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mercoledì 8 dicembre 2021

Il Tiglio

 di Mimma Zuffi


 


 

Per i Celti il tiglio preannunciava il periodo nel quale la Natura si ritirava in se stessa per riposarsi e rigenerarsi durante il freddo inverno. I doni  del tiglio – le foglie che danno un ottimo infuso, i fiori che donano un buon decotto, per non parlare del miele - erano ritenuti sedativi e in grado di predisporre al sonno e e…al sogno. Quel che accade durante quei particolari stati della coscienza umana che sono quelli onirici aveva una grande importanza in un popolo che credeva che ciò che si può vedere durante la veglia è soltanto uno dei mondi esistenti: durante il sogno era possibile, infatti, ricevere la visita di messaggeri del sidhe, oppure era possibile addirittura “entrare” nel reame del sidhe in quanto il sogno, come tutti gli stati di realtà non convenzionale, era uno degli accessi percorribili per raggiungere l’Altromondo. 


Inoltre durante il sogno  era possibile avere visioni profetiche che  riguardavano  eventi futuri – e infatti uno dei rituali druidici più noti  era quello che prevedeva che un Druido . dopo aver compiuto alcune operazioni sacre, cadesse in un “sonno magico” durante il quale gli sarebbe apparsa  l’immagine del futuro re d’Irlanda. Durante il sogno, soprattutto in particolari periodi dell’anno, era possibile incontrare i propri cari defunti e membri del clan che hanno varcato il Velo della Materia  - e d’altra parte nella concezione celtica il sonno è una condizione così particolare da poter essere definita quasi di stato di “morte durante la vita”. Oltre che come “albero del sonno”, il tiglio forniva ai Celti dei composti essenziali per preparare bevande diuretiche e febbrifughe, e i suoi fiori erano giudicati capaci di lenire gli spasmi muscolari e nervosi. Presso alcune popolazioni celtiche  dell’Europa orientale era considerato l’albero protettore della fecondità, mentre una tradizione senza tempo vuole che nelle terre celtiche il tiglio fosse l’albero della giustizia, e infatti era usanza comune che sotto le sue fronde si tenessero le riunioni più importanti del clan e che alla sua ombra i sapienti e gli anziani prendessero le decisioni fondamentali per il futuro della tribù.

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