Iabobelli - pag. 208 - € 15,00
Niente parrebbe più scontato del rapporto tra donne e cibo: coltivare, raccogliere, cucinare, nutrire fanno parte da millenni di quei compiti di cura che consentono la riproduzione, materiale e simbolica, della specie umana. Eppure negli ultimi tempi sotto i riflettori troviamo in maggioranza gli chef “stellati” che regnano nelle cucine dei sempre più numerosi programmi e nei contest culinari della Tv generalista o dei canali dedicati.
E invece c’è tutto un universo femminile ancora
poco esplorato da far emergere: quello dell’immaginazione, che si traduce
in scritture – letterarie, artistiche, televisive – che raccontano e
indagano la “vocazione” delle donne per l’arte culinaria e l’importanza
che il nutrire ha anche sul piano relazionale. Ma anche le ossessioni e
le paranoie che il rapporto col cibo, nei suoi polivalenti significati, può
veicolare.
Attraverso
un’ampia ricognizione di testi letterari, le autrici di questi saggi esplorano
il forte legame che unisce cibo e parola.
Ai
saggi di studiose provenienti da discipline diverse, si affiancano tre
racconti originali di donne straniere che scrivono in italiano e che negli
anni sono risultate vincitrici al Concorso Letterario “Lingua Madre”:
perché non c’è dubbio che il fenomeno migratorio ha avuto e avrà un forte
impatto anche nel nostro rapporto con il cibo.
Daniela Finocchi torinese, giornalista e
saggista ha scritto libri, testi teatrali e realizzato programmi
radio-televisivi. Ha concorso a fondare: il Coordinamento contro la Violenza,
il Telefono Rosa di Torino, il Centro Studi e Documentazione Pensiero
Femminile. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Geo-grafie del silenzio
(Mimesis), e – come curatrice – le antologie Lingua Madre (SEB27), L’alterità
che ci abita – Donne migranti e percorsi di cambiamento (SEB27, 2015). È
ideatrice e responsabile del Concorso letterario nazionale “Lingua Madre”, nato
nel 2005, destinato alle donne straniere residenti in Italia.
Luisa Ricaldone ha insegnato Letteratura
italiana contemporanea all’Università degli Studi di Torino. Si è occupata in
particolare di letteratura delle donne fra Settecento e Novecento, di scritture
di migrazione e di rappresentazione letteraria della vecchiaia: Ritratti di
donne da vecchie (Iacobelli editore, 2017) è il suo ultimo libro. È stata
Presidente della Società italiana delle Letterate, fa parte della giuria del
Concorso letterario nazionale.
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