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martedì 5 gennaio 2016

Altri canti di Marte, di Paolo Isotta

(a cura di Mimma Zuffi)

Marsilio Editore - € 20,00

Questo libro era nato come continuazione de La virtù dell’elefante, che di nuovo ha fatto conoscere Paolo Isotta storico della musica e lo ha rivelato protagonista della letteratura italiana. Isotta avrebbe dovuto fare qualche correzione, parlare di qualche amico vecchio e nuovo, di qualche altro libro letto, di qualche film visto, di musica ascoltata. Però quando ha incominciato a scrivere non immaginava che quest’opera possedesse una volontà propria e, nel breve giro della stesura (da gennaio a luglio del 2015), la affermasse progressivamente. Così Altri canti di Marte è la serie di aggiunte e correzioni promessa; ma contiene anche le più profonde riflessioni dell’autore sulla musica: scritte adesso ed ex novo. 



Vi sono le pagine sui prediletti Alessandro Scarlatti, Haydn, Mozart, Beethoven, Schubert, Ciaikovskij, Verdi; e una “lettura” del Parsifal di Wagner che apporta nuova luce sul capolavoro. Ma l’indagine di Isotta si è rivolta particolarmente al Novecento musicale: i capitoli più densi sono quelli su George Enescu, Karol Szymanowski, Franco Alfano, Ottorino Respighi e Gino Marinuzzi, che fin qui nessuno aveva considerato addirittura come fra i sommi compositori del Novecento. Dopo questo libro la storia musicale del Ventesimo secolo dovrà essere riscritta. Il titolo Altri canti di Marte viene dall’omonimo Sonetto di Giovan Battista Marino. “Canti” è un congiuntivo esortativo: il poeta invita altri a cantare le imprese guerresche e “i trionfi di Morte orrida e fera”: egli canterà l’amore. E questo libro è un canto d’amore per la musica e per la vita.

Paolo Isotta è nato a Napoli nel 1950. Nel 1974 divenne critico musicale del quotidiano «Il Giornale», nel 1980 del «Corriere della Sera». Dal 1971 è professore di storia della musica; ha insegnato al Conservatorio di Torino e poi a quello di Napoli. Dei molti suoi volumi (su Rossini, Wagner, Händel, Thomas Mann, Renata Tebaldi)La virtù dell’elefante (Marsilio 2014, tre edizioni), “non il libro della sua vita ma il libro di una vita”, è stato giudicato più che un testo musicologico un’opera importante della letteratura italiana. Dal 2014 è iscritto al Partito Radicale

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