Edizioni Nord - pagg. 364 - € 18,00
ebook: € 9,99
«Un affascinante, e autentico, ritratto del Giappone.»
The Indipendent
Prendendo spunto dalla leggenda del bakeneko – demone
gatto capace di assumere le fattezzedi una fanciulla – Nick Bradely ci conduce
attraverso una Tokyo autentica e affascinante, tratteggiando una galleria di
personaggi apparentemente lontanissimi, eppure accomunati dagli stessi dubbi,
dalla stessa solitudine, e ci mostra come a volte basti un piccolo gesto per
cambiare per sempre la nostra vita.
Tokyo è una metropoli proiettata sul futuro, in cui
tutto cambia rapidamente. Ora che si sta
preparando a ospitare le Olimpiadi, le gru dei cantieri punteggiano il cielo, interi palazzi vengono rasi al suolo e ricostruiti, nuove strade si aprono tra i grattacieli. Eppure, nel quartiere di Asakusa, accanto al tempio più antico della città, c’è una piccola bottega rimasta identica da secoli. È il laboratorio di un tatuatore, forse l’ultimo a usare aghi e inchiostri tradizionali. In pochi lo conoscono, e ancor meno sono disposti a sottoporsi a quella tecnica che rende i colori estremamente vivi, ma così dolorosa da spaventare persino gli uomini della yakuza. Eppure, un giorno, in quella bottega entra una ragazza a chiedere un tatuaggio che le copra tutta la schiena: una rappresentazione fedele di Tokyo, senza nessuna presenza umana. Sebbene un po’ sorpreso da quell’insolita richiesta, che necessiterà di mesi di lavoro, il tatuatore accetta. Ma dopo qualche tempo, mentre sta disegnando l’incrocio di Shibuya, non resiste alla tentazione d’inserire una gattina calico proprio davanti alla statua di Hachiko.
Tuttavia, durante la sessione successiva, il tatuatore
si accorge che la gatta è sparita. Incredulo, la cerca nel disegno e la vede
nascosta dietro un palazzo di Ginza. E ancora eccola svanire di nuovo, per
rispuntare sul tetto della stazione di Shinjuku. Come se avesse preso vita. Ciò
che lui non sa è che, da quando ha inserito la piccola intrusa nel tatuaggio,
una gatta calico ha iniziato a girare per le strade di Tokyo, incontrando di
volta in volta persone diverse: da un senzatetto cui le ruspe hanno distrutto
il rifugio a una traduttrice in cerca di fortuna; da un tassista appena rimasto
vedovo a un ragazzino bullizzato che ha il disperato bisogno di un amico. Per
tutti questi individui, la gatta è un’apparizione fugace, un dettaglio sullo
sfondo presto dimenticato. Nessuno si
accorge che è proprio lei la molla che li spinge a deviare la traiettoria del
loro cammino, a incontrarsi in qualche modo, a tirare il filo che lega il
destino di tutti loro.
The Guardian
The Times
Nick Bradley è nato in Germania nel 1982, ma si è trasferito a Bath quand’era bambino.
Dopo la laurea in Letteratura inglese, ha deciso di trasferirsi in Giappone
«per un anno», che poi è diventato un decennio. Mentre si trovava lì, ha svolto
diversi lavori, dall’insegnante d’inglese al traduttore di videogiochi, dal
fotografo al maestro di giapponese. È tornato in Inghilterra per continuare gli
studi, e di recente ha conseguito un dottorato in Critica letteraria, in cui ha
approfondito la figura del gatto nella letteratura giapponese. Per le strade di Tokyo è il suo primo romanzo.
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