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martedì 11 maggio 2021

Lettere da Whalestoe, di Mark Z. Danielewski

(a cura di Mimma Zuffi)

66thand2nd - pagg. 112 € 12,00

Tra il 1982 e il 1989, Pelafina H. Lièvre spedì al figlio Johnny Truant una serie di lettere dal Three Attic Whalestoe Institute, l’ospedale psichiatrico in Ohio dove trascorse gli ultimi anni della sua vita. Dolenti, sincere, enigmatiche, le sue missive svelano a poco a poco, scivolando sempre più nel delirio, il rapporto profondo che lega una madre geniale ma sofferente al figlio da cui è stata separata ma che non ha mai smesso di amare. Johnny altri non è che il ragazzo che ha indagato i misteri del manoscritto di Zampanò, riportando alla luce le inquietanti vicende accadute nella casa stregata di Ash Tree Lane.




Qui è il destinatario di un epistolario prezioso contenuto solo in parte tra le pagine di Casa di foglie, il monumentale capolavoro di Mark Z. Danielewski, e arricchito ora da un’introduzione e da undici lettere inedite, mai tradotte in italiano: un’opera che ci offre nella sua interezza un toccante ritratto di due anime perdute nei meandri del destino.

 

Figlio di un regista, Mark Z. Danielewski è nato a New York nel 1966. Casa di foglie (66thand2nd, 2019) è stato premiato con il Young Lions Fiction Award ed è considerato il capolavoro della letteratura ergodica. Dopo Lettere da Whalestoe, nel 2022 uscirà per 66thand2nd anche Only Revolutions, già finalista al National Book Award. 

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