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sabato 6 ottobre 2018

Fai la cosa giusta Sei consigli buddhisti per orientarsi nel mondo di oggi, di Stefano Bettera

(a cura di Mimma Zuffi)
Morellini Editore
collana 'Yoga Journal' |  152 pagg. - €13,90 

Dopo il successo del best-seller “Felice come un Buddha. 8 passi per condurre una vita con cura e gentilezza” (2017), il 20 settembre Stefano Bettera torna in libreria con" Fai la cosa giusta. 6 consigli buddhisti per orientarsi nel mondo d'oggi", collana “Yoga Journal”, libro edito in collaborazione con l’omonima rivista americana (edizione italiana).

La prefazione è affidata a Carolina Traversopsicologa, psicoterapeuta e insegnante di Mindfulness, mentre firma dell’introduzione è Niccolò Branca, Presidente e Amministratore delegato del Gruppo Branca International S.p.A., insegnante di meditazione e autore di numerose pubblicazioni sull’idea olistica di azienda come organismo vivente.
 
Il Buddhismo è considerato da sempre un percorso verso la consapevolezza e la saggezza. Sia che lo si consideri una religione, sia come una filosofia o una pratica di vita. Ma spesso è stato considerato come una via da percorrere solo a livello personale, come una ricerca di serenità e di una profonda spiritualità. Oggi, il metodo insegnato da Gotama 2.500 anni fa entra in contatto con la nostra società, con la complessità della modernità e con le emergenze e i paradossi della globalizzazione: sarà in grado di rispondere a questa sfida e di dare un contributo non solo alle singole persone ma anche, magari, a fornire delle indicazioni e le basi per una nuova società, più umana e responsabile? “Fai la cosa giusta” prova a fornire alcune risposte a queste domande e ci suggerisce un percorso che ci guida nella complessità della vita quotidiana.
 
«Questo libro – spiega Stefano Bettera, autore – raccoglie dalla tradizione buddhista alcuni suggerimenti per costruire un nuovo modello di comportamento, relazione e di convivenza. Che è la premessa per realizzare una vera Sangha Society: un laboratorio dove sperimentare e progettare quella profonda trasformazione personale e sociale che valorizzi l’uomo, i valori e i rapporti autentici e ci aiuti ad uscire da quel senso di frammentazione e solitudine che sentiamo perché così frequentemente immersi nello stress e nei ritmi del nostro mondo frenetico e spesso alienante».
 
Il sorriso di Gotama, il Buddha, è il sorriso della serenità, di chi ha scelto di vivere nel mondo con consapevolezza e gentilezza, entusiasmo, autenticità e cura per sé stessi e il mondo. Il sangha, tradizionalmente rappresenta la comunità globale di chi sceglie di seguire i suoi passi. “Fai la cosa giusta” presenta dunque le sei “paramita”, cioè le qualità su cui fondare una vera Sangha Society.
 
Sei capitoli per sei consigli, sei percorsi utili per impostare non solo la propria pratica ma anche una “guida” per il mondo di oggi, per creare le condizioni che ci fanno fiorire autenticamente come esseri umani. Sono modelli, suggerimenti, non schemi rigidi, prescrizioni o regole da non infrangere. Non c’è alcun giudizio o punizione e nessuno, se non la nostra consapevolezza potrà indicarci come “fare la cosa giusta” nelle circostanze della vita. Seguire queste ispirazioni renderà più saldi e attenti i nostri passi, ma gli autori del cammino siamo sempre noi e il modo in cui diamo spessore e vita a questi modelli dipende sempre dalla nostra creatività.
 
Così ben sintetizza Niccolò Branca: «Le sei paramita di cui Stefano Bettera ci parla, diffusamente e con grande competenza, in questo libro, le sei perfezioni, le sei azioni liberatrici, ci aiutano a capire meglio cosa racchiude, o potrebbe racchiudere, il nostro cuore. E possono anche darci indicazioni utilizzabili nella vita di ogni giorno. A patto però che ci sia, da parte nostra, una reale volontà di guardare in fondo a noi stessi. È davvero necessaria molta onestà per riuscire a vedere quali sono le nostre vere motivazioni. Le emozioni, i desideri, le passioni che ci abitano, hanno infatti un forte potere. Possono plasmare la qualità della nostra esistenza, possono addirittura darle una direzione univoca. Eppure non sempre siamo consapevoli dei modi in cui si esprimono questi aspetti della nostra vita interiore».
 
Paramita significa, infatti, “portare all'altra riva”. Perché la cura e la consapevolezza possono condurci fuori dalla confusione verso la riva dell’apertura e della saggezza. Vedremo così come la generosità aiuta ad aprire il nostro cuore al mondo, come la virtù e la moralità permettano di non perdere troppe volte la strada. Come la pazienza e la capacità di accettare l’imprevisto sono la via per cercare il proprio orizzonte giorno dopo giorno e l’energia e l’impegno sono le qualità fondamentali per percorrerlo in modo efficace. In questo modo la forza interiore potrà superare gli ostacoli per praticare con la giusta concentrazione e raggiungere la saggezza che ci fa scegliere la risposta adeguata. Tutti siamo spesso insoddisfatti della nostra vita quando a volte basterebbe un sorriso per cambiare prospettiva. Sorridete dunque, come sorrideva Gotama e lasciate che la vostra gioia e il vostro entusiasmo conducano i vostri passi sulla strada!
 
Per Carolina Traverso il libro è «scritto non per farci sentire in soggezione e dirci come dovremmo stare al mondo, a cosa dovremmo credere e cosa dovremmo fare per essere buddhisti, ma per farci sentire vivi. Un invito a uscire dalle nostre teste affollate di pensieri, desideri e paure e scendere, finalmente, nell’esperienza di questo momento, fidandoci del fatto che, connettendoci 


Stefano Davide Bettera è autore e giornalista. Oltre a scrivere libri, collabora con Yoga Journal Italia e con organizzazioni italiane e internazionali. Conduce anche incontri ispirati ai suoi libri e al suo percorso di pratica per il mondo contemporaneo.

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