!-- Menù Orizzontale con Sottosezioni Inizio -->

News

mi piace

lunedì 26 febbraio 2018

Il riso: ieri un cibo della provvidenza

di Mimma Zuffi


Un aratro imperiale, tirato da un bue candido e da tutta la regale famiglia, semina i primi granelli. Il riso che nasce e sfama un popolo immenso e poverissimo. E il rito, solenne e immutato, si ripeterà per millenni e millenni.

DALLA LEGGENDA ALLA STORIA

La "grande festa di primavera" incomincia così. L'imperatore Chin-noong traccia quattro solchi con un aratro prezioso, tirato da un bue candido; sparge la semente nei solchi e, dopo di lui, secondo una rigida gerarchia, tracciano i solchi; tutti i principi della sua famiglia, quindi, i Mandarini, gli alti funzionari, e via via, tutti gli uomini che popolano il Celeste Impero. Siamo nel 2800 a.C., naturalmente in Cina e i semi sono quelli del riso; quindi, già una risorsa per sfamare un Paese immenso. Sembra, però, che l'origine del riso non sia cinese ma indiana. 

venerdì 23 febbraio 2018

Lo Stregatto, in Alice nel paese delle meraviglie, compare e scompare improvvisamente

dott.ssa Cristina Nardari 

Prima è lì e poi.....improvvisamente scompare e ricompare da tutt’altra parte....
Chiunque abbia un felino avrà sicuramente vissuto questa esperienza, il nostro gatto non cambierà colori o sfumature come quello del romanzo e film ma a volte gioca a nascondino così meticolosamente da SCOMPARIRE letteralmente.
Come possiamo giustificare un tale comportamento?
I felini non amano dormire nello stesso posto, a differenza del cane che ama la propria cuccia trasformandola in un vero e proprio luogo di riposo, loro, i felini, di “nanne” ne hanno diverse che cambiano in base alle ore del giorno o della notte.
Attraverso studi scientifici in base al riconoscimento olfattivo dei FEROMONI lasciati dallo strofinamento delle guance su oggetti della casa si è confermato il comportamento sopra descritto.

mercoledì 21 febbraio 2018

I BOREALI 2018 – NORDIC FESTIVAL 4a edizione

(a cura di Mimma Zuffi) 


letteratura, cinema, musica, performance, corsi, workshop

Milano, Teatro Franco Parenti
22 – 25 febbraio 2018

Ideato e organizzato da Iperborea

In collaborazione con Teatro Franco Parenti
Con il patrocinio del Comune di Milano


I BOREALI è il più grande festival italiano dedicato alla cultura del Nord Europa, ideato e organizzato da Iperborea in collaborazione con il Teatro Franco Parenti e con il patrocinio del Comune di Milano, dove per quattro giornate, dal 22 al 25 febbraio 2018, ci si immergerà nel mondo e nella cultura nordica.
Aurora boreale (foto da web)
Dopo le giornate milanesi, il festival si sposta nella città di Venezia (giugno 2018, in collaborazione con Libreria Marco Polo), seguita da Cagliari (giugno 2018, in collaborazione con l’associazione culturale Chourmo, organizzatrice da oltre 15 anni del Festival di Letterature Applicate Marina Café Noir) e Udine (ottobre 2018, in collaborazione con altri due partner prestigiosi come il Teatro San Giorgio e la Libreria Moderna Udinese).

Anche il programma di questa quarta edizione toccherà vari ambiti: tornano infatti gli incontri con scrittori e intellettuali nordici e italiani, una serata con protagonisti della scena musicale scandinava, proiezioni cinematografiche, reading, corsi di lingua, performance, workshop, laboratori per bambini, un brunch nordico e molto altro.

domenica 18 febbraio 2018

La guerra dei Roses, riduzione teatrale

di Antonio Mastrapasqua

Si è appena concluso il fortunato Tour in giro per l’Italia dell’adattamento teatrale del romanzo di Warren Adler La Guerra dei Roses da cui nel 1989 è stato inoltre tratto il film cult con Michael Douglas e Kathleen Turner e la regia di Danny Devito.
È una commedia straordinaria, comica e crudele al tempo stesso. Adler racconta una delle più straordinarie deflagrazioni dei sentimenti, la separazione di due che si sono molto amati. E la grandezza del loro amore si rispecchia nella sua fine. La regia dello spettacolo è affidata al grande Filippo Dini. Una regia che tende a essere fedele al testo originale ma non rinuncia al suo tocco originale e personale. 

giovedì 15 febbraio 2018

UN PAESE SENZA LEADER, di Luciano Fontana

(a cura di Mimma Zuffi)
Longanesi - pagg. 226 - € 16,90
Un ritratto inedito e indiscreto della politica italiana

Storie, protagonisti e retroscena di una classe politica in crisi

Dal suo osservatorio privilegiato di direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana arriva per la prima volta in libreria con Un paese senza leaderStorie, protagonisti e retroscena di una classe politica in crisi, una panoramica disincantata sullo stato di crisi in cui versa la classe politica italiana.
A poche settimane dalle elezioni politiche che rinnoveranno i seggi del Parlamento, durante una campagna elettorale che ha mostrato una classe dirigente quanto mai frammentata e divisa, Un paese senza leader si propone come un’analisi della controversa politica italiana e dell’inaffidabilità dei suoi protagonisti: partiti che si sgretolano, gruppi politici in crisi e leader che emergono e compiono una rovinosa caduta nel giro di pochi mesi. Molti sono gli errori, le dinamiche segrete e le alleanze celate che, nei venticinque anni della Seconda Repubblica, hanno portato al crollo di tutti i tradizionali fronti politici.

TALLY Una gatta nata per regalare amore, di Sheila Jeffries

(a cura di Mimma Zuffi)

Tre60 - pagg. 240 - € 15,90


«Non seguirmi, gattina» ripeté la ragazza. «Se tu sapessi cosa ho fatto, non avresti voglia di conoscermi.»
Cominciai a fare le fusa, riversando il mio amore su di lei come un flusso di stelle guaritrici. Non mi importava cosa avesse fatto. In quel momento, il mio compito era amarla.
Per celebrare la Giornata Mondiale del gatto, il 17 febbraio, la storia di una profonda amicizia tra una ragazza e la gattina che l'aiuterà a ritrovare dentro di sé la forza per affrontare la vita con fiducia e speranza.
Un manto argentato come la luna, due occhi luminosi come le stelle: Tally è una gatta davvero speciale. Appena nata, però, viene sottratta al suo papà, Solomon, e abbandonata in mezzo a una siepe. Il destino di Tally sembra segnato. E invece, quando tutto sembra ormai perduto, trova una famiglia che la accoglie di slancio e se ne prende cura.

LA MONTAGNA ROSSA, di Oliver Truc

(a cura di Mimma Zuffi)
Marsilio Editore - pagg. 496 - €18,50

L’inverno è alle porte tra i pascoli di renne all’ombra della Montagna rossa, nella Lapponia svedese. Sotto una pioggia che scende incessante da giorni, gli allevatori del clan Balva devono completare la soppressione annuale del bestiame, prima che la tundra si copra di ghiaccio e neve, e parallelamente difendere dinanzi alla corte suprema il diritto alla terra dei sami, il popolo lappone, contro le rivendicazioni dei proprietari dei boschi. Ma il rinvenimento di uno scheletro umano senza cranio cambia le carte in tavola, costringendo il capo del Balva, Petrus Eriksson, a contattare la polizia delle renne per l’identificazione. Non si tratta di un’indagine di routine per Klemet Nango e Nina Nansen: i primi rilievi mostrano che le ossa risalgono al Diciassettesimo secolo, e se appartenessero a un uomo sami potrebbero essere la prova di una presenza ancestrale del suo popolo nella regione. 

LA VITA IN UN ISTANTE, di Gabrielle Zevin

(a cura di Mimma Zuffi)
Casa Editrice Nord - pagg. 356 - € 18,00

eBook: € 9,99

Dopo La misura della felicità, il ritorno dell’autrice 
che ha incantato i lettori di tutto il mondo


   

4 donne. 1 segreto. 100 modi per nasconderlo.
Ma fino a quando?

Aviva Grossman ha ventun anni e un’unica colpa: essersi innamorata di un importante uomo politico. Ma, quando quella relazione diventa di dominio pubblico, i media non hanno pietà: travolta da una valanga di accuse, illazioni e (falsi) moralismi, Aviva non trova comprensione neppure nella famiglia ed è costretta ad allontanarsi dalla Florida e a cambiare nome, nella speranza che il tempo cancelli le tracce del suo errore. Se non il perdono, almeno l’oblio…

Quello che i muri dicono, di Carla Cucchiarelli

(a cura di Mimma Zuffi)
Iacobelli editore -  pag. 176 -  € 16.00

Incontreremo la street art di Roma in libreria

Guida ragionata alla street art della capitale


C’è una nuova Roma che parla dai muri, artistica, creativa, effervescente, in perenne movimento. Una Roma che cambia e si ridipinge, dall’omaggio a Pasolini al Pigneto nei due murales di Mauro Pallotta e Mr Klevra, ai personaggi che emergono dalle te­nebre dipinti da Gomez al Museo della Mente; dalla grande lupa di Roma a Testaccio all’uomo che beve un caffè immortalato dal duo Etam Cru a Tor Pignattara, dalle teste parlanti di Carlos Atoche ai personaggi divertenti di Mimì the Clown. Per non parlare delMuseo dell’Altro e dell’Altrove sulla Prenestina a quello all’aperto al Quadraro; dei dipinti di Alice Pasquini e Tina Loiodice, della rivisitazione del Grande Raccor­do Anulare fino ad arrivare al condominio di Tor Marancia.

Romanzo con angolo cottura, di MARCO GIARRATANA

(a  cura di Mimma Zuffi)

Longanesi editore- pagg. 320 - € 14,90
In libreria dal 22 febbraio 2018

Dalla disoccupazione al successo come chef a domicilio, nel
romanzo d’esordio di Marco Giarratana, alias “L’uomo senza tonno”
«Sai che non posso più fare altro.» La voce del signor Riccardo assume un’eco metallica mentre tengo il cellulare tra l’orecchio e la spalla e rovisto nelle tasche in cerca delle chiavi di casa.
«Potrebbe mantenere l’affitto invariato. Tutto si può, basta volerlo. Quindi?» domando, celando con maestria la Fine Della Mia Pazienza.
«Quindi se non accetti, a dicembre devi andare via.»



ALBERTONE Alberto Sordi, una leggenda italiana , di Silvana Giacobini

(a cura di Mimma Zuffi)
Cairo Editore - pagg. 208 - € 15,00


Mostro sacro del cinema italiano, amato dal­la critica e dal pubblico, in sessant’anni di carriera Alberto Sordi ha interpretato più di centoquaranta film, che ne hanno fatto il protagonista indiscusso della commedia rosa e nera di casa nostra.


Mostro sacro del cinema italiano, amato dal­la critica e dal pubblico, in sessant’anni di carriera Alberto Sordi ha interpretato più di centoquaranta film, che ne hanno fatto il protagonista indiscusso della commedia rosa e nera di casa nostra.

IL PICCOLO CAVALLO BLU, di Géraldine Elschner, Élise Mansot

(a cura di Mimma Zuffi)

Jaca Book - pagg. 32 - e 14,00


IN LIBRERIA UN NUOVO TITOLO DELLA SERIE "PONTE DELLE ARTI"
STORIE PER ENTRARE NELL'ARTE!



UNA STORIA COLORATISSIMA, ISPIRATA ALL'ARTE DEL PITTORE TEDESCO FRANZ MARC, UNO DEI RAPPRESENTANTI PIÙ SIGNIFICATIVI DELL'ESPRESSIONISMO TEDESCO

Nella piccola fattoria in cui vive, Martino si diverte a cogliere mazzi di fiori colorati. Ma non sa mai a chi regalarli. Niente Cenerentola, niente Bella Addormentata. Nella vallata sperduta e dimenticata dove abita, Martino si annoia a morte!
Un giorno, mentre stringe tra le mani un bel mazzo di fiordalisi, il suo piccolo cavallo, un vero golosone, addenta i fiori colorati. Meraviglia delle meraviglie. l'animale diventa blu! Proprio come i fiordalisi che si è appena mangiato.

lunedì 12 febbraio 2018

Un killer multietnico

di Marco Moretti 



La stanza è piccola, un cubo con base di venti metri quadrati.
Le pareti bianche riflettono la luce del neon, amplificandone il candore. Contrastano col nero delle anime che vi transitano abitualmente.
Lo specchio, al di là del quale stanno  detective e profiler dell' FBI,  restituisce l'immagine del tavolo fissato al pavimento.
Al tavolo siedono due persone. La divisa rossa, DOC sulla schiena, le mani ammanettate al tavolo; di fronte siede Frank Blackwood. A dispetto del cognome è un sessantenne bianco, pallido e con la barba lunga.
Frank è considerato il massimo esperto di serial killer, un volume vivente.
Nemmeno per lui questo è un interrogatorio di routine.

venerdì 9 febbraio 2018

Io Sono la Disintegrazione (Viva la Vida), Frida Kahlo

Dall'1 febbraio al 31 maggio il Mudec, via Tortona 56, Milano, ospita un'interessante mostra dedicata a Frida Kahlo,affascinante artista messicana, che dichiarò "Dipingo la mia realtà".

Vogliamo riproporvi un interessante saggio scritto dalla nostra Alessia Ghisi Migliari.
di Alessia Ghisi Migliari

Frida aveva sopracciglia unite – per non far scappare lo sguardo (uno sguardo attento, doloroso, costantemente rivolto dentro di sé).
Era nata nel 1907, messicana fino alla punta dei capelli, anche se metà delle sue radici venivano dalla vecchia Europa.
Una famiglia unita: padre fotografo talentuoso, amatissimo dalla figlia, e una madre devota e di carattere (con cui il rapporto fu ben più conflittuale) – tre sorelle e due sorellastre.
La sua infanzia fu relativamente serena, nella casa dalle tinte forti, in mezzo agli scatti del padre – eppure la bambina era già afflitta da un corpo sbagliato; per anni si è creduto fosse stata la poliomielite a renderla claudicante, mentre oggi si propende per la teoria che l’artista avesse la spina bifida, un grave difetto del tubo neurale.

lunedì 5 febbraio 2018

ANTONIA POZZI

a cura di Sandra Romanelli 

Per troppa vita che ho nel sangue...


Antonia Pozzi (13/2/1912 – 3/12/1938)


Il 3 dicembre 2018 sarà l'ottantesimo anniversario della morte della poetessa milanese Antonia Pozzi, una delle voci femminili più intense della poesia italiana del Novecento, morta suicida a soli ventisei anni.
Quel gesto, avvenuto in una fredda notte di dicembre, nel prato  antistante l'abbazia di Chiaravalle, rivestito da un manto candido di neve, fu, in un primo tempo, negato dalla famiglia, perché ritenuto scandaloso. Si parlò di “polmonite acuta” ma la massiccia dose di barbiturici ingerita, rese impossibile ai medici la loro opera.

giovedì 1 febbraio 2018

AA.VV., “Favolando – I colori della diversità”, 2017, Apollo Edizioni (a cura di Ilaria Biondi & Liliana Sghettini)

Recensione di Ilaria Negrini

Gli occhi di un bambino, limpidi e curiosi, ti scrutano, ti osservano, si guardano intorno, spalancati e belli. Non conoscono il diverso e l'uguale. Ogni cosa è nuova. Ogni cosa è da scoprire, da toccare, da mettere in bocca.
Il mondo di un bambino di pochi mesi è una scoperta continua, la paura e la diffidenza verranno dopo. Come il bisogno di sentirsi uguali agli altri e vedere come diverso chi non si conforma. Già a pochi anni molti bambini entrano in quel meccanismo fatto di pregiudizi e paura di non essere accettati che è poi il modo di esistere degli adulti. E allora incominciano a sentire le differenze, a emarginare. Gli adulti spesso incentivano questo atteggiamento mentre dovrebbero fare in modo di mantenere aperta la loro mente, libero e limpido il loro sguardo.