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martedì 13 ottobre 2020

La strage continua, di Raffaella Fanelli

 

(a cura di Mimma Zuffi)

 Ponte alle Grazie - pagg. 220 - € 16,00


La vera storia dell’omicidio di Mino Pecorelli


Perché e da chi è stato ucciso il più scomodo giornalista italiano? Finalmente,  uno dei più oscuri misteri della nostra storia trova una chiara ricostruzione.

 

- Quali erano le fonti di Pecorelli?

- Era infiltrato nella P2?

- Che cosa poteva rivelare sull’«apparato» militare di Avanguardia Nazionale? e sul golpe Borghese?

- Che sapeva dei servizi segreti paralleli, da Gladio al Noto Servizio?

- Aveva letto la versione «integrale» del memoriale Moro?


- Da dove veniva la pistola con cui è stato ucciso? e dov’è finita?

 


 Sono passati più di quarant’anni dalla morte di Mino Pecorelli, e quell’omicidio resta un caso irrisolto, un mistero tra i molti che ancora ammantano quella tremenda stagione della storia d’Italia registrata dalle cronache col nome di «anni di piombo». Una stagione di trame e sottotrame, di incroci pericolosi fra apparati dello Stato, terrorismo, mafia, massoneria, ingerenze straniere...

Pecorelli in quel torbido ci sguazzava: giornalista dal fiuto eccezionale, aveva contatti e fonti nel mondo della politica, fra i militari, nei servizi segreti, nella P2. E i suoi articoli su OP, la rivista da lui fondata e diretta, erano bordate terribili, in grado di far tremare molti potenti.

Questo libro ripercorre la vita e le inchieste di Mino Pecorelli, alla ricerca della verità sulla sua morte. È un viaggio allucinante, negli oscuri meandri in cui si incrociano le vicende dell’eversione nera, della P2, di Gladio, ma Raffaella Fanelli è anche lei un segugio di razza, capace di muoversi fra le molte piste confuse e di non mollare, anche con coraggio, quando trova una traccia. E di guidare con sicurezza il lettore. Se si vorrà, finalmente, accertare la verità, è da questa indagine che bisognerà ripartire. Perché la verità può essere scomoda, può essere nascosta, può venire negata, ma esiste. E uomini come Pecorelli, che per lei hanno dato la vita, la meritano.

 


Raffaella Fanelli, giornalista, ha scritto e collaborato con numerose testate, tra le quali la Repubblica, Sette - Corriere della Sera, Panorama, Oggi, e altrettante trasmissioni televisive, da Quarto grado a Verissimo a Chi l’ha visto?.

Da anni svolge un lavoro d’inchiesta il cui obiettivo è raccontare i tanti misteri e le troppe ombre della nostra storia recente. Ha realizzato interviste a Salvatore Riina, Angelo Provenzano, Vincenzo Vinciguerra, Valerio Fioravanti, personaggi le cui testimonianze possono aiutarci a comprendere alcuni aspetti inconfessabili del potere e della storia italiana. Fra i suoi libri, ricordiamo Al di là di ogni ragionevole dubbio. Il racconto di via Poma (Aliberti, 2011) e Intervista a Cosa Nostra (Anordest, 2013). Nel 2018 ha pubblicato La verità del Freddo (Chiarelettere), libro-intervista all’ultimo capo in vita della Banda della Magliana, Maurizio Abbatino.

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