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domenica 29 marzo 2020

IL SEMIDIO - seconda parte

(di Enrico Jessuola)

Una ventina di anni dopo, nel tepidarium delle terme di Caracalla, alcune nobili signore romane parlottavano amenamente tra di loro, mentre uno stuolo di solerti ancelle provvedeva alla loro abluzione con acqua profumata e cenere di faggio.
-  Sapete che vi dico? A letto è proprio un dio! - risuonò alta, sovrastando tutte le altre, la voce di Clelia.
Il chiacchiericcio s’interruppe di colpo, lasciando rimbombare l’eco delle parole appena pronunciate, per poi riprendere più forte di prima.
Le altre signore patrizie si rivolgevano a Clelia con l’urgenza di sapere, di acquisire maggiori dettagli, un resoconto più preciso.
Quelle più lontane, non avendo inteso l’inizio del discorso, si consultavano ansiosamente:
-  Chi è, di chi parla? -
-  Di Calpurnio, naturalmente. In che mondo vivi, lo sa tutta Roma - reagì un’altra, stizzita - anche se io, con quello, non ho mai avuto niente a che fare. Né vorrei averne! -
-  Va là, va là - mormorò una terza donna - ti ci leccheresti i baffi, se non hai già avuto modo di leccarteli. -
Le signore più vicine a Clelia la strinsero d’assedio per approfondire la questione, quasi soffocandola nell’ansia di essere le prime a raccoglierne le confidenze.
-  Che cosa vuol dire, un dio? - chiese quella più vicina di tutte.
Clelia assunse un’aria sognante, mirata a far morire d’invidia le altre, prima di rispondere in un soffio:
 Come posso spiegare? Sa essere dolce e forte, tenero e violento; ma soprattutto attento ai miei desideri, gentile, affettuoso. Insomma, dopo aver fatto l’amore con lui ti senti serena e appagata. -

venerdì 27 marzo 2020

Una canzone per Bergamo Rinascerò, rinascerai di Roby Facchinetti e Stefano D’Orazio


(a cura di Mimma Zuffi)
 Una canzone per Bergamo

Rinascerò, rinascerai
di
Roby Facchinetti
e
Stefano D’Orazio


Da venerdì 27 marzo sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali l’inedito Rinascerò, rinascerai scritto da Roby Facchinetti e Stefano D’Orazio distribuito da SonyMusic.

Una canzone nata a sostegno dell’emergenza da corona virus, in particolar modo per la città di Bergamo gravemente colpita dal Covid-19, i proventi saranno, infatti, interamente devoluti all’ospedale Papa Giovanni XXIII.

«Dopo aver visto in televisione le immagini dei camion dell’esercito che trasportavano le salme dei miei concittadini» racconta Roby «sono stato travolto dall’emozione, il pianto e la rabbia mi hanno portato al pianoforte e in pochi minuti è nata la musica e il titolo di “Rinascerò, rinascerai”. È stata un’ispirazione e un bisogno immediato, sentivo che dovevo fare qualcosa, in particolare per la mia città, così duramente colpita… Ho chiamato Stefano chiedendogli di affiancarmi nel progetto e affidando a lui il testo, che esprime perfettamente quello che ho
provato, un matrimonio perfetto tra musica e parole. La canzone è il desiderio di rinascita e di speranza, una dedica a chi ci ha lasciato e ai loro familiari, un ringraziamento per tutti coloro che lavorano incessantemente al bene degli altri: medici, infermieri e tutto il personale ospedaliero, sono gli eroi e le eroine di questi nostri giorni. Una preghiera per una città che non si arrende».

martedì 24 marzo 2020

SULLA STRADA CHE PORTA ALL'UOMO, di Dario Cremaschi


Edi-Ermes editore
Formato 17x24 cm
422 pagg, illustrate a colori
€ 39,00








di Giovanni De Pedro




Dario Cremaschi è un fisiologo che vive a Milano, dove ha lavorato per quarant'anni come ricercatore in Fisiologia. È stato Professore ordinario di Fisiologia Generale, per venticinque anni, all'Università degli Studi di Bari e di Milano. Ha pubblicato più di duecento articoli di ricerca, in gran parte sulle migliori riviste internazionali, oltre a tre libri di Fisiologia. Si considera un osservatore esterno della paleoantropologia che, però, ispeziona con uno sguardo sintetico e affascinante.






venerdì 20 marzo 2020

IL SEMIDIO- prima parte



di Enrico Jessoula

INTRODUZIONE - IL SEMIDIO -


Con uno sguardo sagace, divertito, ironico, Enrico Jessoula si tuffa nel passato e ci proietta in un universo “divino” tanto diverso dall’accezione classica quanto solare e spumeggiante – a tratti irriverente – cui fa da contrappunto un’antica Roma corrotta e indolente.
Imperdibili gli spassosissimi dialoghi tra Giove e Giunone che, in un illuministico escamotage narrativo, irrompono nella storia con accattivante “modernità”.
Un racconto gustoso e pieno di brio che non mancherà di soddisfare e divertire anche il più esigente dei lettori.

                                                                                      Marilou Ceria


-  Maledizione, si è rotto… -
L’imprecazione uscì spontanea dalla bocca di Iuppiter, quello che noi chiamiamo Giove, mentre rimirava sconsolato l’oggetto che teneva delicatamente tra le dita, lasciandolo penzolare floscio davanti agli occhi.

martedì 17 marzo 2020

LE SCATOLE DI FIAMMIFERI: DALLA CRONACA ALLA PUBBLICITA’


di Mimma Zuffi


Il fiammifero, questo umile oggetto che ha reso quasi banale l’atto di “accendere”, entra tra le scoperte che hanno contribuito a risolvere le esigenze primarie dell’uomo.
Ma perché?
I primi fiammiferi a sfregamento, più vicini come concezione agli attuali, apparvero nel 1827, grazie al farmacista inglese John Walker. I loro progenitori, ideati in Francia nel 1805, si accendevano invece per reazione chimica, immergendo stecchini di legno ricoperti di clorato di potassio e zolfo in acido solforico concentrato.
L’industria dei fiammiferi si forma quindi nella metà del XIX secolo, ed è quindi un’industria relativamente recente. Essa peraltro avrà uno sviluppo rapidissimo (nel 1890 esistevano in Italia  più di 500 fabbriche di fiammiferi) e inciderà profondamente nello sviluppo economico e finanziario della comunità internazionale con ripercussioni anche sul piano politico.

venerdì 13 marzo 2020

Russia: viaggio nella Grande Madre – seconda parte da Kizhi a Mosca



Appunti sparsi di viaggio di Marina Fichera 


Il mio lungo viaggio continua su un treno notturno che in circa undici ore ci porta a Petrozavodsk, sul lago Onega, da dove partiremo per visitare l’isola di Kizhi.
Man mano che rotoliamo verso Sud il clima migliora. A Petrozavodsk, una piacevole cittadina affacciata sul lago, il sole splende alto in un cielo azzurro e limpido. Finalmente, anche se ancora non è molto caldo - è l’11 agosto e sono in giro “solo” con un pile... - ci siamo scrollati di dosso la fredda sensazione di inverno fuori stagione che abbiamo vissuto nella prima settimana del nostro viaggio.

martedì 10 marzo 2020

Lecco e i suoi fiumi: Il Gerenzone e il Caldone

Il Gerenzone (foto dal web)

  di Peppo Rota


IL GERENZONE.

L'acqua è sempre stata, per me, come una calamita dalla quale era difficile staccarmi.
Spesse volte, ancora piccolo - frequentavo l'asilo delle Suore di Castello - mi fermavo sul ponte  di via Seminario e, rivolto verso il monte Due Mani, guardavo le acque del  fiume Gerenzone, in particolare i mulinelli che si formavano e poi sparivano e osservavo il movimento dell'acqua, in corrispondenza delle briglie che erano allora costruite coll’antico sistema dei pali e traverse in castano.
Allora, i soci del Consorzio del Gerenzone tenevano in ordine le briglie, perché in corrispondenza di esse traevano la giusta portata per il tempo convenuto. Per loro, l'acqua era energia mediante la quale, con l'inventiva e la testardaggine caratteristiche dei nostri padri e dei nostri nonni,  trasformavano il filo di ferro, ma anche altri metalli, in ricchezza (danéé).

venerdì 6 marzo 2020

La paura delle malattie Psicoterapia Breve Strategica dell’Ipocondria, di Alessandro Bartoletti e Giorgio Nardone


(a cura di Mimma Zuffi) 

Ponte alle Grazie - pagg. 331 - € 16,80 

Come affrontare - psicologicamente - il virus?

Un libro aiuta a capire e gestire il contagio della paura.


Resa famosa da Molière e dal suo Malato immaginario, la paura delle malattie sembra non voler allentare la presa sugli individui, in una sfida apparentemente paradossale con la medicina e i suoi continui progressi. Il terrore che mina la vita quotidiana, la richiesta continua d’aiuto medico e di terapia, le lamentele di dolore, ancora troppo spesso bollati come «frutto dell’immaginazione», sono invece profondamente reali e fanno vivere male sia i pazienti sia le persone che li circondano, diventando, in senso più lato, un problema per tutta la società. 

Mara, una donna del Novecento, di Ritanna Armeni

(a cura di Mimma Zuffi)
Ponte alle grazie - pagg. 300 - € 16,80

È l’uscita di narrativa italiana più importante di Ponte alle Grazie di questo nuovo anno, destinata certamente ad appassionare lettrici e lettori, a partecipare ai maggiori premi letterari, e – perché no – ad alimentare una discussione pubblica sul ruolo della donna durante il regime, e quello su quello odierno, e sui percorsi di emancipazione possibili.
Protagonista del libro è una ragazza fascista che vive gli anni trionfanti del regime, la sua crisi e la sua caduta. Il romanzo ribalta l’immagine e l’idea della donna fascista su cui finora si è detto poco e in modo stereotipato, per consegnarci una donna a tutto tondo, che – anche sotto un regima liberticida – compie il suo personale percorso di libertà. L’autrice abbandona i luoghi comuni, le certezze costituite, mette da parte la storia che ci hanno insegnato, e anche la sua personale vicenda di donna di sinistra, e indaga nella testa e nei pensieri di una giovane donna che ha aderito al regime, cercando di capirne le motivazioni, i sentimenti, il percorso, gli errori. Una prospettiva rivelatrice e inedita.

Mara è nata nel 1920 e ha 13 anni quando comincia questa storia. Vive vicino a largo di Torre Argentina. Il papà è bottegaio, la mamma casalinga. 

“Happy (hippy) Family. Le famiglie allargate lo fanno meglio" di Stefania Nascimbeni


(a cura di Mimma Zuffi)
Morellini editore - pagg. 280 - € 15,90

“Happy (hippy) Family” potrebbe essere la storia di ognuna di noi:
un matrimonio finito, un figlio a carico, i disturbi alimentari, la paura del fallimento, ma anche la ricerca della felicità e del vero amore.
Un racconto profondo e sincero,
impreziosito dalle buffe dinamiche di una famiglia super allargata,

tanto ingombrante quanto necessaria.
Un libro sulle convenzioni che spesso siamo obbligate ad accettare
e su come sia difficile scegliere la propria strada, senza per questo sentirsi in colpa.


E' uscito in libreria il 27 febbraio 2020 il nuovo romanzo della giornalista e scrittrice milanese Stefania Nascimbeni, “Happy (hippy) Family. Le famiglie allargate lo fanno meglio”,  per la collana di narrativa ‘Varianti’ co-diretta da Sara Rattaro, autrice pluripremiata e con numerosi successi alle spalle che presenta il libro della Nascimbeni come «un viaggio che racconta il dolore di un matrimonio apparentemente perfetto che si risolve nell’inevitabile divorzio, la fatica che si incontra nel cercare di riaggiustare la propria vita ma soprattutto nel saper accettarla per quella che è, perché essere se stessi senza ferire gli altri è una cosa davvero difficile».

LA PARANZA DEI BUONISTI MANUALE DI SOPRAVVIVENZA PER IL VENTENNIO SOVRANISTA


 (a cura di Mimma Zuffi)

Longanesi - pagg. 240 - € 15,90 


 Arriva il primo libro del TERZO SEGRETO DI SATIRA

Ci piacerebbe che questo fosse un libro utile, un self help di quelli che fanno fare cose: riordinare casa, dimagrire in sette giorni o smettere di fumare. Ma, al contrario, questo libro potrebbe con molta più probabilità farvi innervosire e quindi indurvi a fumare di più (oppure addirittura iniziare a fumare, se ancora non lo fate).
È un manuale umile e codardo. Umile perché crediamo di avere delle soluzioni che possono funzionare per aiutare voi buonisti allo sbando all’alba del ventennio sovranista, ma non possiamo garantirvelo. Codardo perché, mentre molti libri si arrogano la pretesa di risolvere i vostri problemi in dieci giorni, in dieci semplici mosse, in dieci semplici giorni, noi no. Potevamo farlo ma conosciamo i nostri limiti e in un periodo in cui tutti hanno solide realtà, noi abbiamo solo dubbi, ma solidi. Vi daremo delle linee guida per mimetizzarvi e confondervi nel pensiero sovranista dilagante: seguiteci e imparerete prima a conoscere meglio il nemico, poi a imitarlo.”

La paranza dei buonisti è il primo libro de Il Terzo Segreto di Satira, il collettivo satirico da più di 25 milioni di visualizzazioni su YouTube: dal lavoro all’amore al tempo libero un manuale che delinea le indispensabili strategie per sopravvivere nell’Italia populista, sovranista e un po’ fascista di oggi.

CONFINI, di Maurizio Zottarelli


(a cura di Mimma Zuffi)
Morellini editore - pagg. 334 - € 16,90


Una banda multietnica formata da albanesi, un romeno e un italiano, armati e pericolosi; una scia di crimini efferati e di “rapine in villa”; una adrenalinica caccia all’uomo on the road che porta il lettore da Nord a Sud dell’Italia. Confini come spazi geografici, da superare per mettersi in salvo, ma anche confini interiori, quelli che ognuno di noi si porta nel cuore, dove bene e male si impastano. Confini infine che ci chiamano altrove, alla ricerca di una stella buona che ci faccia sentire finalmente “piccoli nell’universo”. Una storia drammatica e appassionante che arriva al nocciolo dell’esperienza umana 

È in libreria il nuovo libro del milanese Maurizio Zottarelli, CONFINI, per la collana di narrativa ‘Varianti’ diretta da Sara Rattaro e Mauro Morellini, un romanzo feroce e crudo che condurrà il lettore in una caccia all’uomo on the road dal Nord al Sud Italia alla scoperta del limite umano, della linea di confine tra bene e male, tra la vita e la morte.
 

I Giusti, di Jan Brokken


(a cura di Mimma Zuffi)

Iperborea - pagg. 317 - € 19,50 
In una sinfonia di ricordi, documenti e frammenti di vita, Jan Brokken compone con magistrale equilibrio il ritratto di un eroe dimenticato dalla Storia che, al pari di Oskar Schindler, Raoul Wallenberg e Giorgio Perlasca, ha trovato il coraggio di opporsi alla brutalità del Nazismo. 
1940, l’Europa è travolta dall’avanzata di Hitler. Ondate di ebrei cechi e polacchi cercano rifugio in Lituania, l’unico Paese della regione che accoglie ancora i profughi – ma è funestamente conteso tra il Reich e l’Unione Sovietica. Nel clima di crescente precarietà l’olandese Jan Zwartendijk, direttore della filiale lituana della Philips e nuovo console onorario a Kaunas, riesce ad aprire agli ebrei un’ultima, insperata via di fuga dall’Europa nazista.

Ingegneri di anime, di Frank Westerman


(a cura di Mimma Zuffi)
Iperborea - pagg. 320 - € 18,00
La storia incredibile di due viaggi, uno letterale e uno immaginario, attraverso la Russia contemporanea e la letteratura sovietica.
Il 26 ottobre 1932 Stalin si presenta a una riunione di scrittori a casa di Maksim Gor’kij. «I nostri carri armati non valgono niente», dice, «se le anime che devono guidarli sono di argilla.» Spetta agli scrittori, «ingegneri di anime», forgiare l’uomo nuovo sovietico. Nasce così l’estetica proletaria della costruzione e della produzione, utile per celebrare quelle colossali opere idraulico-ingegneristiche dei primi piani quinquennali che, grazie al lavoro forzato dei Gulag, stanno domando la «nemica» natura del territorio sovietico: deviazioni di alvei fluviali, migliaia di chilometri di canali, impianti di desalinizzazione dell’acqua di mare. 

IL MAGICO POTERE DELLA MONTAGNA, fra aria limpida, silenzio e paesaggi, di Ned Morgan


(a cura di Mimma Zuffi)
Rizzoli illustrati, pagg. 192 -  € 16,90
  

Questo libro è un inno alla montagna: alla sua bellezza
e al suo potere benefico

 
Qualcuno la chiama montagnaterapia, la ricetta è semplice: camminare all’aria aperta, muoversi in altitudine, arrampicare, respirare ossigeno, contemplare paesaggi, gustare il silenzio: la ricetta per riconnetterci al nostro io interiore e ritrovare serenità e benessere è semplice: vita di montagna per tutti.

Le colpe degli altri, di Lidia Tugnoli

 (a cura di Mimma Zuffi)
Editrice Nord - pagg. 378 - € 16,90

La forma a ventaglio e il colore tipico di quel periodo autunnale, un giallo così acceso da sembrare innaturale. Impossibile sbagliarsi, per un giardiniere come lui: è una foglia di Ginkgo Biloba. Ed è la seconda cosa fuori posto che Guido nota in quel giardino trascurato, parte di una grande villa abitata solo per due settimane l’anno, in agosto. La prima, invece, è stata una ragazza bionda stesa a terra, con indosso un elegante vestito lungo, dello stesso punto di blu dei suoi occhi spalancati sul nulla. Forse per colpa di quel colore che lo riporta a un passato mai dimenticato, o per quella foglia inconfondibile in un giardino senza alberi di Ginkgo Biloba – un dettaglio che Guido, per qualche strana ragione, non segnala alla polizia –, o magari per quel sentore di un profumo antico e familiare che solo lui, grazie al suo olfatto finissimo, ha percepito sulla scena del delitto, comunque sia quella  ragazza sconosciuta e il suo triste destino diventano quasi un’ossessione per Guido. Sebbene abbia svariati motivi per mantenere un profilo basso, non resiste alla tentazione d’intraprendere una sorta d’indagine clandestina parallela a quella ufficiale. E il punto di partenza è proprio la foglia di Ginkgo Biloba.

lunedì 2 marzo 2020

FRANCIS SCOTT FITZGERALD, PORTAVOCE DELLA SUA GENERAZIONE


(di Mimma Zuffi)


L'età del jazz, ovvero gli anni Venti: "il decennio" scrive Fernanda Pivano "Di tutte le proteste e di tutte le rivolte, delle utopie più ottimistiche e delle delusioni più spietate." Frutto e specchio di quegli anni, appunto,  undici racconti, quasi sempre scritti sotto lo stimolo della necessità economica risultano tra la produzione migliore di Francis Scott Fitzgerald. Soprattutto "Primo maggio"  è quasi un racconto-simbolo di quegli anni, di 
quegli uomini, delle loro feste, illusioni e follie.