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lunedì 5 aprile 2021

Una giovane e promettente poetessa: Margherita Novella Braganti

di Mimma Zuffi 

Oggi ho il piacere di presentarvi una giovane poetessa, Margherita, 15 anni, che frequenta il secondo anno del liceo classico e ha già  pubblicato tre raccolte di poesie (nell'ordine Volteggi di grafiteLettere al cielo e Gemme). Recentemente ne è uscita anche un’altra (Rinascita) in collaborazione con Carla Arcaini, e con le illustrazioni di Barbara Benvegnù.


Provate a digitare il suo nome, Margherita Novella Braganti, su Internet e compariranno i testi.

Margherita ama scrivere da sempre; letteratura e  lingue straniere sono al sua passione, e da questo mese ha iniziato una collaborazione con Radioactive 20068, la radio di Peschiera Borromeo, ed ogni mercoledì alle 21 va in onda con una sua rubrica dal titolo "Radiosità" dedicata alla poesia, dando spazio prevalentemente a scrittori della zona.



Se cercate la radio sul web potete sentire tra i podcast le puntate già andate in onda, oltre ad una intervista nella quale racconta di sé (nell'ambito della rubrica "Belle storie a casa Workout").


VORREI IO

Vorrei io

Che queste gambe

non tremassero

Che questo cuore

Sussultasse di pura gioia

Ogni volta che ci credo

Ogni volta che mi vedo

Dentro gli occhi tuoi,

mi guardo e mi sento viva.

Vorrei io

in un bacio

in un sospiro

il mondo che cade

e si rialza

ogni mio sì

a questa vita

 

PICCOLE FORTUNE

La coccinella

quand’è primavera

alle cascate

di questa mia gioventù.

Punto più punto

rosso di sera

Un battito d’ali

ed è già primavera

Poggerò le mie braccia

su aiuole fiorite

In cerca di sorelle

le loro margherite

Fortuna che medica

con la rugiada

Semina ortensie

sulla mia strada

 

DISTRUZIONE

Venti di marzo

mi soffiano contro.

Albero persi le foglie

costrette a staccarsi una ad una

da due rami sottili

che cinger la vita

più non sanno.

Sempre più nudo quel tronco

spoglio della propria corteccia

e la linfa, sangue delle mie vene, forse non scorrerà più.

Di ciò che era quercia,

ora che cosa rimane?

Ma da parte mia nessun pianto.

Un sorriso stremato da giovani rughe.

Ma ancora letale.

Venti di marzo

soffiavano dalla mia mente.

E ancora spifferi,

lievi ma pungenti.

Me stessa, la loro origine…

E allora io non lo sapevo…

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