di Mimma Zuffi
Le origini
Il Parmigiano Reggiano è un
formaggio antico: già noto agli Etruschi, viene ricordato tra gli altri da
Columella, Varrone, Plinio e Virgilio. Ma il primo che ne ha parlato
estesamente è stato Boccaccio, nel 1350 circa. È il famoso passo del Decamerone
in cui Maso descrive al credulo Calandrino le meraviglie di Bengodi: “Una
montagna di formaggio Parmigiano grattugiato stano genti che niuna altra cosa
facevan, che far maccheroni e ravioli”.
È il secolo in cui il
Parmigiano Reggiano entra nell’Olimpo dei
grandi formaggi.
Pare che un antico maestro
casaro l’abbia creato con sapiente attenzione e abilità. Da allora è cambiato
ben poco. Il latte, il fuoco, l’arte del casaro e la lunga stagionatura
naturale sono quelli di un tempo. Come il suo sapore. Come lo dice il nome, il
Parmigiano Reggiano è un formaggio esclusivamente italiano. Nasce nella sua
zona tipica, le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna in sinistr Reno
e Mantova in destra Po.
Le qualità
È raro che ciò che fa a
tavola la delizia dei gastronomi incontri l’approvazione dei medici e del
dietista; in genere il cuoco viene lodato, ma il medico protesta. Il formaggio
Parmigiano-Reggiano è una delle pochissime felici eccezioni: nutriente, di
sapore pieno e stuzzicante, delizia il
gastronomo più esigente, come condimento e formaggio da tavola, e nello stesso
tempo è talmente facile da digerire e così assimilabile, che viene raccomandato
anche nell’alimentazione dei bambini, delle gestanti, dei convalescenti e degli
anziani. Il Parmigiano Reggiano è un vero e proprio concentrato di sostanze nutritive,
perché un chilo di formaggio si ottiene da ben sedici litri di pregiatissimo
latte della zona tipica, eccezionale per tenore di proteine e di lipidi, per
ricchezza di calcio e di fosforo.
Il latte è, in se stesso,
alimento di digeribilità relativamente facile, perché contiene sostanze che
facilitano l’assimilazione, da parte dell’organismo, della sua ricchezza come
alimento. Questa carica nutritiva si concentra nella pasta del Parmigiano
Reggiano e, nel lunghissimo periodo di maturazione naturale, resta viva, in un
processo che esalta i suoi pregi organolettici e sviluppa contemporaneamente i
caratteri che la renderanno assimilabile. La maturazione è assolutamente
naturale, non forzata da sostanze estranee o da alterazione della temperatura
ambient, e questo è uno dei segreti che danno al Parmigiano Reggiano i tre
pregi di cui si parlava: alto potere nutritivo, sapore inimitabile, facile
digeribilità.
Da una accurata ricerca
scientifica, voluta dal Consorzio del Parmigiano Reggiano si è avuta la conferma
che è un formaggio di grande potere nutrizionale, di estrema digeribilità e che
non contiene antifermentativi, né coloranti, né conservanti, perché un prodotto
tutto e solo naturale che non ne ha bisogno.
Il Parmigiano Reggiano è
marchiato su tutta la forma: una scritta continua ”Parmigiano Reggiano” è
incisa in modo indelebile sulla crosta per l’intera superficie della fiancata o
“scalzo” della forma stessa. L’evidenza particolare di questa marchiatura
consente una immediata, sicura identificazione del prodotto come i prodotti
artigianali più pregiati che si distinguono con un semplice colpo d’occhio
proprio per la firma dell’autore. Inoltre con questo procedimento di
identificazione del Parmigiano Reggiano la garanzia compare anche su tutti i
pezzi o “punte” con cui viene frazionata la forma.
Vuoi mettere…
È Parmigiano Reggiano
Nessun commento:
Posta un commento