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Rubbettino Editore pagg. 135 - € 12,00 |
Democrazia, Lavoro, Uguaglianza. Una nuova frontiera per l’Europa
Tempo di elezioni: rinnovo di molti Comuni in Italia e rinnovo del Parlamento Europeo. Dunque tempi di confusione e d'incertezza per molti elettori. E, se per i Comuni i cittadini hanno maggior facilità a individuare i candidati che sente più vicino ai propri problemi, il discorso cambia per quanto riguarda l’Europa. Il distacco tra cittadini e istituzioni europee è profondo e forse non è possibile, nel poco tempo che ci separa dalle urne, una corretta e approfondita informazione sull'attuale situazione e sull'importanza dell'Unione nelle scenario internazionale.
Un
breve saggio “Non solo euro”,
tanto chiaro nell’esposizione quanto agile e stimolante
lettura, può fornire qualche riflessione
e qualche risposta. “L’Europa ha bisogno
di un cambiamento radicale e coraggioso” scrive Massimo D’Alema in prima
pagina, e articola il suo “manifesto” politico in tre capitoli: “Un’Europa
democratica; Oltre l’austerità; Contare nel mondo”. La distanza che si è venuta
a creare tra cittadini e istituzioni appare dirompente e – scrive l’autore –
“Solo una risposta politica coraggiosa e
radicale può essere all’altezza di una sfida drammatica da cui dipende il
destino stesso dell’Europa”. Negli ultimi anni molti segnali sono stati
ignorati. Incapacità, indifferenza e poca lungimiranza politica hanno portato
la situazione a un bivio, da cui ora bisogna ripartire imboccando la direzione
giusta. E, per restare in Italia, che è tra i Paesi sofferenti dell’Ue, D’Alema
si augura che si trovi la forza sufficiente per arginare spinte eurodistruttive
ed euroscettiche, per respingere egoismi e localismi ingiustificati e,
soprattutto, è pericoloso prendere a pretesto l’uscita dall’euro per scrollarsi
di dosso le responsabilità dei problemi annosi e irrisolti che vive il nostro
Paese.
“L’Europa ha ancora un ruolo da giocare” e
sarebbe grave non gettare lo sguardo sullo scenario che si estende oltre i
propri confini. E che ci riguarda. L’autore mette in evidenza il cambiamento in
atto con l’affermarsi dei Paesi detti Mint: Messico, Indonesia, Nigeria e
Turchia, che da qui a non molti anni saranno anch’essi in primo piano sullo
scenario mondiale. Senza dimenticare che India, Cina, Brasile, Russia,
Sudafrica, che non sono solo economicamente sempre più importanti, ma stanno
crescendo come protagonisti politici di primo piano a livello mondiale. Ricorda inoltre i drammatici conflitti in
atto nei paesi arabi, e che l’Unione non può ignorare. “La più grande sfida
dell’Europa nel prossimo decennio è proprio quella di affrontare questa
straordinaria trasformazione. Una sfida che richiede innanzitutto unità
politica se il nostro continente vuole continuare a contare qualcosa nel
mondo”. D’Alema non risparmia critiche, nessuna forza politica esclusa, ma
confida e indica nelle forze democratiche europee della sinistra la guida verso
il cambiamento.
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