Milioni persone
intrappolate
agli arresti
domiciliari,
ai lavori forzati
negli ospedali,
ed è solo l’inizio,
nessuno sfugge
tutti in trincea
chi lavora in prima
linea, chi è confinato.
Grande la fatica
seppur diversa.
Nelle strade deserte
non si avverte più
il rumore distante
delle macchine
i passi, o il vociare
delle persone
in lontananza.
Guardo lontano,
mentre cammino
su e giù, nel grigiore
opprimente di una
giornata bigia.
Non ci sono passanti,
non ci sono ciclisti
sulla pista ciclabile,
sulla provinciale.
Persino l’abbaiare
di qualche cane
lontano, muore
in un brontolio sordo.
Un silenzio
greve intorno
rotto dal sibilo
costante
delle ambulanze.
Oggi si fanno
sentire più di ieri
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