Io non c'ero e voglio ricordare
di Annalisa Petrella
Bologna, 25 aprile 2014, ore 11.
di Annalisa Petrella
Bologna, 25 aprile 2014, ore 11.
Il sole inonda di luce il centro della città in questa mattina di festa: piazza del Nettuno è gremita di gente che ascolta con attenzione i discorsi pronunciati dalle autorità cittadine e dai rappresentanti dell'ANPI.
Si susseguono parole grandi, pulite, dense di significati che spesso paiono dimenticati, e la gente comune, che avverte il bisogno di valori che diano un senso etico alla vita, applaude e si commuove quando vengono ripercorsi i ricordi della guerra, delle orribili persecuzioni nazifasciste e della lotta partigiana di liberazione che ha reso possibile, pur tra numerosissimi sacrifici umani, la costituzione di una Repubblica Democratica fondata sul lavoro.
Parole come memoria, al di là di qualsiasi esercizio retorico, si imprimono nella mente e risvegliano un desiderio di ricerca della verità e di impegno personale che conducano i singoli e la collettività verso mete comuni che abbiano come minimo comune denominatore la volontà di una liberazione radicale che superi ogni ideologia.
Via del Pratello, ore 12.
Un tripudio di giovani, bandiere, coro dei bambini del quartiere, anziani con la piuma sul cappello e il fazzoletto al collo.
Si alternano le bande dei vari rioni cittadini e dei paesi limitrofi con i loro ottoni luccicanti e le divise colorate.
Si pranza nelle osterie e, per chi porta la colazione al sacco, ai tavoli messi a disposizione lungo tutta questa vivace strada del centro.
Si avverte qualcosa di più di una tradizionale festa popolare, come se un sogno condiviso, pur tra mille diverse sfaccettature, aleggiasse nell'aria e conferisse un fremito di speranza all'umanità provata da un presente oscuro.
Bologna è una città magica per questo genere di commemorazioni. Ancora si percepisce tra la gente comune l'impegno civile che pervade soprattutto la generazione degli anziani. Speriamo che continui questa tradizione della città...
RispondiEliminaConcordo, l'impegno civile e l'attenzione al sociale sono radicate nell'anima dei bolognesi. Grazie.
EliminaAnnalisa