!-- Menù Orizzontale con Sottosezioni Inizio -->

News

mi piace

martedì 26 novembre 2024

Le strenne di Ponte alle Grazie

        (a cura di Mimma Zuffi)


LE STRENNE DI PONTE ALLE GRAZIE


Quattordici giorni
Margaret Atwood - Douglas Preston
New York, 2020: appena stabilita nel palazzo come portinaia, Yessie, una giovane donna figlia di emigrati rumeni, trova nel suo appartamento La Bibbia del Fernsby, una specie di diario del precedente custode dove sono annotati i nomi di tutti gli inquilini, informazioni sulla loro vita e sul loro carattere. Alla fine, alcune pagine bianche sono a disposizione «per il prossimo amministratore». I condomini si riuniscono tutte le sere, verso il crepuscolo, sul terrazzo, per scambiarsi due parole prima di andare a dormire. Ben presto, queste serate si trasformano in vere e proprie sessioni di racconti: ognuno, a turno, prende la parola e narra una storia, reale o di invenzione. Yessie decide così di registrare segretamente per quattordici giorni i racconti di ogni inquilino, per poi trascrivere tutto sul suo quaderno. Le serate passano in un crescendo di tensione, finché un'ultima sanguinosa storia di vendetta non chiarirà inaspettatamente tutti i dettagli rimasti in sospeso sulla misteriosa custode. Con la maestria dei grandi narratori, Margaret Atwood e Douglas Preston tessono una trama composta dai contributi dei migliori autori contemporanei, a ognuno dei quali è affidata la scrittura della storia di un inquilino del palazzo. Un romanzo collaborativo, un Decameron dei nostri tempi che, con uno stile feroce e comico allo stesso tempo, dà voce all’urgenza umana di raccontare e raccontarsi, celebrando così il potere delle storie e dei libri che le contengono.

Accorgersi di essere vivi
Un breviario per chi ha perso la via

Franco Arminio - Guidalberto Bormolini
«Il materialismo brutale e nichilista in cui siamo immersi non solo accentua le ingiustizie sociali e danneggia la salute del pianeta, ma è anche un'implacabile assicurazione sull'infelicità: le nazioni più avanzate economicamente sono piene di depressione e solitudine». Presi da un mondo frenetico e competitivo, ci dimentichiamo di essere vivi. In questo libro, Franco Arminio 
e Guidalberto Bormolini cercano di tracciare un sentiero che vada in direzione contraria: una terapia della parola come risorsa antica e a disposizione di tutti, per chi desidera ritrovare un senso di comunione più ampio e profondo con l'umanità. Imparare dalla sofferenza, fare nuove tutte le cose, prendere il volo, cogliere la meraviglia: in ogni breve capitolo di questo saggio, il ragionare poetico di Arminio si interseca con le riflessioni in prosa di Bormolini, dando vita a un testo denso di spiritualità e poesia, che cura l'anima e aiuta a ritrovare il senso perduto. Con uno stile lirico e coinvolgente allo stesso tempo, i due autori ci guidano in un viaggio alla scoperta non tanto del mondo, ma di noi stessi nel mondo. 


Invasioni controllate
Emanuele Trevi - Mario Trevi

Invasioni controllate – «romanzo a due voci», come lo definiva l’edizione del 2007 – mette in scena un padre, Mario Trevi, psicanalista e pioniere degli studi junghiani in Italia, e un figlio, Emanuele Trevi, tra i più apprezzati scrittori e critici odierni. Lo psicanalista e lo scrittore si impegnano in un colloquio che è al contempo conversazione intima, viaggio filosofico, ricostruzione storica; Mario, nonostante il suo carattere schivo, acconsente a farsi «torturare» dalle domande di Emanuele, rievocando episodi, incontri, a volte personali e delicati a volte sintomatici di un’epoca.

Perché quella di Mario è stata una vita appartata, sì, ma singolarmente ricca: leggeremo così dell’esperienza

di partigiano e di soldato, dell’amicizia con Beppe Fenoglio e Federico Fellini, del rapporto col maestro Ernst Bernhard, del modo in cui le «invasioni controllate» dell’inconscio ci soccorrono nell’esistenza e nella creazione artistica.

Antefatto imperdibile per i tanti che hanno amato La casa del mago, ma al contempo opera compiuta in sé, fra le più amate di Emanuele Trevi per i pochi che, fino a questa nuova edizione, l’hanno letta, Invasioni controllate scorre nello spazio-tempo fra anima, ombra e Storia, ricongiungendo due individui e due generazioni così diverse come quelle che in Occidente la Seconda guerra mondiale ha diviso – eppure così legate e reciprocamente debitrici



Il pericolo di essere sana di mente
Rosa Montero
Esiste un legame tra il processo creativo e l’instabilità mentale? I grandi geni sono più predisposti a soffrire? «Proprio di questo parla il libro che avete fra le mani. Del rapporto tra la creatività e una certa stravaganza. Dell’eventualità che la creazione abbia qualcosa a che fare con l’allucinazione. O della possibilità che essere un artista ti renda più incline allo squilibrio mentale, come si è sospettato dall’inizio dei tempi». Attingendo alla sua esperienza personale e alla lettura di numerosi libri di psicologia, neuroscienze, letteratura e memorie di grandi autori di diverse discipline, Rosa Montero ci offre uno studio appassionante sul legame tra arte e follia. E lo fa condividendo numerose e sorprendenti curiosità sul funzionamento del nostro cervello quando creiamo, scomponendo ed esaminando a uno a uno tutti gli aspetti che influenzano questo strambo processo, come un detective pronto a risolverei pezzi sparsi di un’indagine. Il pericolo di essere sana di mente riflette in modo scanzonato e intelligente su cosa vuol dire essere un artista, cosa c’è dietro alla nascita dell’ispirazione, e soprattutto sul prezzo da pagare per convivere con l’esplosione della creatività, perché «l’opera si aggira sempre intorno a te, così come si aggira la follia. La questione è sapere chi finirà per vincere».

 
Sugli sci
Sulle tracce dei piaceri della neve e dell'altezza
Cèdric Sapin Defour
Una volta trasfigurate dall’inverno, sublimate dalla neve, le montagne diventano inaccessibili. Che lo si chiami sci alpinismo, di escursione, di passeggio, oppure semplicemente pelli di foca, questa attività è l’unico modo per sperimentare tutto ciò che un mondo assolutamente incontaminato può offrire. Crearsi il proprio itinerario, preparare lo zaino, partire e poi vagare tra terra e cielo contando solo sulle proprie forze, senza lasciare nulla dietro di sé se non una traccia fugace, mentre tutto acquista un senso di vacuità, i pensieri svaniscono e la testa si svuota. «Quei giorni in cui nessun minuto cade nel vuoto, in cui non si chiede più niente alla vita perché è già così tanta. In cui ci si incaponisce con testardaggine sulla nostra idea di felicità». Senza retorica né elogi della fatica, Cédric Sapin-Defour ci accompagna in un vero e proprio viaggio alla scoperta del grande mistero bianco, un’ode poetica sulla ‘trasfusione’ tra uomo e natura, perché, in fondo, «attraversare le montagne sugli sci è anche questo, è aspettare che esse ci attraversino».


Rosa 
Storia di un colore

Michel Pastoureau 
Benché presente nel mondo naturale, dai vegetali ai minerali e agli animali, il rosa è stato prodotto dagli esseri umani in epoca relativamente tarda. In Europa prima del XIV secolo lo si incontra raramente, sia nella cultura materiale sia nell'arte, mentre appare con una certa frequenza nell'abbigliamento alla fine del Medioevo grazie a una tintura importata inizialmente dalle Indie e poi dal Nuovo Mondo, il legno di brasile. La moda del rosa raggiunge il suo apice attorno alla metà del XVIII secolo, quando questo colore viene associato al romanticismo e alla femminilità e diviene simbolo di dolcezza, piacere e felicità. Nello stesso periodo, i floricultori riescono a produrre delle rose rosa, e con un successo tale che il nome del fiore finisce per designare il colore che fino a quel momento era stato confinato nella gamma dei gialli o dei rossi. Oggi il rosa è meno presente nella vita quotidiana rispetto all'epoca romantica, e si caratterizza per una certa ambivalenza: se secondo alcuni è di cattivo gusto, secondo altri è un colore emblematico della modernità, e lo troviamo nella pop art o nella cosiddetta pink culture, ma anche in due fenomeni di grande successo: il rosa Barbie e la Pantera rosa.


Raccontare con gli occhi
Come si costruisce una storia con la fotografia
Valerio Bispuri

Raccontare una storia attraverso la fotografia è un’arte che va ben al di là delle competenze tecniche.
È la differenza che corre tra una bella cartolina e un reportage capace di risvegliare emozioni potentissime, di indignare, entusiasmare, commuovere, di istruire e condividere, di raccontare, appunto, senza parole e solo con la forza delle immagini. Valerio Bispuri, maestro del fotoreportage, mette qui a disposizione del lettore tutta la sua straordinaria esperienza di fotografo e di insegnante che all’attività didattica ha dedicato negli anni grande impegno.
La costruzione di una narrazione per immagini è affrontata in ogni sua sfaccettatura, partendo da quel sottile equilibrio che ogni fotografia deve trovare tra descrizione puntuale della realtà e dimensione emotiva fino alla scelta dell’insieme di scatti che, dialogando e completandosi, siano in grado di restituire con la massima efficacia ciò che si voleva comunicare.
Ricco di aneddoti e di esempi estratti dalle esperienze personali e dalla storia della fotografia, Raccontare con gli occhi è un libro che ha moltissimo da insegnare tanto ai neofiti quanto agli esperti, quanto, ed ecco la bravura di Bispuri, a chi alla fotografia non ha mai prestato particolare attenzione.
Qui è dove nascono le grandi storie.


Imparare a dormire
Guida pratica contro l'insonnia
Fabio Leonardi - con un contributo di Giorgio Nardone

È chiaro a tutti, senza bisogno di dati scientifici, che il sonno è un ingrediente irrinunciabile della vita umana: è alla base di una buona salute psicologica, aumenta la capacità di mantenere l’attenzione, migliora la memoria, riduce la stanchezza e l’irritabilità. Dormire è una funzione vitale, come bere e mangiare, che quasi tutti apprendono nei primi anni di vita: se il meccanismo si inceppa è importante ripristinarlo al più presto. Fabio Leonardi, psicologo e psicoterapeuta, ha messo a punto una tecnica rivoluzionaria e molto efficace per sbloccare, senza fare uso di farmaci, gli ostacoli psicologici che ci intrappolano in una veglia continua. Il sonno, infatti, è come un’onda fuori dal nostro controllo: per addormentarci dobbiamo saperla aspettare e abbandonarci a essa. Se non siamo più capaci di dormire bene, questo libro ci spiegherà come imparare a farlo di nuovo: tre regole pratiche molto semplici che, se seguite con costanza, potranno restituirci il sonno perduto.

Nessun commento:

Posta un commento