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martedì 1 marzo 2022

Questioni scottanti: 3 marzo 2022, il nuovo libro di Margaret Atwood (contemporanea mondiale, incontro con Michela Murgia)

(a cura di Mimma Zuffi)


Ponte alle Grazie - pagg. 672 - € 22,50


 Ponte alle Grazie è felice di annunciare il nuovo libro di Margaret Atwood, Questioni scottanti, in libreria in Italia dal 3 marzo 2022.

 In contemporanea mondiale con l’uscita in Canada, Usa e UK, viene pubblicato in Italia Questioni scottanti, il volume che riporta l’Atwood-pensiero degli ultimi 20 anni. Il volume raccoglie i saggi d’occasione e gli interventi della scrittrice canadese dal 2001 a oggi su letteratura, attualità, ambiente, femminismo, scrittura e molto altro. (vedi scheda e un estratto dell’introduzione).

 In occasione dell’uscita del libro, un evento unico per LibLive “Formidabili passioni” sul canale FB de IL LIBRAIO: Michela Murgia, grande lettrice ed estimatrice del mondo immaginario e intellettuale di Margaret Atwood, incontra la scrittrice e mette a fuoco con lei i temi che stanno loro più a cuore. Anche i lettori del Racconto dell’ancella potranno interagire con la scrittrice e farle giungere le loro domande.

 L’autrice de Il racconto dell’ancella si racconta in merito ad alcune Questioni scottanti svelando le sue riflessioni sui tempi che corrono.

 

«Margaret Atwood è una giovanissima donna che insegue utopie concrete» IL FATTO QUOTIDIANO

«Margaret Atwood è una scrittrice di libertà,  anzi di liberazione.

Capace di un canto non solo femminile, ma davvero universale» LA LETTURA

 

IL LIBRO

Quali sono le questioni scottanti del nostro presente? E le sfide che ci aspettano in futuro? E cosa possiamo imparare dal passato? In questa raccolta di articoli, saggi, discorsi, prefazioni a libri suoi e altrui vediamo emergere, accanto alla Margaret Atwood autrice di bestseller, la lucida e spesso scomoda testimone dei tempi che corrono. Una testimone che non smette di interrogarsi e interrogarci sui temi di attualità, e che per farlo ci introduce nella ricchezza e la varietà della sua esperienza di vita, di lettura e di scrittura. In queste pagine i lettori scopriranno da dove Atwood ha tratto ispirazione per raccontare storie molto più vicine alla realtà di quanto si possa pensare; chi la conosce per il suo impegno nelle battaglie per l'ambiente la ritroverà nelle storie di una bambina cresciuta nelle grandi foreste canadesi; a chi la considera sbrigativamente una ‘scrittrice femminista’, lei risponde spiegando perché è una ‘cattiva femminista’. Perché l'impegno per le cause giuste non deve mai prescindere dal rigore a cui è chiamato chi, attraverso il dono della scrittura, ha scelto di trasmettere e custodire. Anche a costo di diventare uno scomodo testimone.

 Margaret Atwood è una delle voci più importanti della narrativa e della poesia canadesi. Laureata a Harvard, ha esordito a diciannove anni. Ha pubblicato romanzi, racconti, raccolte di poesia, libri per bambini e saggi. Più volte candidata al Premio Nobel perla Letteratura, ha vinto il Booker Prize nel 2000 per L’assassino cieco. Fra i suoi titoli più importanti ricordiamo: L’altra Grace (2008), Il racconto dell’Ancella (2017), Il canto di Penelope (2018), I testamenti (vincitore del Booker Prize 2019), La donna da mangiare (2020), Lesioni personali (2021), e le raccolte di poesie Brevi scene di lupi (2020)e Moltissimo (2021), tutti usciti per Ponte alle Grazie. L’autrice vive a Toronto, in Canada.

 DALL’INTRODUZIONE di Questioni scottanti

 

Nel 2001, con gli attacchi terroristici alle Twin Towers e al Pentagono, cambiò tutto. Gli antichi presupposti furono messi in discussione, le antiche certezze volarono fuori dalla finestra, le antiche ovvietà smisero di essere vere. La paura e il sospetto erano all’ordine del giorno.

Ed è qui che comincia Questioni scottanti.

 Perché questo titolo? Forse perché le questioni che abbiamo dovuto affrontare finora nel Ventunesimo secolo sono ben più che urgenti. Ogni epoca pensa questo delle proprie crisi, naturalmente, ma non c’è dubbio che quest’epoca sia diversa. Primo, il pianeta. È proprio

vero che il mondo sta bruciando? Siamo stati noi a dargli fuoco? E questi incendi li possiamo spegnere? E cosa dire delle disuguaglianze nella distribuzione della ricchezza, non solo nel Nord America, ma praticamente ovunque? È mai possibile che una struttura tanto instabile e sbilanciata verso l’alto possa reggere? Quanto tempo dovrà passare prima che il novantanove per cento ne abbia abbastanza e dia fuoco alla metaforica Bastiglia?

Poi c’è la democrazia. È in pericolo? E poi: cosa intendiamo per «democrazia»? È mai davvero esistita, nel senso di uguali diritti per tutti i cittadini? E parlando di tutti, diciamo sul serio? Tutti i generi, tutte le religioni, tutte le etnie? Vale la pena di preservarlo o di perseguirlo, questo sistema che chiamiamo democrazia? Cosa intendiamo parlando di libertà? Quanti discorsi dovrebbero essere liberamente pronunciati, e da chi, e riguardo a che cosa? La rivoluzione dei social media ha dato un potere mai visto ad aggregati di persone online definiti «movimenti» se ti piacciono e «organizzazioni criminali» se non ti piacciono. E questo è un bene o un male, o solo un’estensione dei vecchi movimenti di massa?

«Bruciamo tutto» – slogan molto popolare di questi tempi – significa davvero bruciare tutto? Per esempio tutte le parole? E come la mettiamo con i «creativi», come qualcuno ha l’abitudine di chiamarli? Come la mettiamo con gli scrittori e la scrittura? Devono – anzi, dobbiamo – limitarsi a fare da megafono, a riplasmare banalità accettabili che si presumono vantaggiose per la società, oppure abbiamo qualche altra funzione? Se si trattasse di una funzione che gli altri disapprovano, i nostri libri verrebbero messi al rogo? E perché no? Non sarebbe la prima volta. Un libro non ha nulla di intrinsecamente sacrosanto.

Queste sono alcune delle questioni scottanti che mi sono state poste, e che ho posto a me stessa, nel corso degli ultimi vent’anni. Qui ci sono alcune risposte; o piuttosto, dei tentativi di risposta: in fin dei conti è questo che significa saggio: una prova; un tentativo.

 

Ho organizzato il libro in cinque parti. Ognuna è segnata da un avvenimento o da un punto di svolta.

 La prima parte ha inizio nel 2004, nel periodo immediatamente successivo agli attacchi alle Twin Towers e al Pentagono, durante la guerra in Iraq. Io ero in viaggio per promuovere Oryx e Crake (2003), il primo libro della trilogia di MaddAddam, il cui intreccio si svolge attorno a una doppia crisi: la crisi del clima e la conseguente accelerazione nell’estinzione della specie, e una pandemia provocata dall’uso dello splicing genetico. Nel 2003-2004 queste prospettive sembravano remote; adesso molto meno. Questa parte finisce nel 2009, quando il mondo barcollava dopo il grande crash finanziario dell’ottobre 2008, nel momento esatto in cui pubblicavo Dare e avere. Il debito e il lato oscuro della ricchezza (alcuni pensarono che avessi la sfera di cristallo. Io no).

 La seconda parte va dal 2010 al 2013. In quei quattro anni Obama era presidente degli Stati Uniti e il mondo andava lentamente riprendendosi dal tracollo finanziario. […]

 La terza parte raccoglie saggi dal 2014 al 2016. Già si avvicinavano le presidenziali statunitensi del 2016. Allo stesso tempo, era in preparazione la serie tv del Racconto dell’Ancella – le cui riprese sarebbero iniziate nell’agosto 2016 – e veniva girata una miniserie tratta da L’altra Grace […] Con l’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti eravamo entrati in pieno nella strana terra della post-verità.

 La quarta parte inizia nel 2017, quando l’America temette che Il racconto dell’Ancella non fosse, a ben vedere, un’opera di fantasia. All’inaugurazione della presidenza Trump fece seguito una massiccia mobilitazione femminista. Era, per gli Stati Uniti, un periodo di grande preoccupazione e angoscia: cosa dovevamo aspettarci? Ci sarebbe stata una riduzione dei diritti delle donne? Stava per iniziare un regime autoritario? […] Il racconto dell’Ancella mostrava ciò che rischiavamo di diventare.

Nonostante qualcuno abbia tentato più volte di trafugarne online il manoscritto – uno degli episodi più bizzarri della mia vita di scrittrice – il 10 settembre 2019 venne pubblicato I Testamenti. Quel periodo vide anche l’ascesa del movimento #Me-Too. Nel complesso ritengo che il suo effetto sia stato positivo, perché ha chiarito che l’epoca in cui venivano tollerati i comportamenti alla Harvey Weinstein era finita, ma si discute ancora dei pro e contro delle denunce fatte sui social media, e continuano le «guerre culturali». Con questi temi sullo sfondo ho scritto della necessità di appurare la verità, di verificare i fatti e di essere imparziali, come è accaduto ai cronisti del caso Weinstein, del caso Cosby e molti altri […]

 La quinta parte inizia nel 2020. Era l’anno delle elezioni negli Stati Uniti, e che anno bizzarro per le elezioni è stato, ulteriormente complicato dal Covid-19 che ci è piombato addosso in marzo. Su quest’argomento mi è stato chiesto di scrivere parecchi pezzi: come occupavo le mie giornate? Come sarebbe andata a finire? Mi preoccupavano i totalitarismi; trovavo allarmante la deriva mondiale in quella direzione, così come diverse prese di posizione autoritarie da parte degli Stati Uniti. Stavamo assistendo all’ennesimo crollo di una democrazia? Nell’autunno del 2020 è uscita la mia raccolta di poesie Moltissimo; ho inserito qui uno dei pezzi che le ho dedicato. Pensavo molto a Graeme, e mi ha fatto piacere scrivere la prefazione del suo Bedside Book of Birds e dei suoi ultimi due romanzi, entrambi ripubblicati. Questioni scottanti si conclude con gli articoli su due figure cruciali dell’ambientalismo, Barry Lopez e Rachel Carson, la cui opera, prevedo, diventerà sempre più importante man mano che il futuro per noi abitanti del pianeta Terra diventerà sempre più incerto. […] Fra non molto i post millennial raggiungeranno le posizioni di potere. Auguriamoci che quel potere lo usino con saggezza. E presto.

 

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