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domenica 27 novembre 2022

Gatti, lupi e altri animali, Saki

 Mimma Zuffi

Giovanni Tranchida Editore



Autore a cavallo dei due secoli, Saki è uno splendido scrittore. In particolare nella sottile raccolta Gatti, lupi e altri animali, un breviario della bestialità umana scritto nella vena ironica che era tipica dell’autore. Gli animali sono qui la cartina di tornasole di un’impossibilità umana di riscattarsi dalle meschinerie, dall’istintualità, dalle miserie, e tutto secondo la lezione del tipico understatement inglese, vale a dire con un tono contenuto e compassato che sembra fatto a posta per dare l’abbrivio a un umorismo tanto quieto quanto irresistibile.


Saki, pseudonimo di Hector Hugh Munro (Akyab, Birmania, 18 dicembre 1870 – Beaumont-Hamel, Francia, 13 novembre 1916), scrittore inglese. Considerato un maestro del racconto breve, pubblicò numerose raccolte, come Reginald (1904); Le cronache di Clovis (The chronicles of Clovis, 1912); Bestie e superbestie (Beasts and super-beasts, 1914). Scrisse un solo, breve, estroso romanzo tragicomico: L’insopportabile Bassington (The unbearable Bassington, 1912). Alcuni dei suoi racconti, dosatissimi negli effetti e nel linguaggio, sono minuscoli capolavori dell’orrore: in essi lo scrittore mette in luce con straordinaria economia di mezzi la crudeltà dell’uomo, e spesso anche quella dei bambini. Saki morì combattendo sul fronte francese.

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