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venerdì 23 giugno 2023

BEATO LUI di PIETRANGELO BUTTAFUOCO


(a cura di Mimma Zuffi)


Longanesi - Pagg. 144 - € 17,00



Panegirico dell’arcitaliano Silvio Berlusconi


 Con la morte, a 86 anni, di Silvio Berlusconi, il 12 giugno alle 9.30 si è chiusa probabilmente un’epoca. Del resto, dalla politica all’economia, dalla cultura alla comunicazione, l’ex premier ha segnato gli ultimi trent’anni.

Al tempo stesso, è forse impossibile scrivere la parola fine al romanzo di Berlusconi. Non è scandito da capitoli o da vicende che seguano una logica temporale, i personaggi appaiono elusivi, i periodi sono pieni di incisi e subordinate, le note a margine in continua evoluzione. Il lavoro di un editor ne uscirebbe sconfitto.


Non è un pamphlet politico, BEATO LUI è un “saggio di critica letteraria” sul personaggio-capolavoro Silvio Berlusconi che l’Italia consegna al mondo. Pietrangelo Buttafuoco fa muovere sul palcoscenico di trent’anni di storia italiana Silvio Berlusconi, raccontandone gesta politiche e ascesa professionale, provocazioni e amori, successi e fallimenti: un affastellarsi di scene, di performance, di brevi novelle dove è possibile affermare una verità e il suo contrario. «Il volume era già in prenotazione ad aprile presso i librai quando Berlusconi entrava in ospedale e nessuno più poteva sapere come sarebbe uscito. Abbiamo quindi deciso di posticiparlo e proprio perché mi sono avvalso della verità letteraria, mi sono ritrovato delle pagine che raccontavano ciò che non osavo immaginare: laddove c'era una folla che lo abbracciava nell'addio di un funerale, ho ricostruita la moltitudine che lo applaudiva all'ingresso nel Quirinale, finalmente eletto Capo di Stato. Beato Lui esce, e diventa Beato subito.» Con BEATO LUI Pietrangelo Buttafuoco ci consegna la “commedia umana” dell’arcitaliano Silvio Berlusconi. 

Pietrangelo Buttafuoco, scrittore. Tra i suoi libri: Le uova del giornalista (2005), Il lupo e la luna (2011), I cinque funerali della signora Göring (2014), Sono cose che passano (2021). Per Longanesi ha curato Il mio Leo Longanesi (2016).

“Ci sono stati tanti modi di raccontare Berlusconi, ci hanno provato attraverso il metodo della ricerca storica, la politologia, perfino attraverso la cronaca giudiziaria, ma la sua non è stata una tra le tante esperienze di espressioni della politica, ha saputo essere tanto e molto di più. Ho capito che c’è solo un modo di raccontarlo che è quello di essere restituito per la sua dimensione di personaggio che chiunque vorrebbe aver raccontato. Sicuramente lo avrebbe voluto fare Balzac, Shakespeare e la grande tradizione della commedia da Goldoni fino a Moliere”, aggiunge inoltre l’autore interpellato dall’Ansa.

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