di Giovanna Rotondo
Io e il gatto nero
Il gatto nero
è sempre là
ad aspettarmi
davanti al cancello,
con la pioggia,
con il vento
e qualsiasi tempo.
Io sono il suo cibo,
l’ho raccolto,
l’ho curato.
gli ho messo
un riparo
sotto il portico,
lui vorrebbe
entrare in casa,
la sera si mette
sul davanzale
della finestra
guarda dentro,
spera.
E’ un gatto timido,
affettuoso,
di taglia piccola,
non si lamenta,
non insiste.
Quando esco,
mi viene accanto
cammina con me,
modula, pian, piano
il suo passo al mio,
mi accompagna
fin sopra la salita.
Al ritorno è là,
in fondo alla strada,
in attesa, seduto.
Mi vede,
Si alza, si avvicina
rotola,
si avvolge,
fa le fusa
si mette
a pancia in su.
Vorrebbe essere
accarezzato,
non lo faccio,
gli parlo.
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