!-- Menù Orizzontale con Sottosezioni Inizio -->

News

mi piace

martedì 22 novembre 2022

La pantera delle nevi: un viaggio mistico alla ricerca dell’armonia

 Impressioni cinematografiche di Marina Fichera

 


“La pantera delle nevi” è un film documentario francese del 2021, per la regia di Marie Amiguet e Vincent Munier. Protagonisti sono lo stesso regista, Vincent Munier, fotografo naturalista, e lo scrittore e viaggiatore Sylvain Tesson.  




Pantera delle nevi (fotogramma dal film)

 

Le magnifiche immagini delle imponenti montagne tibetane, nelle cui vallate innevate gli animali lottano per la vita o giocano, unite all’affascinante colonna sonora firmata da Warren Ellis e Nick Cave, catturano fin da subito lo spettatore e lo conducono in un mondo unico e magico. Perchè la vera e assoluta protagonista del film è la maestosa natura himalayana, di cui la sfuggente pantera - essere “mitologico” già oggetto del desiderio del fotografo Sean Penn nella pellicola del 2013 “La vita segreta di Walter Mitty” - è la rappresentazione perfetta.

I picchi himalayani esplorati dai due protagonisti sono la casa della pantera delle nevi ma anche di centinaia di specie, alcune a rischio di estinzione: yak selvatici, orsi e volpi tibetane, lupi grigi, antilopi, bharal, e gatti di Pallas. Un mondo in cui l’essere umano è solo un ospite e come tale deve comportarsi, con il dovuto rispetto.



                                     Gatto di Pallas (foto dal web)

 

Ho conosciuto Sylvain Tesson, personaggio molto famoso Oltralpe, ma quasi sconosciuto da noi, leggendo il suo libro “Beresina. In sidecar con Napoleone” e ho scoperto un viaggiatore senza paura e uno scrittore profondo e raffinato. Ritrovare la bellezza dei suoi pensieri narrata da Paolo Cognetti, voce narrante nella versione italiana, è stato emozionante.

Tesson ci narra che l’uomo moderno ha ormai perso irrimediabilmente il naturale rapporto di armonia con la natura, ma paradossalmente si resta quasi sconcertati a sentire un’affermazione così scontata, di fronte a simili immagini. Ed è proprio attraverso questo viaggio quasi mistico nella natura incontaminata, fatto di meditazione, silenzio, bellezza, durezza, cieli infiniti, neve, freddo, vento, fatica, pazienza, sorrisi... che si può arrivare a rendersi conto di quanta natura ci circondi senza che noi ci si faccia più caso, e da lì cercare di riallacciare il legame con tutta questa bellezza. Perchè in fondo, anche se abbiamo perso l’armonia con ciò che ci circonda, forse siamo ancora in tempo per salvarci. 

 



   Vincent Munier (a sinistra) e Sylvain Tesson (fotogramma dal film)

 

«Tutto è stato spontaneo, vissuto. I dialoghi non sono stati scritti. Avevamo una squadra molto piccola. A volte ero da solo, a volte con un assistente, a volte con Sylvain e Marie. In totale solo quattro persone per le immagini, il suono e la logistica. Ma è stato bello perché siamo stati molto flessibili e non invadenti. Non abbiamo disturbato la fauna selvatica, questa era la mia priorità.

L’importante non era mostrare le nostre difficoltà. Non è un film d’avventura. L’obiettivo era quello di mostrare la bellezza della natura e di avere dei bei dialoghi (grazie a Sylvain, ovviamente, io sono solo un fotografo). Sylvain ha un grande talento nel trovare le parole giuste. Questo film è un omaggio alla fauna selvatica. Un grande problema della società umana è che la maggior parte delle volte, fino ad oggi, dimentichiamo che siamo interdipendenti con tutti gli animali. È molto importante per tutti rallentare e celebrare la bellezza della fauna selvatica e proteggerla.»

Vincent Munier

 

Titolo originale: La panthère des neiges
Regia: Marie Amiguet, Vincent Munier
Distribuzione: Wanted Cinema
Durata: 92′
Origine: Francia, 2021

Sugli schermi italiani dal 20 ottobre 2022.

 




Nessun commento:

Posta un commento