di Tiziana Viganò
Il teatro degli Arcimboldi era esaurito, circa 2500 persone hanno applaudito e gridato a squarciagola “Grandeeee” a un attore/autore originale e sempre trascinante.
Il teatro degli Arcimboldi era esaurito, circa 2500 persone hanno applaudito e gridato a squarciagola “Grandeeee” a un attore/autore originale e sempre trascinante.
E’ stato capace di catturare come sempre l’attenzione,
divertendo e insegnando, con una carica di forza vitale inesauribile che trae
proprio dalle tavole del palcoscenico: così la sua voce che parte un po’ roca e
bassa si “scalda” e ritrova potenza nelle grida modulate, nell’esilarante
ululato del Lupo di Gubbio che dialoga con un San Francesco - capace anch’egli
di ululare, giusto per avere una comunicazione efficace con l’animale! - o nei
canti gregoriani che intona tra i vari racconti in volgare umbro.
Così la figura di San Francesco, ideata da Dario Fo
vent’anni fa, prende corpo e si fa reale: il Santo, eretico e provocatorio per
la Chiesa, ma davvero coerente con lo spirito evangelico, si presenta con
straordinaria umanità, ironia, anche forse un pizzico di benefica follia.
Francesco sapeva essere giullare, spiegava il vangelo in volgare invece che in
latino, non teneva prediche secondo la tradizione, rifiutava l’attribuzione di
miracoli…un Santo davvero particolare che ora torna ad essere al centro
dell’interesse con Papa Bergoglio, che segue davvero i suoi insegnamenti.
C’ero anch’io, e ho gridato “Grandeeeee!”, ma del resto lo
seguo dai tempi della palazzina Liberty!
SLOW FOOD FOR AFRICA
L’intero incasso della serata è stato devoluto al
progetto di Slow Food volto a realizzare 10.000 orti in Africa al fine di
promuovere il diritto alla sovranità alimentare delle comunità locali. Slow
Food sta creando una rete di giovani che lavorano per salvare la straordinaria
biodiversità dell’Africa, per valorizzare i saperi e le gastronomie
tradizionali, per promuovere l’agricoltura familiare e di piccola scala.
I 10.000 orti sono lo strumento concreto per realizzare
questo sogno.
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