(A cura di Mimma Zuff)
Iperborea - pagg. 341 - € 19,00
Romanzo capolavoro di ironia
– fino a oggi inedito in Italia – del premio Nobel islandese Halldór Laxness,
considerato da scrittori d’eccezione come Susan Sontag, Alice Munro e Jonathan
Franzen, uno dei più grandi maestri del Novecento.
Steinar di Hlíðar vive in un mondo di miti e valori antichi nell’Islanda di fine Ottocento. Umile contadino e artigiano della pietra, del legno e della poesia, strenuo custode degli ideali delle saghe, si rifiuta di vendere ai potenti del distretto un magnifico cavallo che i suoi due figli considerano magico e che dunque per lui non ha prezzo. Una creatura tanto speciale può essere degna solo di un re, perciò il villico finisce per regalarla al suo sovrano, re Cristiano di Danimarca, insieme a uno scrigno dotato di una chiave nascosta in una poesia.
Ma la
reazione della corte reale non può essere più deludente per Steinar che, perso
di colpo il suo mondo fiabesco, sembra trovare il paradiso in terra nelle
parole di un predicatore mormone, e parte fiducioso alla scoperta dello Utah.
Comincia così la sua picaresca iniziazione alla nuova fede nella controversa
comunità poligama che popola il Regno Millenario di Salt Lake City, dall’altra
parte del mondo, dove il contadino islandese comincia a costruire una vita
migliore per la propria famiglia, mentre l’adorata figlia, rimasta sola in
patria, cade vittima di soprusi e di- sgrazie di ogni sorta. È forse questo il
deserto da attraversare per meritarsi la Terra Promessa? Ispirandosi a fatti
storici e ai propri viaggi americani, Laxness combina crudo realismo e
metafora, satira pungente e folklore in un romanzo sull’Islanda di ieri
travolta dalla modernità, che molto si interroga sulla posizione sociale della
donna. E compone una parabola sulla ricerca umana della felicità, del «paradiso»,
dell’«America», con tutti i suoi beati miraggi e le sue disillusioni.
Premio Nobel nel 1955, Halldór Laxness (1902-1998) è considerato il grande maestro della narrativa islandese del Novecento. Viaggiatore infaticabile, trapiantato in America per anni, è venuto in contatto con le principali correnti culturali del nostro tempo. Le sue opere più famose sono Gente indipendente e Il concerto dei pesci, entrambe pubblicate da Iperborea, oltre a L’onore della casa, La base atomica e Sotto il ghiacciaio, Sette maghi. La sua ultima opera pubblicata da Iperborea è La campana d'Islanda.
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