(a cura di Mimma Zuffi)
Piemme - pagg.368 - € 19,90
PAOLO DEMONTIS, AL SUO ESORDIO, RACCONTA LA SARDEGNA RURALE CON UNA VOCE AUTENTICA E DI GRANDISSIMO RITMO, LA DESOLAZIONE DEI CAMPI LONTANI DAL MARE E LA SPIETATEZZA DI UNA LEGGE D’ONORE CHE MIETE VITTIME ANCORA OGGI. LO FA INVENTANDO LA VOCE DI UN NUOVO PROTAGONISTA DEL GIALLO: IL MARESCIALLO DELEDDA, CARABINIERE RISPETTABILE, DURO E COMICO AL TEMPO STESSO. UN PERSONAGGIO UMANO, DOLCE, A CUI È IMPOSSIBILE NON VOLER BERE.
Sardegna, 1959. Villalta è un piccolo villaggio di pastori e mezzadri dove non accade mai niente. Il sole ferisce gli occhi e appesantisce le membra, la polvere e la terra riempiono il naso, i campi sterminati impediscono di pensare al mondo di fuori. Eppure accade, un giorno, che tre colpi di fucile pongano fine alla vita di Badore Reu, l’uomo più ricco e potente del paese, e del povero Vineddu Manai, suo fedele tuttofare.