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martedì 24 novembre 2020

Racconti di vini

 (a cura di Mimma Zuffi)


Giacovelli Editore, con il patrocinio del Comune di Locorotondo – Assessorati alla cultura, politiche agricole e attività produttive e in collaborazione con le aziende vinicole Cardone e I Pastini, ancora una volta ha indetto il concorso letterario “Racconti di Vini”, riservato a racconti brevi e inediti. Il tema dei racconti: il vino.

Questa giovane realtà imprenditoriale, che opera nel mondo dell’editoria da qualche anno, si fa promotrice di una idea: riportare in auge il binomio Locorotondo-vino bianco doc. 

 

Marco Moretti di Genova è l'autore del racconto che per un soffio ha sfiorato il successo nell'edizione 2020 di Racconti di Vini


Con il suo "Quattro stagioni, quattro nuovi amici" l'autore ci trascina in un viaggio alla scoperta di quattro tipologie di vino, dall'Alto Adige sino a Locorotondo


Il volume con dieci racconti, al prezzo di € 10,00, si può regalare a un amante di vino, lettura o entrambi magari insieme a una bottiglia (si trova sul sito dell’editore: (http://www.giacovellieditore.com/raccontidivini)

La premiazione della sesta edizione è andata in scena in modalità a distanza. Gli organizzatori, contenti per quello che sono riusciti a fare, ringraziano quanti hanno voluto essere accanto a loro.

Grazie quindi alle aziende Olimpia Agricola e Tagaro di Locorotondo, la Fondazione Italiana Sommelier Puglia.

 E grazie soprattutto agli autori che con la loro presenza hanno reso possibile la riuscita del concorso e la riuscita dell'evento

 Per chiudere questa realtà poco conosciuta ai più, voglio incuriosirvi con qualche riga del racconto di Marco Moretti che è riuscito a trasmettere sensazioni vissute:

 

 Quattro stagioni, quattro nuovi amici.

Spocchiosa, snob, sostenuta, ci credo che è single, ma chi se la fila quella.

Mi chiamo Monica, ho delle storie senza un partner fisso, ma possiedo quarant’anni di questa vita e mi guadagno da vivere scrivendo per una rivista.

Grazie al mio lavoro viaggio parecchio, macino chilometri ogni anno, e visito location: mi pagano per valutarle, godo di vitto e alloggio in incognito. Si tratta di resort, dimore storiche o di charme, immerse in parchi o tra vigneti. Nessuno sa che quella linguaccia della Brumetti mette sotto la lente accoglienza, servizio e ristorazione. In perfetta solitudine, fino a quest’anno, prima del febbraio scorso.

Stavo in un resort veneto, Valpolicella: un casolare tornato a nuova vita, intorno a me filari di viti nude, infreddolite……….

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