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sabato 14 ottobre 2017

"Attraverso i miei piccoli occhi", di Emilio Ortiz


(a cura di Mimma Zuffi) 

Salani editore - pagg. 256 - € 14,90 



Cross è un golden retriever allegro e leale, addestrato per aiutare alcuni uomini a muoversi in quel mondo che da soli non possono vedere, per essere il loro sguardo. Dal momento in cui viene affidato a Mario, un ragazzo cieco, la vita di Cross cambia per sempre con un patto non scritto e irrevocabile: amerà il suo padrone per tutta la sua esistenza e sopra ogni cosa. Cross condivide ogni istante della vita di Mario, vive in simbiosi con le sue gioie e i suoi dolori, cresce insieme a lui.
Questo libro è il racconto delle avventure quotidiane di una creatura eccezionale, coraggiosa e altruista come solo un cane può essere, filtrate attraverso i suoi piccoli e attentissimi occhi capaci di osservare la natura umana in maniera sempre ironica e meravigliata, diretta e irriverente. Una storia commovente di fedeltà, nella prospettiva di un cuore puro e innocente. Una testimonianza del fatto che la differenza tra umani e animali non sta nelle apparenze ma nel loro sguardo sulla vita.


«Jeremy bussò energicamente per tre volte, poi aprì e io percepii sul muso il cambiamento di odore. Mi leccai varie volte, nervoso, in preda alla curiosità e all’emozione. Era l’odore del mio proprietario, del mio futuro inseparabile amico.
Da quel momento in poi divenne il mio profumo preferito, un profumo che mi ha accompagnato per sempre. Lo paragonavo alla fragranza emanata da quei biscotti che mangiano gli umani, quei biscotti che a noi sono proibiti e che hanno un profumo molto goloso; più che di biscotto, il mio padrone sapeva di biscotto lontano»

«Ortiz ha scelto di mettersi nell’ottica
del suo cane per costruire una critica
alla società nella prospettiva
di un’altra specie».
EL PAÍS

Emilio Ortiz è nato nel 1974 a Baracaldo, nei Paesi Baschi, e vive ad Albacete. Laureato in Storia, ha avuto da sempre la passione per la lettura e la scrittura, che gli ha richiesto grandissimi sforzi in quanto ipovedente, e ora completamente cieco. Il braille e altri sistemi  e software specifici gli hanno permesso di coltivare il suo talento e arrivare a questo libro, ispirato al legame con il suo cane-guida, Spock.



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