(a cura di Mimma Zuffi)
Longanesi pagg. 400 - € 22,00
“Una carezza nel sonno.
Nel nebbioso confine con la veglia, un attimo prima di precipitare
nell’abisso dell’oblio, il tocco leggero di dita gelide e sottili sulla
fronte, accompagnato da un triste e dolcissimo sussurro.
Il suo nome.
Sentendosi chiamare, la bambina sbarrò gli occhi. Ed ebbe subito
paura. Qualcuno era venuto a farle visita mentre si addormentava.
Poteva essere uno dei vecchi abitanti della casa, a volte chiacchierava
con loro o li sentiva muoversi come i topi, rasentando i muri.
Ma gli spettri parlavano dentro, non fuori di lei.
Anche Ado – il povero Ado, il malinconico Ado – veniva a trovarla.
Però, a differenza di tutti gli altri spiriti, Ado non parlava mai.
Perciò a turbarla adesso era un pensiero più concreto.
A parte mamma e papà, nessuno conosceva il suo nome nel mondo dei viventi.
Era la «regola numero tre».”