di Annalisa Petrella
Maria
Masella e il ciclo Mariani
Maria Masella, scrittrice
genovese, classe 1948, laureata in matematica, ha insegnato al liceo
scientifico per diversi anni prima di dedicarsi totalmente alla scrittura. A
partire dalla seconda metà degli anni Ottanta ha pubblicato
racconti
di spionaggio, romanzi gialli, storici e fantasy, conquistandosi
l’apprezzamento del pubblico e della critica. Ha raggiunto il successo soprattutto
con la serie dedicata al commissario Antonio Mariani e a sua moglie “Fran”
Lucas, che comprende diciannove romanzi, ambientati per lo più nel bellissimo
territorio genovese e pubblicati da Frilli Editori.
1. Morte a domicilio, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2002.
2. Il dubbio, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2004.
3. La segreta causa, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2005.
4. Il cartomante di via Venti, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2005.
5. Giorni contati, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2006.
6. Mariani. Il caso cuorenero, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2006.
7. Io so. L'enigma di Mariani, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2007.
8. Primo, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2008.
9. Ultima chiamata per Mariani, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2009.
10.
Mariani e
il caso irrisolto, Genova, Fratelli
Frilli Editori, 2010.
11.
Recita per
Mariani, Genova, Fratelli
Frilli Editori, 2011.
12.
Celtique.
Mariani il passato ritorna, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2012.
13.
Mariani
allo specchio, Genova, Fratelli
Frilli Editori, 2013.
14.
Mariani e
le mezze verità, Genova, Fratelli
Frilli Editori, 2014.
15.
Mariani e
le porte chiuse, Genova, Fratelli
Frilli Editori, 2016.
16.
Testimone.
Sette indagini per Antonio Mariani, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2016.
17.
Mariani e
il peso della colpa, Genova, Fratelli
Frilli Editori, 2016.
18.
Mariani e
la cagna, Genova, Fratelli
Frilli Editori, 2017.
19.
Mariani e
le parole taciute, Genova, Fratelli
Frilli Editori, 2018.
Co
Recita per Mariani
Primo caso: incidente o suicidio.
Secondo caso: probabile furto sfociato in omicidio.
Terzo caso: omicidio certo, violento, carotide recisa e
cadavere abbandonato in alto mare.
Questi i tre casi che il commissario Mariani deve risolvere
nell’undicesimo romanzo della serie.
Primo caso: Silvana Gaddi precipita dal balcone della camera
42 della clinica in cui è ricoverata per una grave depressione e muore
all’istante. Mariani accorre, indaga con la sua squadra per scoprire se si
tratta di un incidente o di un suicidio; interroga, si attiva, ma non riesce a
sentirsi “dentro” la storia come suo solito nell’affrontare i casi.
Il commissario, dopo la crisi coniugale vuole recuperare il
rapporto con la moglie Francesca e il suo ruolo di padre nei confronti delle
due figlie, Manu e Ludo, ma il timore di un nuovo fallimento lo mantiene in una
tensione snervante, poco produttiva sia sul versante delle indagini sia su
quello familiare. Nel tentativo di conciliare entrambi non è mai completamente
presente né di qua né di là.
La seconda indagine fa muovere Mariani nell’entroterra
genovese, nella valle del Bisagno, in una villa isolata dove sono stati trovati
l’anziana padrona di casa, morta, uccisa con una vanga da giardinaggio, e il
suo commercialista, gravemente ferito. L’ipotesi più probabile è che uno
sconosciuto si sia introdotto nella villa per un furto e che, disturbato dalla
presenza della proprietaria, abbia reagito violentemente e poi sia fuggito. Le info rmazioni date al commissario dal commercialista,
ricoverato in ospedale, non forniscono elementi probanti. Mariani, dopo aver effettuato
tutti gli accertamenti di rito, si ferma per osservare minuziosamente gli
ambienti in cui è stato compiuto il delitto: la sua attenzione viene colpita dallo
stridente contrasto tra l’interno della casa, molto trascurato - è come se
dappertutto si fosse depositato un velo di polvere e grigiore, e l’esterno,
curato in ogni minimo dettaglio. Il giardino è ordinato, rigoglioso, frutto di
un lavoro regolare e la badante fissa conferma che alla signora l’unica cosa
che stava a cuore era il giardino.
Il commissario si arrovella per trovare una possibile
spiegazione e quando la sera, a casa, riesce finalmente a condividere i suoi
dubbi con Fran, ritrova quel dialogo sincero e costruttivo che era sempre stato
uno dei punti di forza della coppia. Ritorna alla villa con la moglie, per un
ulteriore sopralluogo, raccoglie nuovi indizi, e si dedica all’indagine con
energia rinnovata. Riesce a penetrare gradualmente nella vita della donna trovata
morta nel tentativo di capire, individua alcune tracce che gli erano sfuggite,
le esamina e le rivolta alla ricerca di un’incoerenza rivelatrice. In questo
modo i fatti appaiono diversi da come erano stati inquadrati prima e Mariani scopre,
nella vita della vittima, un passato doloroso che ha lasciato un marchio
indelebile e che inaspettatamente si è ripresentato segnando la parola
definitiva.
L’abilità del commissario sta proprio in questo, nel sapere
“entrare nella testa delle persone”, considerandole come esseri umani e non
soltanto come indiziati, testimoni o vittime. Sarà proprio grazie a questa sensibilità,
unita al rigore nelle procedure, che il commissario troverà il bandolo di una
matassa molto intricata che gli farà collegare il terzo caso, l’orribile
assassinio di un uomo di colore, al primo, ormai accantonato, e, indirettamente,
al secondo.
Nella narrazione nulla è dato per scontato, l’autrice sa
come catturare e mantenere viva l’attenzione del lettore. I dialoghi serrati tra
il protagonista e i suoi collaboratori delineano caratteri e personalità
diverse che rendono la storia dinamica e ricca di spunti. Bello e costruttivo
il rapporto con l’ispettrice Petri che, nella parte finale, in perfetta
sintonia con il commissario, mette in pratica i suoi insegnamenti e lo affianca
nella soluzione dei casi. Curiosi e stimolanti i riscontri sulle indagini condotte
da Fran, in privato: la figura della moglie, con la sua mente analitica da
ingegnere info rmatico, ha sempre un
ruolo importante nei romanzi della serie. Ben costruito il protagonista Antonio
Mariani con il suo continuo ritornare sui luoghi del delitto alla ricerca di
sfumature impercettibili a prima vista e, una volta colte, preziose per lo
scioglimento dei misteri dell’animo umano. Il commissario è dotato di un’indiscussa
abilità professionale, ma nel suo modo di procedere nelle indagini, fa i conti
con innumerevoli dubbi, è cauto, curioso, profondo.
Un nuovo, per me, commissario da seguire in quel di Genova!
RispondiEliminaInteressante la segnalazione di autori pubblicati da case editrici minori.
RispondiElimina"I fatti del G8" è stato pubblicato da Frilli oltre ad autori di gialli e noir genovesi.
RispondiEliminaHo letto l'ultimo e mi è piaciuto
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