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mercoledì 30 agosto 2023

I DIAVOLI DI TOKYO OVEST di TOMMASO SCOTTI

(a cura di Mimma Zuffi)

Longanesi . Pagg. 320 . € 19,90 


 

«Bōsōzoku, eh», disse Mimura. «In effetti, il suo stile fa proprio pensare a quello.»

Nishida annuì.

«A sedici anni già modificava motociclette e passava il tempo tra scorribande e gare clandestine. Era la fine degli anni Ottanta. Le bande di bōsōzoku erano ancora molto attive, anche se il declino era già cominciato. Comunque sia, mentre io cercavo solo di studiare e tenermi lontano dai guai, lui faceva l’esatto opposto. Credo sia proprio per questo che siamo diventati amici. Ognuno vedeva nell’altro qualcosa che, in fondo, avrebbe segretamente voluto essere.»


Dopo L’ombrello dell’imperatore e Le due morti del signor Mihara, l’atteso ritorno dell’ispettore Takeshi Nishida di Tommaso Scotti in un Giappone inedito e spesso frainteso, sospeso tra  antichissime tradizioni e un’inquietante modernità.

Al centro della storia la sottocultura bōsōzoku, un fenomeno emerso negli anni Cinquanta nel clima di disagio post bellico in cui si formarono le cosiddette “tribù del tuono”, gruppi di persone che condividevano la passione per motori e velocità e un orientamento conservativo dei valori e dei codici di condotta tradizionali e il cui immaginario estetico ha ispirato manga e film come, tra tutti, il cult Akira di Katsuhiro Otomo.

Al dipartimento di polizia di Tokyo c'è tensione. Tutta colpa del ritrovamento del cadavere di un uomo e di un biglietto vicino a lui, con il nome di un noto ispettore: Takeshi Nishida, il detective hāfu,mezzosangue nippoamericano della squadra Omicidi. Nishida, chiamato direttamente in causa, nel vedere il volto della vittima riconosce un suo compagno di classe. La ricerca della verità lo porterà a inoltrarsi lungo le strade di Tokyo, fino ai quartieri in cui scorrazzano gang di motociclisti che, ispirati dai manga e dai bōsōzoku, le tribù della velocità sfrenata, spadroneggiano incontrollati.

TOMMASO SCOTTI, nato nel 1984, laureato in matematica, seguendo una passione per le arti marziali si è trasferito in Oriente nel 2010. Ha poi conseguito un dottorato di ricerca a Tokyo, dove adesso vive e lavora.

Nel tempo libero si dedica al pianoforte e alla calligrafia. Il suo romanzo d’esordio, L’ombrello dell’imperatore (Longanesi, 2011), ha conquistato il pubblico e la critica grazie al personaggio dell’ispettore nippo-americano Nishida e grazie allo sguardo curioso e disincantato con cui racconta un Giappone inedito e spesso frainteso.



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