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giovedì 21 luglio 2022

Quel che la marea nasconde, di Maria Oruña

  (a cura di Mimma Zuffi)

Ponte alle grazie - pagg. 460 - € 18,00


La detective spagnola Valentina Redondo

nella sua indagine più amata e di maggiore successo.


«María Oruña è la nuova regina del crime».

El País




Judith Pombo, facoltosa imprenditrice e presidente del più esclusivo tennis club di Santander, viene ritrovata morta nella cabina della goletta di proprietà del circolo, quando a bordo sta per svolgersi una cena di gala. È stata pugnalata al cuore, ma la cabina era chiusa dall’interno, non c’era nessuno oltre al cadavere e dell’arma del delitto non v’è traccia... Così alla tenente della Guardia Civil Valentina Redondo tocca affrontare il caso più complicato della sua carriera proprio mentre cerca di ricuperare un equilibrio e un senso nella vita privata, segnata da un recente dramma. Lei e la sua variegata squadra si immergeranno nei più torbidi segreti dell’alta società, imparando a conoscere la vittima, donna potente e prepotente, e gli invitati presenti a bordo nella sera fatale: ognuno di loro potrebbe credere, a torto o a ragione, di avere qualcosa da guadagnare dalla morte di Judith. María Oruña rende esplicitamente omaggio ai classici gialli della «camera chiusa» in un romanzo moderno e originale. Con grande maestria, costruisce personaggi credibili e capaci di evolversi − fra cui spiccano le due figure della protagonista e della vittima, diversissime ma entrambe forti, indipendenti, ossessionate dal controllo − e un intreccio appassionante che, senza lasciare un attimo di tregua, pone sfide continue alle capacità deduttive del lettore.




María Oruña (Vigo, 1976), laureata in Legge, ha esercitato per dieci anni come avvocato. Nel 2013 pubblica il suo primo romanzo, La mano del arquero, e nel 2015, con il successo internazionale di Puerto escondido, decide di dedicarsi interamente alla letteratura. Quel che la marea nasconde è il quarto libro della serie dedicata alle indagini di Valentina Redondo, e il primo tradotto in italiano.


María Oruña è la nuova regina del crime».

El País


«Una nave in mezzo al mare, un grido dalla cabina

dà il via alla perfetta macchina letteraria di Oruña».

La Razón


«María Oruña costruisce Storie con la S maiuscola,

trascinandoci fino al cuore del crimine... Un giallo

vecchio stile che, nel fondo, parla di femminismo,

ecologia e classi sociali».

El Mundo


«Un’autrice di talento che sa dosare con maestria umorismo e suspense».

La Vanguardia


«I gialli di Oruña pongono interrogativi a ogni lettore: possiamo evitare di essere ciò che siamo?»

El Comercio




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