Iacobelli editore - pagg. 180 - € 14,00
Questo memoir racconta solo i primi 13 anni della sua vita ma lo fa in modo straordinario,
con la freschezza, le incertezze e gli interrogativi di cui sono portatori i
figli e le figlie di famiglie passate faticosamente negli anni di guerra e nel
primo periodo della ricostruzione.
Il racconto si ferma
alle soglie del boom economico che negli anni Sessanta avrebbe investito
l’Italia, ma questa data non è casuale: il 1959 è l’anno della morte del padre,
quello che per l’autrice segna un prima e un dopo.
La narrazione cresce nel tempo, ci racconta di una bambina che poco comprende non solo di cosa sta accadendo nel Paese ma anche delle dinamiche complesse e a volte molto faticose della sua grande famiglia. Ma frammenti di ricordi, storie riportate, testimonianze casuali e incomplete le forniranno man mano maggiore consapevolezza della sua storia.
Milano è sullo sfondo,
colta nelle sue rapide trasformazioni, protagonista e scenario di un racconto
coinvolgente e commovente che, nella minuzia dei particolari, nei piccoli
eventi e nelle emozioni, trova un suo significato storico e universale.
Alessandra Marzola (1946) è nata a Milano, dove tuttora vive. Ha insegnato
Letteratura Inglese nelle università di Bergamo, Torino e Parma. È autrice di
libri, saggi e curatele su temi shakespeariani, sul teatro inglese
contemporaneo, sulla Englishness e sulle rappresentazioni della
violenza bellica. La sua più recente pubblicazione è Otello. Passioni (Mimesis
2015). Dirige, con Caroline Patey, la Collana Prismi della casa editrice
Mimesis.
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