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martedì 13 ottobre 2020

Le inseparabili, di Simone de Beauvoir

(a cura di Mimma Zuffi)

Ponte alle Grazie - pagg. 208 - € 15,00

In libreria dal 22 ottobre

Prenotabile sugli store on line  

IN ARRIVO IL ROMANZO INEDITO AUTOBIOGRAFICO ATTESISSIMO

DI SIMONE DE BEAUVOIR

 Postfazione di Sylvie Le Bon de Beauvoir

Traduzione di Isabella Mattazzi

 Le inseparabili, che viene pubblicato in contemporanea con la Francia da Ponte alle Grazie e dunque in prima mondiale, è il racconto romanzato della straordinaria amicizia tra Simone de Beauvoir e Zaza (Élisabeth) Lacoin, dal loro incontro a scuola, nel pieno della prima guerra mondiale, alla morte di Zaza nel 1929.

La narratrice Sylvie/Simone è immediatamente sedotta da Andrée/Zaza, bambina intelligente e ribelle: le due diverranno inseparabili, nonostante l’ostilità della famiglia di Andrée, un clan ultracattolico dalle tradizioni rigidissime. 


Ma se l’amicizia riuscirà a sopravvivere all’ambiente oppressivo in cui Andrée è costretta, lo stesso non varrà per la ragazza, schiacciata dall’annullamento dell’individualità che le è richiesto. Così la commovente storia di un’amicizia è anche una denuncia nei confronti di una società bigotta e ipocrita, incapace di accettare ciò che sfugge alla sua gretta meschineria.

Simone de Beauvoir scrisse Le inseparabili nel 1954 e, pur avendo deciso di non pubblicarlo, conservò il manoscritto. Oggi, finalmente ritrovato, è una grande scoperta letteraria: sebbene Sylvie/Simone tenda nel racconto ad annullarsi nell’amica, emerge chiaramente il suo percorso, divergente, che le permetterà non solo di salvarsi, ma anche di diventare una figura fondamentale nella storia dell’emancipazione femminile nel Novecento.

 In contemporanea con la Francia, una delle

fondamentali riscoperte letterarie degli ultimi

tempi, anticipata dai giornali di tutto il mondo:

il romanzo inedito di una grande amicizia,

la denuncia di una società ipocrita e repressiva.

 Un capolavoro ritrovato.

 

«Dicevamo cose banali, come fanno i grandi;

ma capii subito, con stupore e gioia, che il vuoto

del mio cuore, il fondo cupo delle mie giornate

avevano una sola causa: l’assenza di Andrée.

Vivere senza di lei non era vivere».

 

«Eccolo! Finalmente esce il romanzo di Simone

de Beauvoir scartato dal geloso Sartre».

The Times

 

«Un romanzo commovente e appassionante

sull’amicizia femminile».

The Guardian

 

«Ci sarebbe mai stata una Simone senza una Zaza?»

El País

 

«Un rapporto fondamentale, che ha

profondamente influenzato Beauvoir e le sue idee

sulla disuguaglianza di genere e il sessismo».

The New York Times

 

 

«Un livre inattendu [...] qui intrigue et fascine immédiatement.» EL PAIS

«Le roman éclaire un chapitre formateur des premières années de la vie de Beauvoir, ainsi qu'une relation fondamentale qui a façonné leurs opinions sur l'inégalité entre les sexes et le sexisme. Il offre également un nouvel aperçu du développement de Beauvoir en tant qu'écrivain et pourrait même remodeler les points de vue des universitaires et des lecteurs sur son héritage littéraire.» THE New York TIMES

«On ne peut parler de féminisme aujourd'hui sans évoquer Simone de Beauvoir. [...] Une référence.» LA VANGUARDIA

«Une nouvelle perspective sur les premières années de la vie de Simone de Beauvoir» ELLE

«Un récit autobiographique, passionné et tragique» VANITY FAIR

«La rébellion contre les valeurs sociales conservatrices» THE TIMES

«Une rencontre cruciale dans la vie de la romancière» LE FIGARO

«Les Inséparables devrait marquer la prochaine rentrée littéraire» LE POINT

 

L’AUTRICE

 

Simone de Beauvoir (1908-1986) è stata fra le scrittrici e pensatrici più influenti del Novecento, nella sua Francia e nel mondo. Fra i suoi romanzi, ricordiamo l’esordio L’invitata (1943), Il sangue degli altri (1945) e I Mandarini (1954), ma altrettanto importanti sono i suoi scritti autobiografici, fra cui Memorie di una ragazza perbene (1958), L’età forte (1960), La forza delle cose (1963), A conti fatti (1972), La cerimonia degli addii (1981). Il monumentale saggio Il secondo sesso (1949) le valse l’appellativo di madre del femminismo. Fu legata a Jean-Paul Sartre da un lungo sodalizio. Ponte alle Grazie ha pubblicato Malinteso a Mosca (2014), altro testo inedito che ha arricchito la bibliografia dell’autrice.

 

 


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