!-- Menù Orizzontale con Sottosezioni Inizio -->

News

mi piace

venerdì 15 dicembre 2017

Il magistero dei giardini e degli stagni, di Didier Decoin

(a cura di Mimma Zuffi)
Ponte alle Grazie - pagg. 320 - € 16,80


Autore vincitore del premio Goncourt


Non conterebbe nulla, nell'impero giapponese del Dodicesimo secolo, il remoto villaggio di Shimae, se non fosse per il pescatore Katsuro e le sue bellissime carpe ornamentali. Catturati, amorevolmente nutriti e accuditi, i pesci sono destinati ad adornare le vasche del palazzo imperiale, dove Katsuro da sempre li consegna al sovrintendente del Magistero dei Giardini e degli Stagni. Essere un pescatore provetto, però, non impedisce a Katsuro di morire annegato, e tocca quindi alla sua giovane vedova Miyuki intraprendere, sola, il lungo cammino verso la Capitale, le spalle appesantite da un bilanciere a cui sono appese le ceste foderate d’argilla in cui nuotano i preziosi animali. 


Sotto il sole e le piogge battenti, lungo sentieri impervi e vie di pellegrini, passando per templi e case di tolleranza e incrociando monaci, guerrieri, mostri e maledizioni, la fragile ma indomita Miyuki compie quello che sente come l’unico modo per tenere vivo, almeno per questo ultimo viaggio, l’amatissimo Katsuro. E noi la accompagniamo, rapiti da una scrittura capace di renderci parte di un universo in cui tutto, dall'amore alla morte passando per la dignità, la paura e la meraviglia, parla il linguaggio vivo e palpitante dei sensi.



Didier Decoin  
È nato nel 1945, è scrittore e sceneggiatore televisivo. A vent’anni ha pubblicato il suo primo libro a cui sono seguiti altri venti titoli. Nel 1977 ha vinto il premio Goncourt con John Inferno. Dal 1995 è membro dell’Académie Goncourt. Vive in Normandia.


 Un caso internazionale
Venduto in 10 paesi
10 settimane in classifica
50.000 copie vendute

L’immaginario inesauribile di Murakami e di Myazaki, la sensualità e l’erotismo orientale, e dodici anni per scriverlo.
«Un impero della sensualità, una sorgente di poesia e una epopea più esaltante e più vicina a noi di tanti altri racconti ambientati nell'attualità».
L’Express
  
LA STAMPA FRANCESE

Eleganza da vendere, un festival di sapori e odori, un impero della sensualità, una sorgente di poesia e una epopea più esaltante e più vicina  a noi di tanti altri racconti ambientati nell’attualità. L’Express

La penna di Decoin cavalca come quella di Dumas; gioca con la sensualità; insegue la poesia; e sfodera una tavolozza di rituali e sentimenti di grande fascino. Questo universo esotico è raccontato con una tale naturalezza da far credere che l’autore sia cresciuto nella città imperiale giapponese, E a riprova del suo enorme talento, Decoin non ha mai messo piede in Giappone.Elle

Con una straordinaria erudizione, un autentica ispirazione narrativa e una sensualità pagana, Didier Decoin ci trasporta in una grande romanzo d’avventura. Un risultato perfetto, che ha richiesto dodici anni di lavoro. Livres Hebdo

Un romanzo delicatissimo, una lingua precisa e poetica. Madame Figaro

Questo romanzo è un ventaglio delicato di immagini dove si intrecciano la sensualità, l’avventura e il meraviglioso. Le Figaro Magazine

Un viaggio colto, poetico, sensuale, pagano, più giapponese del Giappone, anche se l’autore confessa di non esserci mai stato. Magazine littéraire

Una sorpresa affascinante, uno straordinario piacere di lettura sia spirituale sia dei sensi. Lire

Questo romanzo, che inizia come un omaggio al Giappone medievale, prende poi la strada verso altre riflessioni inaspettate: la malinconia del piacere fuggitivo, che si compone di istanti che ricerchiamo senza sosta, fino alla morte. Lire

Questa piccola contadina innamorata e tenace entra nel clan delle grandi eroine del romanzo. Le Point



Nessun commento:

Posta un commento