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martedì 13 ottobre 2020

DAGLI SCARABOCCHI ALLA FIRMA, di CANDIDA LIVATINO

(a cura di Mimma Zuffi)


Mursia editore - pagg. 180 - € 16,00 

LA GRAFOLOGIA COME CHIAVE DI LETTURA DELL’ANIMO UMANO IN

 

“DAGLI SCARABOCCHI ALLA FIRMA”

 

IL NUOVO LIBRO DI CANDIDA LIVATINO

CHE AIUTA A SCOPRIRE LA PARTE PIÙ NASCOSTA DI NOI

E METTE A NUDO LE PERSONALITÀ DI GRANDI MAESTRI COME MICHELANGELO, D’ANNUNZIO E LEOPARDI, MA ANCHE PERSONAGGI DELA POLITICA, COME TRUMP E CONTE, CAMPIONI DELLO SPORT, COME RONALDO E TOTTI, ED EROI DEL NOSTRO TEMPO COME FALCONE E BORSELLINO.

 


 “La grafologia è una scienza meravigliosa che aiuta a conoscere la nostra anima. Esiste un significato che va oltre il segno che una mano può tracciare su un foglio. Siano parole scritte, scarabocchi o disegni, il risultato di quel movimento parla di noi.”, dichiara Candida Livatino, autrice di Dagli scarabocchi alla firma (Mursia, pagg. 180, Euro 16,00). “Oggi, nel mondo delle comunicazioni digitali, scrivere a mano è una delle opzioni possibili, ma dovrebbe essere considerata una pratica irrinunciabile a ogni età. 


Per questo nel mio libro dedico un capitolo all’importanza di scrivere a mano e ai benefici che ne derivano in termini di sviluppo della capacità di concentrazione, di selezione dei concetti chiave, della memoria e di altre abilità fondamentali. Ma questo mio libro contiene tantissime altre novità, a partire da una parte didattica nella quale prendo in esame nuovi segni grafologici, a un capitolo curioso che ci aiuta a capire perché scegliamo un colore di penna piuttosto che un altro, a un altro in cui analizzo i nostri scarabocchi, fino alla parte dove spiego cosa nasconde la firma e analizzo quelle di protagonisti della scena politica italiana ed internazionale, di campioni di calcio, di grandi maestri dell’arte, reali, figure eroiche del nostro Paese e persino di personaggi della cronaca nera. La scrittura è come il DNA di ciascuno di noi, unico e irripetibile e imparare a decodificarla ci aiuta a conoscere noi stessi e gli altri, dandoci fra l’altro, indicazioni sul nostro futuro professionale. Questo mio libro vuole spingere il lettore a fare un viaggio in profondità  nel proprio stato d’animo, nelle proprie paure ma anche ambizioni dando un nome alla proprie emozioni più nascoste per renderlo più consapevole e più forte.”

Da Mattarella a Conte, a Trump, a Ronaldo, a Totti, ai Reali Inglesi, a Buonarroti, a D’Annunzio a Rossini, e poi ancora Borsellino, Falcone, Livatino e Aldo Moro, sono queste e molte altre ancora le personalità analizzate da Candida Livatino in questo libro, in cui fra gli altri analizza anche i profili di personaggi della cronaca nera come Stasi, Bossetti, Bilancia e Pacciani.

Dal modo in cui scriviamo, da come occupiamo lo spazio rispetto ai margini, dal tipo di forza che imprimiamo e dai tanti segni che lasciamo sul foglio di carta possiamo cogliere gli aspetti più profondi della nostra personalità e del nostro stato d’animo. Sta all’abilità di chi conduce l’analisi grafologica capire quello che è strutturale e quello che invece è legato al momento. Questo manuale racchiude strumenti comprensibili anche ai non addetti ai lavori e una prospettiva ogni volta differente per raggiungere un unico obiettivo: conoscere meglio se stessi e gli altri. Spesso parlando al telefono disegniamo degli scarabocchi, a volte comprensibili a volte no. Quello che conta è che quel gesto, in apparenza senza significato, risponde a un nostro profondo e misterioso bisogno.

 

Candida Livatino è giornalista pubblicista, perito grafologo, ed è specializzata in diverse aree della grafologia, fra le quali l’analisi della scrittura e dei disegni dell’età evolutiva e la valutazione grafologica finalizzata alla selezione del personale. È iscritta all’A.G.I., Associazione Grafologica Italiana. Attualmente collabora con Mattino Cinque, Quarto Grado, Forum, Le Iene e con le testate giornalistiche del gruppo Mediaset per l’analisi grafologica dei personaggi al centro di fatti di cronaca. Ha vinto il Premio Barocco nel 2013 e il Premio Internazionale Bronzi di Riace nel 2019.

 


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