(di Mimma Zuffi)
1873. Nell’estate di
quell’anno Monet, trasferitosi da poco ad Argenteuil, sulle rive della Senna,
dipinge soprattutto fiori. Alcune delle tele dedicate a questo soggetto (e fra
queste appunto I papaveri) verranno
esposte l’anno successivo, a Parigi, alla prima mostra degli Impressionisti.
Il significato
Il dolce declivio della
collina vicino alla casa di Monet è inondato di papaveri in fiore. L’artista li
dipinge en plein air, seduto ai piedi
della collinetta, mentre due donne, di cui
una è la moglie Camille, camminano nel prato accompagnate dai loro
bambini. Il cielo è opaco, pieno di nubi lattiginose, tra le quali
s’intravedono di tanto in tanto alcuni squarci di azzurro.
La prospettiva del dipinto è
sfalsata: le figure infatti sembrano molto più piccole del normale, appena più
grandi dei fiori che brillano come gemme sullo sfondo neutro del prato. Ed è
proprio il colore, quel rosso vermiglio sfavillante dei papaveri, a dare la
“sensazione” della loro dimensione irrealistica. Ecco: il vero soggetto di Monet non è il prato fiorito ma la
sensazione, anzi “l’impressione” di quel prato.
L’artista non si preoccupa
molto di disegnare gli oggetti dando loro una forma e un contorno ben definiti
ma li accenna con rapidi tocchi di colore puro. L’armonia dei toni, con il
rosso accordato al verde, al giallo, all’azzurro, dona una particolare luminosità a tutto l’insieme.
Al punto che, come scriverà nel 1931 il critico Giuseppe Marchiori, “in confronto
a questo miracolo luminoso persino una tela di Camille Pissarro appare grigia”.
Con questo dipinto Monet non
si pone più, freddamente, di fronte a un paesaggio (come avevano fatto tutti
gli artisti prima di lui) ma addirittura si immerge e riporta sulla tela non
solo quello che l’occhio vede, ma quasi il profumo dell’erba e il calore
estivo…E crea così uno dei più straordinari capolavori dell’impressionismo. L’arte,
chiamata appunto, dell’ “impressione”.
Il pittore e gli altri
Il tema è preso da
un’analoga composizione di Pierre-Auguste Renoir, Il sentiero che sale tra l’erba, del 1871.
A differenza dell’amico,
però, Monet non assegna alla figura umana una
posizione privilegiata nel dipinto, ma la tratta semplicemente come una
parte della natura, mentre la sua sensibilità è attratta soprattutto da rosso
bagliore dei fiori.
In seguito, fra i molti che
subiranno il fascino di questo quadro (praticamente tutti gli artisti
post-impressionisti i fauves e gli
espressionisti astratti) bisogna
ricordare Wassily Kandinsky e Maurice Blaminck: quest’ultimo, nel 1901,
affermerà di aver “visto” per la prima volta il colore in questi papaveri di
Monet.
E intanto nel mondo…
A Madrid viene proclamata la Prima Repubblica, che durerà appena
pochi mesi.
A Washington si forma la Lega nazionale dei contadini, il primo
movimento sindacale degli Stati Uniti.
A Bruxelles Arthur Rimbaud pubblica Una stagione all’inferno, famosa opera letteraria del simbolismo
decadente.
A Tonchino la Francia stabilisce la sua prima colonia d’Indocina.
In Inghilterra si afferma l’arte dei “preraffaelliti”, estetizzante e
decorativa.
La vita
1840
Nasce a Parigi in una famiglia benestante. Il padre è proprietario di una
drogheria.
1856
Trasferitosi
a Le Havre con la famiglia, studia nell’atelier di Eugene Boudin, che lo avvia
alla pittura .
1859 A
Parigi studia all’Accademia Suisse e incontra il futuro impressionista Camille
Pissarro.
1865
Espone
per la prima volta al Salon. Si lega a Camille Doncieux, il cui ritratto in abito verde gli procura la
stima di Emile Zola e di Edouard Manet.
1867
Nasce il figlio Jean. Monet versa in pessime condizioni economiche.
1870
Sposa Camille. Per evitare la guerra franco-prussiana si trasferisce
temporaneamente a Londra dove conosce il mercante Paul Durand-Ruel, futuro
manager del gruppo impressionista.
1871
Dopo la morte del padre rientra in patria e si stabilisce ad Argenteuil.
1874
Prima delle sette mostre degli impressionisti a Parigi. Monet, considerato uno
dei leader, parteciperà a tutte.
1878
Nasce il figlio Michel. Si innamora di Alice Hoschedè, moglie di un amico.
1879
Morte di Camille
1883 Si
stabilisce con Alice e i suoi cinque figli a Giverny, dove resterà tutta la
vita.
1892
Dopo la morte del marito, sposa Alice. Dipinge
la serie delle Cattedrali di Rouen.
1899
Incomincia
il ciclo delle Ninfee. Primi disturbi
alla vista.
1905
Durand-Ruel organizza una grande mostra degli impressionisti che riscuote un
enorme successo.
1911
Morte di Alice. Ulteriore indebolimento della vista.
1914 La
figliastra Blanche è l’unico conforto della sua solitudine. È ormai pressoché
cieco.
1926
Muore a Giverny.
Straordinarie le opere di Claude Monet, un artista che prediligo. I suoi dipinti "en plein air", come "I papaveri, "La femme à l'ombrelle" e tutta la paesaggistica, suscitano emozioni. Grazie Mimma.
RispondiEliminaSandra
Grazie per questa stupenda analisi di uno dei miei quadri preferiti. Juanito.
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