(a cura di Mimma Zuffi)
Longanesi - pagg. 372 - € 18,60
«Un esordio letterario e storico che spezza il silenzio
decennale sulla tragedia delle “comfort women” coreane.»
The Bookseller
«Bracht scrive per opporsi a quelli che negano o minimizzano
le atrocità commesse contro le donne.»
The Guardian
Mary Lynn Bracht affronta una delle peggiori vergogne della Seconda guerra mondiale, il genocidio delle “comfort women”: Figlie del mare racconta la storia delle donne rapite dall’esercito giapponese e costrette a lavorare nelle case di piacere riservate ai militari dell’Impero nipponico. Grande Storia e vicenda personale si intrecciano in questo romanzo d’esordio la cui protagonista, Hana, diventa il simbolo delle oltre 300.000 “comfort women” della Seconda guerra mondiale, esprimendone emozioni e paure e raccontando i risvolti sociopolitici giunti sino ai giorni nostri.