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giovedì 30 gennaio 2020

PARLAMI D’AMORE DI PHILIPPE CLAUDEL

(a cura di Mimma Zuffi)
DAL 30 GENNAIO AL 2 FEBBRAIO 
TEATRO DELFINO DI MILANO
PARLAMI D’AMORE 
DI PHILIPPE CLAUDEL 
CON 
NATHALIE CALDONAZZO E FRANCESCO BRANCHETTI 
nella traduzione di David Conati 
 Regia di Francesco Branchetti


Debutta al Teatro Delfino di Milano, dal 30 gennaio al 2 febbraio, l’emozionante spettacolo “PARLAMI D’AMORE” di Philippe Claudel, diretto da Francesco Branchetti e interpretato dallo stesso Branchetti con Nathalie Caldonazzo.
Le musiche originali sono di Pino Cangialosi e le scene di Alessandra Ricci.

Parlami d’amore racconta della vita di una coppia qualsiasi, lui un dirigente ambizioso in carriera, con tante mancanze come padre e marito e lei, una moglie e madre creativa che ha sacrificato la sua carriera ed i suoi sogni per amore del marito e della famiglia. Dopo anni di matrimonio una sera qualcosa si rompe e il passato ritorna.

lunedì 27 gennaio 2020

I film di propaganda nazista: Der ewige Jude

Per celebrare il Giorno della Memoria,  evento particolarmente importante per la comunità mondiale, voglio riproporre questo saggio di Selene G. Rossi affinché tali atrocità non abbiano più a ripetersi, speriamo!

(Mimma Zuffi)

I film di propaganda nazista: Der ewige Jude

(di  Selene G. Rossi)
per ricordare la Shoah attraverso l'analisi di "Der ewige Jude", film di propaganda nazista

La mia passione per i film in bianco e nero mi ha portato, di recente, a volermi cimentare in un’impresa che mai avrei pensato avrebbe potuto sconvolgermi come invece ha fatto, mettendo a dura prova il mio essere; vedere L’ebreo errante (Der ewige Jude, Fritz Hippler, 1940), aberrante pellicola antisemita, ha scatenato in me reazioni diverse. Tra tutte, una sorta di annichilimento dell’anima che mi ha fatto giungere a una triste conclusione: nonostante siano passati parecchi decenni da allora, il mondo sembra essersi dimenticato di ciò che accadde e di come la propaganda, seppur celata dietro l’ombra presunta della preoccupazione, possa minare le basi della pacifica convivenza, sobillando le masse ad agire contro chi non ha nessuna colpa se non quella di essere quel che è.
Locandina originale di Der ewige Jude.
Con l'avvento di Hitler, e la fine ufficiale dell'Espressionismo, la Germania iniziò a produrre film di propaganda atti perlopiù a screditare l'immagine degli Ebrei. Come ricorda il filosofo Siegfried Kracauer, quelli girati negli anni bui del Terzo Reich cercavano di coinvolgere il subconscio e il sistema nervoso degli spettatori ricorrendo a espedienti il cui unico scopo era di suscitare queste emozioni specifiche. 

giovedì 23 gennaio 2020

La Belle Époque - storia d’amore senza tempo tra realtà e finzione


di Annalisa Petrella


“La belle époque”, per la regia di Nicolas Bedos, è un film delizioso e spiazzante dove presente e passato si sfidano con ironia attraverso una sorta di macchina del tempo che permette ai protagonisti di riprendere in mano la propria esistenza, cogliendo forse l’ultima occasione per ricominciare.

lunedì 20 gennaio 2020

ATTI OSCENI I tre processi di Oscar Wilde di Moisés Kaufman



(a cura di Mimma Zuffi)

Teatro Elfo Puccini - SALA SHAKESPEARE | 9 - 26 GENNAIO 2020
MAR-SAB: 20:30 / DOM: 16:00  

Il secondo appuntamento con il dittico che Ferdinando Bruni e Francesco Frongia hanno dedicato a Wilde compone con L’importanza di chiamarsi Ernesto un grande affresco, concepito per contrasti. Al capolavoro di eleganza e di satira con il quale l’artista aveva fatto a pezzi l’ipocrisia della sua epoca, fa da specchio il dramma che racconta i suoi ultimi anni, quando venne messo alla gogna dal conformismo della società vittoriana che prima lo aveva osannato.

giovedì 16 gennaio 2020

Russia: viaggio nella Grande Madre - prima parte dal Circolo Polare Artico a Solovki



Appunti sparsi di viaggio di Marina Fichera

Ho deciso di fare questo viaggio per due motivi principali: il primo perché mi ero fatta un’opinione negativa della Russia e volevo andare a vedere dal vivo se era giustificata o meno, il secondo perché da anni avevo voglia di visitare sia la remota regione artica della Penisola di Kola e il suo capoluogo, Murmansk, la più grande città al mondo sopra il Circolo Polare Artico, sia le affascinanti città di San Pietroburgo e Mosca, di cui parlerò nel prossimo articolo.
Ho pertanto scelto un viaggio di diciassette giorni che dall’estremo nord-est della penisola scandinava mi ha condotta – tutto via terra – fino alla capitale Mosca, in un alternarsi continuo di spiagge, foreste e immensi laghi boreali, ma anche di antiche e maestose città e minuscoli villaggi  costruiti in legno.

lunedì 13 gennaio 2020

Il sol ci ha dato alla testa con la RIMBAMBAND



(a cura di Mimma Zuffi) 

Per la prima volta a Milano al Teatro Delfino

Il sol ci ha dato alla testa

con la
RIMBAMBAND


Dal 17 al 19 gennaio 2020
venerdì e sabato ore 21.00 | domenica ore 16.00


Arriva per la prima volta a Milano Il sol ci ha dato alla testa spettacolo con la Rimbamband in scena al Teatro Delfino dal 17 al 19 gennaio 2020, di Raffaello Tullo che firma anche la regia.

La Rimbamband è un gruppo comico e teatral-musicale pugliese formatosi nel 2006 e composto da: Raffaello Tullo alla voce, Renato Ciardo alla batteria, Pasquale Maglione alla chitarra, Vittorio Bruno al contrabbasso e Nicolò Pantaleo ai sassofoni, cinque attori e musicisti che mixano sul palcoscenico tutti i linguaggi possibili dell’arte e dello spettacolo: clown, tip tap, rumorismo e parodie, con grande energia e ritmo.

giovedì 9 gennaio 2020

Russell Hoban – Il topo e suo figlio


di Giorgio Olivari


Il topo e suo figlio di Russell Hoban non è una fiaba per soli bambini: è la vicenda di un padre e di un figlio particolari, una fiaba per adulti che narra di due personaggi di latta legati per le mani e mossi dalla molla dentro il corpo del genitore; ed è un’avventura fantastica e inaspettata attraverso un mondo di rifiuti.
Il topo e suo figlio sono un unico giocattolo: il padre tiene il figlio dinanzi a sé, e nel suo movimento meccanico lo solleva e balla, occhi negli occhi, indissolubilmente, finché la carica a molla glielo consente. Ciò nonostante sono due entità diverse, hanno aspettative differenti e perfino il loro modo di affrontare il mondo sarà dissimile. Il motore che fa muovere il giocattolo è nel padre: è lui quello con i piedi per terra, quello concreto, ma anche quello ormai disilluso; il figlio è con i piedi all’aria, vuoto nel suo guscio di latta, ma compensa quel vacuo metallo con i suoi sogni e con le sue speranze per il futuro.

domenica 5 gennaio 2020

Ritorno a Birkenau, di Ginette Kolinka con Marion Ruggieri



(a cura di Mimma Zuffi)

Ponte alle Grazie - pagg. 96 - € 12,00






IN TEMPI DI PERICOLOSI SEGNALI DI RITORNO DELL’ANTISEMITISMO
DA POCO SCOMPARSO UNO DEGLI ULTIMI TESTIMONI DI AUSCHWITZ, PIERO TERRACINA
IN OPPOSIZIONE ALLA CAMPAGNIA D’ODIO CONTRO LILIANA SEGRE

DALLA FRANCIA LA NOVANTAQUATTRENNE GINETTE KOLINKA,
SOPRAVVISSUTA A BIRKENAU, CONSEGNA UNA TESTIMONIANZA NECESSARIA


Un libro importante, un linguaggio semplice
e potente, una testimonianza indimenticabile. Sopravvivere, e decidere di raccontare.

Uomini di poca fede, di Nickolas Butler


(a cura di Mimma Zuffi)

Marsilio Editore - pagg. 272- € 17,00  
In libreria dal 16 gennaio 2020

Dall'acclamato autore di Shotgun Lovesongs, un nuovo romanzo
ambientato nella provincia rurale americana.
Uomini di poca fede, accostato dalla critica statunitense a Gilead di Marilynne Robinson, racconta, a partire da una storia vera,  le contraddizioni del credere, le relazioni familiari e le sfide dell’essere genitori.


Adorare è sempre sembrata una parola forte a Lyle Hovde, ma certe giornate di primavera Lyle le adora davvero. Sono quelle in cui prende il pick-up e guida lungo il Mississippi per raggiungere il frutteto in cui lavora, in compagnia del nipotino Isaac di cinque anni con il suo inarrestabile chiacchiericcio. 

GELI: L'ANGELO DI MONACO,di Fabiano Massimi


(a cura di Mimma Zuffi) 

Longanesi - Pagg. 496 - € 18,00

LA STORIA DELL’UNICO VERO AMORE DI ADOLF HITLER:
ANGELIKA RAUBAL, SUA NIPOTE

Angelika Raubal detta Geli, nata nel 1908, era la nipote di 
Adolf Hitler, figlia della sorellastra di questi, Angela.   
Nel settembre 1931 fu ritrovata senza vita nell'appartamento  
di Hitler a Monaco, ufficialmente    suicida dopo un litigio con
lo  zio.
Geli provava grande ammirazione  per lo zio, che in qualità di
suo tutore tentò di proteggerla e guidarla, purtroppo con 
scarsi risultati.   
La bellezza della ragazza, unita a una spigliatezza e a un ca-
risma conclamati, le portò schiere di spasimanti, tutti in qual-
che modo respinti o ridimensionati dallo zio. Hitler si faceva
accompagnare ovunque da Geli, riunioni politiche comprese,
tanto che presto nella società monacense e tra le fila del Partito
presero a circolare voci su un loro rapporto scandaloso. Diversi
testimoni di prima mano avrebbero poi raccontato, dopo la
morte di Geli, di intenzioni matrimoniali da parte di entrambi.

IL CANTO DEL CIGNO, di Oscar Wilde

(a cura di Mimma Zuffi)
(Mursia, pagg. 218 - €17,00)


LA TRADUZIONE INEDITA DI ALCUNI RACCONTI DI OSCAR WILDE
IN LIBRERIA CON
“IL CANTO DEL CIGNO”
A CURA DI RITA SEVERI

Oscar Wilde per tutta la sua vita fu considerato un finissimo oratore, un maestro della recitazione al punto che persino le sue narrazioni in prosa diventavano poesia”, dichiara Rita Severi curatrice de Il canto del cigno . “Di qui la mia decisione di tradurre e raccogliere in questo libro tutti i racconti parlati (contes parlés) rimanenti dopo l’edizione de Il Quinto Vangelo,  che Oscar Wilde condivise con i suoi amici e letterati francesi Henri de Régnier, Stéphane Mallarmé, Pierre Louÿs, e tanti altri. Com’era ben noto a tutti coloro che l’avevano sentito raccontare anche solo qualche aneddoto, per Wilde la parola, l’antica pratica della conversazione, precedeva la scrittura.

LA BELLA, LA BESTIA E IL CAVALIERE, di Giacomo Biffi


(a cura di Mimma Zufi)
Jaka Book - pagg. 144 - € 12.00 

Il malessere che innegabilmente serpeggia nella cristianità e le diffuse tentazioni contro la speranza sono la ragione pastorale di questo libro. Esso vuole offrire ai credenti un saggio di diagnosi e un saggio di terapia. La diagnosi è compiuta indicando schematicamente gli «idoli» che, issati sul piedistallo delle imperanti mode culturali, oggi ci chiedono un culto arbitrario. La terapia suggerita sta nella proposta di recuperare l'integrità spirituale che conviene all'uomo di fede. A sostenere e ravvivare la speranza, si offrono le tre meditazioni teologiche ritenute concretamente più necessarie al ritorno della buona salute: sul senso del male e il nostro impegno a lottare; sulla vittoria di Cristo, che è certa e già in atto; sulla bellezza del disegno eterno di Dio, che si avvera nella vita ecclesiale.


LE AVVENTURE DI PINOCCHIO Dipinte e scritte a mano da Marcello Jori

(a cura di Mimma Zuffi)

Rizzoli - pagg. 392 - € 34,90 

 

Pinocchio, Geppetto, Mangiafuoco, il Gatto e la Volpe: i personaggi indimenticabili di un grande classico per bambini e adulti prendono vita nell’universo fantastico e coloratissimo creato dalla penna e dal pennello di Marcello Jori.

Una nuova edizione di un grande classico, dedicata a tutti i bambini e ai più grandi, in cui il burattino emerge vivo e coloratissimo in un “affresco” di vita irrequieta e stravagante, una sorta di Bibbia, di codice miniato contemporaneo in cui le figure si nutrono di invenzioni e di trovate tecniche.


Marcello Jori nasce a Merano nel 1951. A Bologna, negli anni Settanta, inizia la sua attività di artista facendo uso della fotografia. Dagli anni Ottanta è pittore, scrittore, autore di fumetti, illustratore e designer. Oggi si definisce "artista intero". Fra i protagonisti della scena artistica italiana, ha partecipato a tre Biennali di Venezia, alla Biennale di Parigi e a due Quadriennali di Roma. Ha esposto in gallerie e musei nazionali e internazionali. Ha collaborato con "Linus", "Alter" e "Frigidaire", e con riviste come "Vogue" e "Vanity Fair"; ha inoltre disegnato copertine per "la Lettura" e il "Corriere della Sera" dove più volte ha scritto d'arte, non da giornalista, ma da artista.
Per Rizzoli ha pubblicato nel 2016 il volume La storia dipinta dell'arte, una storia dell'arte da lui interamente raccontata e dipinta. Vive e lavora tra Milano e Merano.
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giovedì 2 gennaio 2020

Corso di scrittura di Sara Rattaro III edizione

(a cura di Mimma Zuffi)


Corso di scrittura
di Sara Rattaro

III edizione
gennaio-aprile 2020

Continuano le selezioni per la terza edizione del corso di Sara Rattaro, il corso principale de La fabbrica delle storie dal quale sono nate le due antologie di racconti La vita vista da qui (2018) e Settimo non rubare (2019).
Gli iscritti alle precedenti edizioni si sono già distinti con nuove pubblicazioni e segnalazioni a premi letterari  - l'elenco a questa pagina del sito della scuola.

Il corso di Sara Rattaro si pone come obiettivo quello di fornire agli iscritti gli strumenti fondamentali per la strutturazione di un racconto. Durante gli incontri a cadenza mensile saranno affrontati tutti gli elementi per una narrazione efficace al fine di raggiungere maggiore consapevolezza del proprio stile e dell’empatia utile a coinvolgere il lettore.​