66thand2nd
in occasione del cinquantennale della vittoria di Tommie Smith e John Carlos a Messico ‘68
Il 16 ottobre è ricorso il cinquantennale della storica finale olimpica dei 200 metri a Città del Messico. I cinquanta anni di una delle foto più iconiche del ‘900, quella che immortala Tommie Smith e John Carlos, immobili con i piedi scalzi e il pugno alzato in un gesto di protesta tanto inatteso quanto potente. E che innescherà conseguenze drammatiche.
“Mostrano sempre l’immagine” dirà un giorno John Carlos, ma non raccontano mai la storia. Perché da allora i nomi e i corpi dei tre protagonisti saranno sospinti «nelle sabbie mobili dell’oblio». Squalificati a vita dalle Olimpiadi, rimarranno soli a fronteggiare le minacce di morte e l’ostracismo dell’establishment.
A mezzo secolo di distanza, Lorenzo Iervolino si è incaricato di ricostruire quella storia in Trentacinque secondi ancora(uscito a marzo 2017), riempiendo quel vuoto. Muovendosi tra finzione letteraria e un attento lavoro di ricerca, Trentacinque secondi ancora ripercorre la battaglia di Smith e Carlos dall’infanzia, segnata dalla segregazione razziale, fino alla gara della vita, per approdare al tardivo riscatto civile, politico e sportivo. Una battaglia che si salda alle inquietudini dell’America del secondo dopoguerra: i linciaggi e gli scioperi, Malcolm X e Martin Luther King, l’ascesa delle Black Panthers e l’attivismo del professor Harry Edwards, l’ispiratore della protesta. Che ci rammenta, ancora oggi, come una «vittoria finale» non sia possibile. Ogni generazione dovrà raccogliere il testimone lasciato da quei corridori.
Nel 2014 ha pubblicato per 66thand2nd Un giorno triste così felice. Sócrates, viaggio nella vita di un rivoluzionario.
Nessun commento:
Posta un commento