Corbaccio - pagg. 238 € 19,60
1917-2017
A cento anni dall’anno cruciale per l’Italia, per l’Europa e per
l’Occidente,
un libro su Caporetto e la memoria moderna
Un viaggio sentimentale dall’Isonzo
al Piave
«La guerra è tra di noi. Vicina, vicinissima, anzi sotto
casa. È una guerra di un secolo fa. Dopo, ci sono state altre guerre, perfino
più devastanti. Eppure nessuna si è impressa nella memoria (collettiva,
familiare, individuale) quanto quella guerra.
La prima guerra mondiale.»
Dove si trova Caporetto? Pochi lo sanno. Il villaggio nella valle
dell’Isonzo, oggi conosciuto con il nome sloveno di Kobarid, è un buco nero
della geografia e della storia d’Italia.
Il Piave e il Monte Grappa invece
tutti sanno dove sono: sotto casa. Impressi per sempre nella toponomastica dei
nostri paesi e città. Memorie censurate, nomi trasfigurati dal mito della
Vittoria. Ma Caporetto, Piave, Monte Grappa sono (anche) luoghi reali. Sono il
punto di partenza e il traguardo di un viaggio durato un anno, dall’ottobre
1917 al novembre 1918. Un anno di invasione, di stragi, di fame, durante il
quale l’Italia ha rischiato di perdere sé stessa. Per ritrovare infine, contro
ogni previsione, una sua controversa identità.
Paolo Paci ci conduce passo passo nell’itinerario dalle Alpi Giulie ai
contrafforti delle Prealpi venete, seguendo le tracce di un esercito in rotta e
di un altro in trionfale avanzata. Tra ossari e diari di guerra, canzoni e
trincee, film e musei spontanei, ritroviamo la verità geografica dei luoghi.
Scoprendo, nel racconto degli abitanti (nipoti e pronipoti degli antichi
soldati), come la memoria della Grande Guerra sia ancora straordinariamente
viva. Un po’ business, un po’ nostalgia. E, in fondo,
frammento del nostro Dna.
Paolo Paci è nato a
Milano nel 1959 e, come moltissimi altri italiani, ha avuto un nonno soldato.
Ferito sul Piave. Per qualche decennio è stato giornalista di viaggio, oggi si
dedica in esclusiva alle sue passioni: scrittura, giardinaggio, alpinismo. Tre
attività, in vario modo, pericolose. Tra i suoi libri ricordiamo 365 giorni sulle Alpi (Mondadori), Evitare le buche più dure (Feltrinelli), Il deserto dei non credenti (San Paolo). Il suo ultimo
titolo è Il respiro delle montagne (Sperling & Kupfer).
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