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giovedì 23 febbraio 2023

Beatles a Milano, 1965...

di Brunom



a quei tempi ero un romantico morandiano e dei Beatles sapevo solo ( io alle medie studiavo (?) francese) che non capivo quello che dicevano: per me erano ritmo e gridolini: tanto per capirci, quando cantavano " she loves you" io capivo " sciramzuieieieee" Ok... chiedo scusa agli estimatori, oggi ho tutta la loro collezione a partire da un vinile dove il batterista non era ancora Ringo Starr. Ma, nel '65...boh!

Però quell'anno alla media Fogazzaro frequentava la terza una morettina "vistosa": capelli lunghi, lisci con frangetta e berrettino proprio come quello che nella foto indossa John: quanto mi piaceva...e quanto ero timido. 


Non ha mai saputo della mia passione nè tantomeno della mia esistenza... e poi c'era un folto alveare di fuchi delle superiori che le girava intorno. Abitava, se ricordo bene, in Scarampo 41 e, al ritorno da scuola, io la seguivo a distanza fino a via Albani e poi indietro di corsa verso casa, con la speranza che mamma non si affacciasse alla finestra capendo, così, che arrivavo dalla parte opposta al teorico tragitto. Forse non era ancora primavera quando si seppe ( almeno io seppi solo allora) che i Beatles sarebbero venuti a Milano e, per vie traverse pochi giorni dopo, scoprii anche che la morettina sarebbe andata al concerto. In tutto segreto cominciai a risparmiare le mancette domenicali e, grazie a un compagno di classe il cui padre faceva il giornalista, riuscii a entrare in possesso del fatidico biglietto d'ingresso. Ok era fatta! ...senza pensare alle migliaia di persone che me la avrebbero nascosta agli occhi, se mai fossi riuscito a vederla.( non avevo idea di cosa potesse essere un concerto dei Beatles ...in verità nemmeno di un qualsiasi concerto). 23 giugno: grande maxipartita di calcio di cinque o sei ore con relativa grande sudata.

24 giugno... mattina: febbre a 38°... non c'è stato verso (giustamente) :" oggi te ne stai tranquillo a casa etc etc".

Puoi immaginare tutto quello che mi è passato tra stomaco e testa...e cuore. Mi fermo!!! nemmeno Ketty (questo era il nome con cui la conoscevo) , seppi dopo, andò al concerto per inimmaginabili e mai conosciuti motivi. Purtroppo a settembre non scelse di fare il perito chimico e la cultura ci separò definitivamente. Lady Madonna.

Ancora una precisazione: la mia scelta di intraprendere gli studi chimici non aveva molte motivazioni di base, ricordo però che il prof. di impianti chimici un giorno mi si avvicinò e mi disse:" Marabbeè ...tu al massimo perito comico" e se ne andò con la sua cartella ciondolante al ritmo inconfondibile del suo passo.

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