di Biagio Malorno
Lo scrittore
Ben Mears ritorna a Jerusalem’s Lot per scrivere un nuovo libro e affrontare i
propri demoni personali, ma scopre che qualcosa di sinistro si sta diffondendo
nella cittadina: un antico male, incarnato dal vampiro Kurt Barlow, che ha
preso residenza nella misteriosa Casa Marsten. Man mano che l’oscurità si
espande, i residenti iniziano a cadere vittima di Barlow e del suo servitore,
Richard Straker, trasformandosi a loro volta in vampiri.
Le notti di
Salem combina magistralmente il genere horror con elementi di gotico
classico, raccontando una storia sinistra ambientata in una cittadina
immaginaria che ne richama tante altre del Maine. Pubblicato nel 1975, il
romanzo rappresenta uno dei primi e più convincenti lavori dell’autore
statunitense, ricco di atmosfere tese e personaggi memorabili: King costruisce
un mosaico dettagliato e realistico degli abitanti di Salem’s Lot, restituendo
a ciascuno unicità e riconoscibilità, il che aumenta il senso di perdita quando
cadono vittime delle forze oscure. Ben Mears, con la sua determinazione e il
suo coraggio, è un eroe riluttante, come potremmo esserlo noi stessi, forte però
dei suoi alleati, tra cui il giovane Mark Petrie e il medico locale Jimmy Cody.
L’ambientazione
è vivida e inquietante: la cittadina, apparentemente tranquilla e ordinaria,
nasconde segreti profondi e Casa Marsten, con la sua presenza sinistra, è un esempio
perfetto dell’abilità di King nell’utilizzare luoghi fisici per evocare terrore
e suspense.
Il tema della
corruzione dell’innocenza e della perdita della comunità è centrale: la
progressiva caduta di Jerusalem’s Lot nelle mani del male è una potente
allegoria della fragilità della civiltà di fronte alle forze oscure che
minacciano di distruggerla dall’interno. Il romanzo esplora anche il concetto
di fede e redenzione, poiché i personaggi non devono solo affrontare un male
esterno, ma anche le proprie paure e debolezze.
Le notti di Salem è un’opera che rimane rilevante anche decenni dopo la sua pubblicazione. La capacità di King di intrecciare horror sovrannaturale con temi universali rende questo romanzo un classico. I riferimenti al Dracula di Bram Stoker sono molteplici, ma lasceremo ai lettori il piacere di scoprirli.
Lettura
obbligata per gli amanti dell’horror e per chiunque apprezzi una storia ben
raccontata, è capace di tenerci incollati alle pagine fino all’ultima riga.
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