di Mimma Zuffi
Un
aratro imperiale, tirato da un bue candido e da tutta la regale famiglia,
semina i primi granelli. Il riso che nasce e sfama un popolo immenso e
poverissimo. E il rito, solenne e immutato, si ripeterà per millenni e
millenni.
DALLA LEGGENDA ALLA STORIA
La "grande festa di primavera" incomincia così.
L'imperatore Chin-noong traccia quattro solchi con un aratro prezioso, tirato
da un bue candido; sparge la semente nei solchi e, dopo di lui, secondo una
rigida gerarchia, tracciano i solchi; tutti i principi della sua famiglia,
quindi, i Mandarini, gli alti funzionari, e via via, tutti gli uomini che
popolano il Celeste Impero. Siamo nel 2800 a.C., naturalmente in Cina e i semi
sono quelli del riso; quindi, già una risorsa per sfamare un Paese immenso. Sembra,
però, che l'origine del riso non sia cinese ma indiana.