
tutti i contesti musicali di rock progressivo - e a ragione! - ma non a Veruno,
dove si vuole chiudere veramente con il botto.
Saranno infatti gli IRON BUTTERFLY, la mitica band americana attiva da oltre 50 anni e
autrice di In-A-Gadda-Da-Vida, un brano che ha realmente inciso nel
panorama musicale mondiale. Saranno in Italia in esclusiva, unica data in tutta
Europa. Un’occasione davvero unica di vederli esibire!
Tutti
i concerti saranno a ingresso gratuito e si potrà usufruire della ristorazione
all’interno dell’area.
E come da
tradizione a chiudere la manifestazione musicale verunese sarà la musica
classica domenica 15 settembre con la stabile “ORCHESTRA DEL SETTEMBRE MUSICALE
VERUNESE” composta dai migliori solisti locali e come al solito arricchita da
solisti di fama internazionale. Direttore dell’Orchestra è Alessandro Maria
CARNELLI, che ha diretto in sale prestigiose quali il Musikverein di Vienna
(dove tornerà nel 2019), la Sala Verdi e il Teatro Dal Verme di Milano. Ha
diretto l'ensemble del Teatro Regio di Torino (Histoire du soldat di
Stravinsky), una doppia produzione in Italia e Svizzera (scenica e in forma di
balletto) del Combattimento di Tancredi e Clorinda e la prima esecuzione della
edizione critica de L'ammalato immaginario di Vinci. Il video del Concerto per
violoncello di Schumann da lui diretto (solista Luca Franzetti) è stato più
volte trasmesso da Sky Classica. Dirige dal 2008 il concerto sinfonico del
Settembre Verunese.
La proposta 2019
è tra le più conosciute ed apprezzate della musica sinfonica. Infatti, la Sinfonia Eroica di Beethoven segna un momento fondamentale nella storia della sinfonia. Molto più
ampia di qualunque sinfonia precedente, l'Eroica deve le sue dimensioni e il
suo titolo al desiderio di Beethoven di rendere omaggio a Napoleone, Primo
Console, visto come liberatore dell'Europa dalle monarchie: quando però
Napoleone si incoronò imperatore Beethoven coerentemente cancellò la dedica.
Ma anche per la
musica classica quest’anno si “raddoppia” con il Concerto
per Tromba ed Archi in Mib Maggiore di Johann Baptist Georg Neruda, compositore boemo poco conosciuto eppure il concerto di Neruda è un
esempio del primo tipo di scrittura nel registro clarino senza l’uso della
mano. Inizialmente scritto per il corno, con il passare del tempo, la tecnica
di clarino cade in disuso, e anche il concerto di Neruda non viene più
eseguito. Vista l’estensione estremamente acuta del brano, oggi il concerto
viene eseguito principalmente dai trombettisti.
Ad eseguire il
brano tromba solista sarà Allyn Joanna Budka.
Nata negli Stati
Uniti, si laurea con il Bachelor of Music a Montreal, Canada, presso la Schulich School of Music della McGill University. Studia con Russell DeVuyst (Montreal Symphony Orchestra) e Edward Carroll (ex Prima Tromba, Rotterdam Philharmonic).
Uniti, si laurea con il Bachelor of Music a Montreal, Canada, presso la Schulich School of Music della McGill University. Studia con Russell DeVuyst (Montreal Symphony Orchestra) e Edward Carroll (ex Prima Tromba, Rotterdam Philharmonic).
Si trasferisce
poi in Italia per continuare gli studi con Gabriele Cassone presso il
Conservatorio G. Cantelli di Novara dove consegue il diploma accademico di II
livello in tromba.
Frequenta i
seminari del Center for Advanced Musical Studies at Chosen Vale (NH, USA) e
partecipa a masterclass e corsi con insegnanti quali Marco Blaauw, Stephen
Burns, Piergiuseppe Doldi, Reinhold Friedrich, Mark Gould, Fruzsi Hara, Håkan Hardenberger, Andrei Ikov, Lucia Luconi, Clément Saunier, Giuliano
Sommerhalder, Kristian Steenstrup, Thomas Stevens e John Wallace.
Ha collaborato e
collabora con l’Orchestra Filarmonica Italiana, Filarmonica “Mihail Jora” di
Bacau (Romania), Orchestra Nazionale dei Conservatori, Orchestra Carlo Coccia,
Orchestra da Camera di Voghera, Orchestra del Settembre Musicale Verunese,
Orchestre Symphonique de l’Agora (Montreal), Ensemble Da Capo (Montreal),
Orchestre Philharmonique des Musiciens Étudiants de Montréal, McGill Symphony
Orchestra e McGill University Beethoven Orchestra.
Attualmente è membro della formazione Corner Brass Quintet e si sta
perfezionando sotto la guida di Sergio Casesi (Prima Tromba, I Pomeriggi
Musicali).
Grazie a voi l'anno scorso ci sono andato. Wow. Eccezionale
RispondiEliminaNando