dott.ssa Cristina Nardari
"Colazione da Tiffany" un vecchio film bellissimo (tratto
dall'omonimo romanzo di Truman Capote), con attori indimenticabili e.......un
coprotagonista per me molto importante, Gatto, uno splendido soriano rosso che, per
una tazzina di latte, sopporta stoicamente tutti i capricci e le poco feline
attenzioni che gli dedica la sua padrona fino a commettere nei suoi confronti
la più terribile delle vigliaccherie umane: L'ABBANDONO.
Questo film e la vicenda di Gatto mi
permettono di fare due considerazioni importanti.
La prima riguarda proprio l'abbandono:
Gatto verrà gettato da un taxi dopo un capriccio della
proprietaria, sotto un diluvio torrenziale, senza minimamente pensare alle
conseguenze di un tale gesto per un animale di casa abituato a morbidi letti e
pappe pronte.
Ogni volta che si decide di ospitare in
casa un animale, qualunque sia, fosse anche un pesce rosso. Bisognerebbe
pensarci mille e poi ancora mille volte, valutando attentamente tutto quello
che comporterà la sua presenza in famiglia.
Un cane, di media, vivrà 15 anni e il
gatto molto di più, può arrivare anche a 20/23 anni, e in tutto questo tempo
avranno bisogno di nutrirsi, muoversi (intendo passeggiate anche in funzione
delle varie razze) indipendentemente dai nostri impegni, controlli
medico/sanitari, potrebbero ammalarsi e aver bisogno di terapie e attenzioni,
si dovranno magari cambiare i programmi delle vacanze in funzione
loro,......insomma diventerà un vero membro della famiglia.
Anche per tutti questi motivi, abbandonare
un animale abituato a casa è, ribadisco, la peggiore delle cattiverie.
I nostri animali non più abituati alla
vita selvatica, non saranno mai in grado di cacciare o procurarsi un luogo al
sicuro dove riposare, saranno spaventati, terrorizzati, affamati, assetati....il
90% di loro morirà, chi sotto le macchine, chi feriti, chi malati.....nei primi
giorni.
Per i pochi superstiti, la vita non sarà
certo idilliaca, i più forti e prepotenti si raduneranno in gruppi.
Tutto ciò, causa il grave problema del
randagismo e dei branchi inselvatichiti, che proprio per poter sopravvivere
sono costretti a comportarsi in modo aggressivo.
Se per ragioni, che io personalmente non
comprenderò mai, non avete scelta, trovate per chi vi è stato accanto
silenziosamente, e magari come GATTO ha sopportato le vostre abitudini e
capricci,una valida sistemazione tra amici, parenti, oppure informatevi presso
le associazioni sia Comunali che Volontarie della vostra zona.
Anche in questo caso, però, sappiate, la
vita di canile, non potrà MAI essere quella di casa, e a volte, anche qui i
soggetti più sensibili si lasciano morire.
Dobbiamo iniziare a pensare che il DOLORE
per l'abbandono lascia anche nel cuore di un cane o un gatto una ferita
difficilmente sanabile.
Per tale motivo, a tutti quelli
che, invece, vogliono avere un PET nella loro famiglia, consiglio di visitare questi
centri e di occuparsi proprio di un animale abbandonato, con profonde ferite nel
cuore, ma anche di un soggetto più giovane arrivato nel centro magari perché è
nato lì da una mamma catturata a fine gravidanza.
Anche GATTO, verrà salvato, ecco la
seconda considerazione,dalla stessa capricciosa Proprietaria dopo ripensamento.
Lo troverà zuppo, rintanato vicino a delle
immondizie in un vicolo.....spaventatissimo.
Questo però può succedere solo nei film, la
realtà è molto diversa.
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