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sabato 5 giugno 2021

Le stazioni della luna, di Ubah Cristina Ali Farah

(a cura di Mimma Zuffi)

66thand2nd - pagg. 208 - € 16,00


      Le sue storie travolgono perché parlano di un mondo insieme vicino e lontano.

Irene Bignardi

 

Orfana di madre, Ebla cresce nell’entroterra somalo. L’anziano padre, astronomo e divinatore tradizionale, le insegna l’arte interdetta alle donne di leggere le stelle, i pianeti e i segni del cielo. Per sfuggire a un matrimonio combinato si ritroverà nella Mogadiscio degli anni Trenta, complice il poeta e camionista Gacaliye. 


Insieme metteranno su un piccolo e proficuo commercio e avranno due bambini, Kaahiye e Sagal. La storia di Ebla si intreccia con quella di Clara, sua figlia di latte, nata da genitori italiani residenti a Mogadiscio. Costretta, appena adolescente, a lasciare il paese con la madre e il fratello Enrico a bordo di una delle famose «navi bianche», Clara farà ritorno nella città natale solo all’inizio degli anni Cinquanta in veste di giovane maestra, agli esordi dell’Amministrazione fiduciaria italiana. Attraverso lo stretto rapporto con Ebla, i suoi figli Kaahiye e Sagal e l’amica Mirella, Clara si ritroverà coinvolta in prima persona nelle lotte per l’indipendenza del paese in un periodo storico tormentato, quando l’Italia torna in Somalia con il compito di accompagnarla nel processo verso l’indipendenza.

 

Ubah Cristina Ali Farah è una scrittrice e poetessa somala e italiana. È autrice di due romanzi, Madre piccola (Frassinelli, 2007) e Il comandante del fiume (66thand2nd, 2014). È stata invitata a partecipare a numerosi programmi internazionali di scrittura creativa tra cui lo University of Iowa’s International Writing Program (2017) e quello dello Stellenbosch Institute of Advanced Studies (2020). Nel 2006 si è aggiudicata il premio Lingua Madre e nel 2008 il premio Vittorini.

 

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