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lunedì 27 febbraio 2023

IL SECONDO PIANO, di Ritanna Armeni; LA TRAMA DI ELENA, di Francesca Sensini; DALLA PARTE DI ANNA, di Michela Monferrini

(a cura di Mimma Zuffi)

Ponte alle Grazie editore

 Segnalo e sottolineo qui tre titoli, tre scrittrici e tre soggetti molto interessanti, e adattissimi per parlare dei temi della condizione femminile ieri e oggi, e non soltanto, in vista dalla Festa della Donna dell’8 marzo:

 

 Foto_Armeni_bn_bassa Armeni Secondo piano cover bassa 

SUORE E CORAGGIO

 

Ritanna ArmeniIl secondo piano, Ponte alle Grazie

 Uscito a gennaio, il romanzo di Armeni, ispirato alla storia vera di un convento di suore che ha dato rifugio a Roma ad alcune famiglie ebree, è una scoperta di un femminile aperto alla carità e inatteso, quello di donne che, anche in difesa dei loro valori e con umanità e coraggio, agiscono eroicamente durante la seconda guerra mondiale.

 

 Sensini foto bassa Sensini cover bassa 

LA VOCE DELLA PIU’ BELLA DEL MONDO

 Francesca SensiniLa trama di Elena, Ponte alle Grazie

Da pochissimo in libreria. Classicista ed esperta del mito, con questa narrazione Sensini dà voce a Elena di Troia (prima di Sparta), come mito imperituro della Bellezza, spesso narrato (idealizzato o demonizzato) dagli uomini, che qui parla invece in prima persona, e racconta la sua complessità.

  Monferrini foto bassa Monferrini cover bassa 

ALBA DE CESPEDES: VOCE FEMMINILE E SCRITTRICE FEMMINISTA DEL NOVECENTO

 Michela Monferrini, Dalla parte di Alba, Ponte alle Grazie

In libreria da fine febbraio. Alba de Céspedes, una grandissima scrittrice e donna del 900, amatissima e riletta da tante scrittrici contemporanee (e ora ripubblicata in toto negli Oscar Mondadori): la sua vita e opera attraversano il secolo scorso in maniera profonda e significativa e qui sono raccontate in forma di romanzo da Michela Monferrini, giovane scrittrice e studiosa, che sa restituirne forza, intensità e passione.

 

Ritanna Armeni e Michela Monferrini vivono a Roma.

Francesca Sensini vive e lavora a Nizza.



ALBA DE CÉSPEDES

UNA GRANDE DONNA DEL NOVECENTO AMATA

DAI NARRATORI DEI NOSTRI TEMPI

                            UN MITO, UNA SCRITTRICE, UNA FEMMINISTA

                                           Michela Monferrini

Dalla parte di Alba


«Con Dalla parte di Alba Michela Monferrini trasforma il racconto di una vita in un romanzo vibrante». Ritanna Armeni

«Monferrini con questo libro compie la magia di ricreare la voce della scrittrice, rendendola viva e presente». Sandra Petrignani


Un’anziana scrittrice riceve nel suo appartamento parigino una studentessa di lettere e nel dialogo con lei riaccende le stanze dell’infanzia, le avventure della giovinezza, le pagine della maturità. Figlia di un diplomatico cubano e di un'ammirata donna della borghesia romana, Alba de Céspedes ha trascorso una vita in bilico tra continenti e rivoluzioni, all’inseguimento dei suoi genitori, alla ricerca dei suoi personaggi, alla conquista di una stanza tutta per sé per dedicarsi a ciò a cui si sentiva destinata fin da bambina: scrivere, scrivere, scrivere. Carica di storia – il nonno, poeta e combattente, è stato il primo presidente in armi di Cuba – ha attraversato il Novecento in prima persona, prestando la voce alla Resistenza e il cuore a uomini che non potevano capirla fino in fondo. Intrecciati a zie e maggiordomi, amanti e conoscenti, amici e cartomanti, fanno la loro comparsa tra le righe Natalia Ginzburg e Simone De Beauvoir, Thomas Mann e Fidel Castro, Benedetto Croce e Italo Calvino, ma soprattutto le ombre letterarie dei suoi personaggi femminili. Alba de Céspedes diventa qui a sua volta protagonista di un romanzo che è anche una riflessione sul senso della scrittura come eredità di una vita.

DAL LIBRO

Alba sapeva che i tedeschi, arrivando nelle case per una rappresaglia, massacravano sempre gli uomini; le donne talvolta venivano risparmiate. Le era parsa, a sentirlo, una tremenda umiliazione, un affronto definitivo, e lo aveva detto a Franco: «Se ci prendono e pensano di lasciarmi viva perché sono una donna mi metto a urlare che mi fanno schifo fin quando non mi zittiscono i proiettili».

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«Con amore ed esattezza Francesca Sensini restituisce la voce a Elena di Troia – la personalità più affascinante e misteriosa di tutti i tempi – all'abisso della sua stessa verità. E a un'epoca, la nostra, in cui le donne non si accontentano più di essere raccontate dagli uomini».

 

                                                                                         NADIA TERRANOVA


Francesca Sensini

 La trama di Elena




UN ESORDIO NELLA NARRATIVA RESTITUISCE LA VOCE A ELENA

 UN’EROINA SEMPRE RACCONTATA DA UOMINI PRENDE LA PAROLA CHE NON HA MAI AVUTO E CI SVELA LA STORIA DELLA SUA VITA, UNA VERA E PROPRIA BIOGRAFIA DA STAR,

NARRATA IN PRIMA PERSONA

 IL LIBRO

 Elena, da sempre e per sempre la più bella, si sottrae al tribunale del tempo – e degli uomini – per offrirci la sua versione dei fatti. Sulla soglia della realtà, tra il dentro e il fuori, il cielo e la terra, il tempo degli eroi e quello degli uomini, tesse la sua trama, distinguendosi dalla fedele Penelope, da Clitemnestra, rosa d’invidia, da Leda, che sogna il suo cigno divino, da Andromaca magnanima, che tutto sa accettare. Elena racconta una storia nuova, con voce diversa, con tanti finali. Protagonista e insieme emula di Omero, fiaccola accesa o azzurro fantasma, scorta i guerrieri «uccisori di mostri» verso la porta d’uscita, innescando una guerra che distruggerà il loro mondo e inaugurerà una nuova era. Il filo teso sul suo antico telaio si impiglia nei capelli di Teseo e nelle ciglia di Paride, nello sguardo di Menelao e nella selvatichezza di Achille, si aggroviglia intorno alla caviglia di una dea, ai capricci di un principe, alla freccia di un cupido bambino. Originata dal mito, la regina di Sparta, con la sua ambiguità, ne supera ogni confine. Arriva sulla terra per sovvertire ruoli, realizzare destini, sollevare contraddizioni. Venerata o maledetta, viene strattonata in tutte le direzioni, ma non rinuncia mai alla sua vocazione, quella di essere un discorso aperto sulla bellezza del mondo: «Sono quella che ha scelto l’amore, quella che gli dèi hanno scelto come loro emissaria, al di là del bene e del male».

«A me non è mai dispiaciuto il mio modo di amare, senza stare alle costole di nessuno, senza pretendere di violare i segreti di un’anima mentre bacio la bocca a cui essa affiora, nel respiro; senza volermi ricalcare sui tratti dell’altro per fargli da ombra o per inspessire il suo disegno nel mondo. Il mio è l’amore della stella per il suo sistema planetario, una questione di grandi spazi e di grande equilibrio, di magnetismo e di tranquillità. Il mondo degli umani è già così ristretto. La mia presenza porta l’amore della distanza e delle sconfinate aspirazioni.»

 DALL’INCIPIT DEL LIBRO

 

«Mi chiamo Elena e sono la regina di Sparta. Avete certamente sentito parlare di me. Sono la donna più bella del mondo. Ho tradito mio marito, il re Menelao, con un ospite straniero, il principe Paride. Per questa ragione è scoppiata la guerra di Troia. Dopo dieci anni d’assedio e di massacri, la città è caduta in mano ai Greci. Dopo dieci anni, Menelao mi ha ripresa e riportata a casa, come se non fossi mai partita. Sono tre millenni, oramai, che si parla di questa faccenda, che mi si addita, mi si scruta, che ci si chiede chi io sia, meraviglia o mostro o abbaglio del sole greco, che non scherza in materia di visioni e miraggi. La mia storia è accaduta una volta e per sempre. Anzi è caduta, come una pietra gettata dalla fantasia umana nell’oceano universale delle cose, producendo cerchi concentrici che si allargano fino ai confini dell’eternità, onde su onde, effetto di una perturbazione che non smette di operare.

Girano molte storie sul mio conto. Di me si dice tutto e il suo contrario: per alcuni sono la peggiore delle donne, causa di danni innumerevoli, altri mi protestano innocente e pura, magnifica preda degli uomini, utile pedina in mano agli dèi. Ci sono poi quelli che lasciano intendere che non la racconti giusta e che io sia, in realtà, una dea.

 

E allora a cosa credere?

Dove sta la verità?

Così, dall’eternità, sono

venuta a portarvi notizie

di me, in prima persona».

 

Francesca Sensini nata a Genova nel 1974. Dopo una laurea in lettere classiche, è partita per la Francia, dove ha insegnato in varie università e ha continuato i suoi studi, dottorandosi in Italianistica all’Università Paris-Sorbonne. Ha vissuto a Parigi per dieci anni, per altri tre sul lago del Bourget, tra i monti della Savoia, e ora è tornata a vedere il mare, a Nizza, dove è professoressa associata di Italianistica

all’Università Côte d’Azur. Comparatista di formazione, tra i suoi amori più grandi vi è quello per il Mediterraneo antico, e per la Grecia in particolare, con i suoi miti. È infatti ostinatamente convinta che quelle favole così lontane mettano in gioco la nostra vita di moderni e che tra gli scogli di quel mare, insieme agli astutissimi polpi, si nasconda il senso del sacro che abbiamo perso.

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Ritanna Armeni

Il secondo piano

 



«La modernità raccontata, la libertà segreta: Ritanna Armeni accende di luce, pensiero e avventura l’invisibile mondo delle donne che nascosero e salvarono migliaia di ebrei in nome dell’amore» Annalena Benini

 

«Ritanna Armeni si fa cronista d’eccezione nel nostro passato più buio, e riporta alla luce una storia inattesa. Terribile e luminosa a un tempo. Da narratrice, con una scrittura cangiante e partecipe, la trasforma in un grande romanzo sul coraggio autentico, sulla carità che diventa dovere, rischio, sacrificio» Paolo Di Paolo

 

«Un romanzo sul coraggio del silenzio, sulla dedizione agli altri che sfida le tragedie della Storia» Pierluigi Battista

 

IL LIBRO

In un convento francescano di periferia, tra i profumi del giardino e un nuovo quartiere in costruzione, suor Ignazia e le sue sorelle si trovano nella surreale situazione di ospitare al piano terra uninfermeria tedesca e al secondo alcune famiglie sfuggite per miracolo al rastrellamento del Ghetto. A separarli, solo una scala e laudacia mite di chi non esita a mettersi in gioco fino in fondo. Roma, nellultimo anno di guerra, non è «città aperta». I tedeschi, a un passo dalla sconfitta, la stringono in una morsa sempre più spietata, gli alleati stentano ad arrivare, i romani combattono pagando con il sangue ogni atto di ribellione. In una città distrutta dalla fame, dalle bombe, dal terrore, gli ebrei vengono perseguitati, deportati, uccisi, come il più pericoloso e truce dei nemici. E la Chiesa? Mentre in Vaticano si tratta in segreto la resa nazista e il pontefice sceglie, più o meno apertamente, la via della cautela, i luoghi sacri si aprono ad accogliere – sfidando le regole e perfino alcuni comandamenti – chi ne ha bisogno. È così che Ritanna Armeni, con lentusiasmo rigoroso e profondo di sempre, attraversa un passaggio cruciale della nostra storia e dà corpo a una vicenda esemplare, che parla di coraggio e sorellanza, di forza e creatività, di gioia, paura, resistenza.

 

RITANNA ARMENI è giornalista e scrittrice. Ha lavorato a Rinascita, il manifesto, l'Unità, Liberazione. Capo ufficio stampa di Fausto Bertinotti, è stata per quattro anni conduttrice di Otto e mezzo insieme a Giuliano Ferrara. Ha pubblicato Di questo amore non si deve sapere (2015), vincitore del Premio Comisso; Una donna può tutto (2018); Mara. Una donna del Novecento (2020), vincitore del Premio Minerva; Per strada è la felicità (2021), tutti usciti per Ponte alle Grazie.

 

 

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