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lunedì 31 marzo 2014

"Rischio. Da Pascal a Fukushima" di Simona Morini




(a cura di Mimma Zuffi)

Viviamo in un mondo più rischioso o siamo noi donne e uomini del XXIsecolo - angosciati dai cambiamenti - che abbiamo una percezione deformata della realtà?

Bollati Boringhieri Editore- pagg. 116 - € 13,00

Alle soglie di una «nuova modernità», la scienza sembra incapace di tenere sotto controllo lincertezza, che aveva domato grazie al calcolo della probabilità e alla statistica. Le nuove scoperte scientifiche hanno esiti difficili da prevedere e controllare. Questo libro tratta di rischi – piccoli e grandi, naturali e tecnologici – che minacciano di stravolgere la nostra esistenza e di mettere a repentaglio, in alcuni casi, la sopravvivenza della specie umana. Quali di questi rischi siamo disposti a correre, di quali strumenti disponiamo per gestirli? La risposta tocca questioni culturali, etiche e soprattutto politiche: 

il rapporto tra individuo e istituzioni, tra comuni cittadini ed «esperti», tra ragione ed emozione. Di fronte al pericolo è normale reagire con un istinto primordiale: la paura. Ma la paura è la nemica dell’«intelligenza» del rischio, indispensabile per far fronte alle sfide inedite del nostro tempo.

Simona Morini insegna Teoria delle decisioni razionali e dei giochi e Filosofia della scienza presso il Dipartimento di design e pianificazione in ambienti complessi dellUniversità iuav di Venezia. Dal 2005 dirige la rivista online di filosofia applicata «Rescogitans». Collabora con il supplemento domenicale del quotidiano «Il Sole 24 Ore». Tra le sue pubblicazioni, Probabilismo (2003), E-mail filosofiche (con P. Perconti, 2006), John Harsanyi (con G. Giorello, 2008









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