a cura di Sandra Romanelli
“Anche le
selve e ogni albero odoroso
hanno
fatto ombra...per comando di Dio.”
(dal libro del profeta Baruc 5, v.8)
C'è un luogo a Milano dove arte, natura,
solidarietà e spiritualità costituiscono un connubio magico e immergersi in
esso significa vivere momenti coinvolgenti ed emozionanti. Questo è ciò che è
successo a me, negli anni in cui ho prestato la mia collaborazione di
volontariato al Nocetum, un Centro di Accoglienza situato nella nostra
periferia. Qui vengono inviate giovani mamme straniere con bimbi piccoli; qui
si cerca di aiutarle a risolvere le loro problematicità, scaturite dalla
complessità del vivere in una grande città e/o da altro. Queste giovani donne ricevono
un aiuto concreto, finalizzato a raggiungere una loro autonomia; il tutto
favorito dal fatto di essere accolte in un luogo immerso nella pace della
natura.
Questa confortevole oasi a margine della città è
come acqua pura per le giovani donne che vi arrivano “assetate”, a causa
di quei bisogni fondamentali, utili per ricostruirsi un percorso di vita,
momentaneamente interrotto; ma risulta essere un conforto anche per coloro che
ricercano una dimensione spirituale più profonda, tramite momenti di preghiera;
o per chi vuole mettersi a disposizione per donare ciò che è in grado di
offrire con il volontariato; o ancora, per chi ama vivere la gioia
dell'incontro e della socialità.
Questo luogo si chiama NOCETUM. Desidero
raccontare la sua storia, per i lettori
di Sognaparole Magazine.
Nocetum o Nosedo (in dialetto milanese) è un
piccolo borgo di origine antichissima, situato nella zona sud-est di Milano.
Pare, infatti, fosse presente già in epoca romana e deve il suo nome alla
presenza di boschi di noci, una derivazione di origine botanica, comune
ad altri quartieri della città: Rogoredo, bosco di roveri o Lorenteggio,
dal latino laurus.
Raggiungere questo luogo, in armonia con la
natura, non è affatto difficile.
Dalla fermata MM3, della centralissima Porta
Romana, parte una pista ciclopedonale che, passando per Corso Lodi, arriva al
Corvetto e di seguito al piazzale Gabrio Rosa. Da qui, percorrendo l'alberato
Viale Omero, si arriva al Borgo Nosedo, oggi diventato Centro Nocetum.
Dal borgo, con vista sul Parco della Vettabbia,
parte un percorso che, attraversando il parco giunge all'Abbazia di Chiaravalle
(distante circa 3 km.), poi a Viboldone, nella Valle dei Monaci e, proseguendo tra
borghi e cascine, si arriva fino a Melegnano lungo il Cammino dei monaci.
Il borgo ospita la Chiesetta
dedicata ai SS Filippo e Giacomo. Dentro
possiamo ammirare reperti
archeologici sottostanti al pavimento, un’epigrafe funeraria del 536 e
affreschi di scuola lombarda visibili nell'abside.
La
chiesetta ha una storia molto antica: risale infatti ad epoca romana.
Nel VI secolo sembra vi sia stato sepolto il Vescovo Onorato le cui spoglie
furono in seguito traslate in Liguria.
Nel 1200-1250 un gruppo di monaci cistercensi
della vicina Abbazia di Chiaravalle, si insediò nel borgo con l'obiettivo di
risanare i terreni paludosi e dissodare quelli incolti, fino ad arrivare a
produrre grandi quantità di foraggio, indispensabile fonte di reddito per il
monastero. Essi costituirono una grangia (antica fattoria), ricostruirono la
Chiesetta, ridotta in rovina e l'abbellirono con affreschi ma, nei secoli
successivi, alterne vicende la fecero ripiombare nel degrado e nell'abbandono.
Nel 1980 iniziarono i primi lavori di
ristrutturazione per la caduta di una parte del controsoffitto a travi,
intaccato dall'umidità. Oggi,
ripristinato in tutto il suo pregio, si può ammirare nella sua
recuperata bellezza.
Nel 1988 il parroco concesse a suor Ancilla
Beretta l'utilizzo della chiesetta per incontri di preghiera, ma lo stato
di degrado del borgo era altissimo. Fu solo nel 1998, dopo aver ripulito e
sistemato il luogo, che venne costituita l'Associazione Nocetum da suor
Ancilla, socia fondatrice e presidente, da Gloria Mari consacrata nell'Ordo
Virginum, insieme a un gruppo di volontari laici. Oggi fa parte del
gruppo dei soci anche la consorella Lucrezia Russo che è anche l’attuale
Presidente. Nel 2010 è stata costituita la Nocetum Società Cooperativa
Sociale, braccio operativo dell’Associazione e nel 2012 l’Associazione
privata di fedeli – Comunità Nocetum.
(foto di Sandra Romanelli)
Nel 2012 gli scavi archeologici rinvennero - sotto al pavimento della chiesetta - sepolture che datano gli ultimi secoli del Medioevo e l'inizio del 1500; esse erano accompagnate da monete (obolo simbolico, di origine pagana, da offrire a Caronte per essere traghettati nell'aldilà). Queste monete sono state preziose per gli archeologi, per rivelare l'epoca precisa delle sepolture. Per rendere visibili ai visitatori questi reperti, fu inserita una finestra sul pavimento.
Affreschi nell'abside (foto di Sandra Romanelli)
La chiesetta è aperta e visitabile tutti i giorni dalle 7,30 alle 18,30; ogni sabato dalle 15,30 alle 17 si tengono incontri di preghiera.
Parte essenziale del borgo è rappresentata dalla Cascina
Corte San Giacomo, di proprietà del comune di Milano, dove il Centro
Nocetum svolge le sue attività.
Essa comprende anche gli ampi spazi verdi circostanti.
L'attività principale del Centro consiste
nell'accogliere al suo interno donne straniere con i loro bambini, che
si trovano in grande difficoltà e disagio sociale temporaneo, fornendo loro un alloggio
e predisponendo una serie di attività educative, atte ad accompagnare le
donne e i bambini a una propria autonomia di vita per reinserirsi positivamente
nel territorio sociale.
Ogni ospite ha un percorso individuale e
personalizzato da seguire, costruito appositamente per lei in collaborazione
con l'Ente che ha predisposto l'invio al Centro Nocetum.
A questo scopo vengono offerte alle donne anche
delle iniziative progettate e seguite da Volontari, per facilitare il
reinserimento sociale, tra le quali:
-corsi di italiano,
individuali o di gruppo, per le mamme,
-laboratori ludici per i bambini,
-supporto psicologico e
sanitario
-tirocini lavorativi.
Casa Nocetum offre attività non solo rivolte alle
donne ospiti, ma pure a donne straniere presenti nel territorio che abbisognano
di un sostegno.
Ecco allora che, oltre al corso di italiano, per
il territorio sono predisposti ulteriori aiuti:
-Distribuzione Pacco viveri, due volte al
mese,
-Doposcuola settimanale per i bambini
delle scuole elementari.
-Eventi culturali e artistici,
-Seminari riguardanti
tematiche di maggior interesse.
Il Centro Nocetum organizza inoltre percorsi
didattici- educativi per le scuole e/o gruppi, progettati in collaborazione
con i docenti e iniziative interculturali per favorire l'integrazione e
la coesione sociale nel territorio. A tutto questo va aggiunta l’attività di ristorazione
e catering che permette inserimenti lavorativi per le fasce disagiate del
territorio.
Adiacente alla Cascina c’è uno spazio verde
utilizzato come parco giochi per i bambini, ma oltre è presente anche un
ettaro di terreno agricolo che contiene pure una city farm con
animali da cortile, due asini, cinque
caprette, un'arnia, un ortofrutteto.
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Una menzione speciale va rivolta alla Bottega dove vengono
venduti prodotti provenienti dalla produzione ortofrutticola del campo e
trasformati nel laboratorio di trasformazione del centro.
Nei sette anni in cui ho prestato la mia
collaborazione di volontariato al Nocetum ho programmato, insieme alle
educatrici che si sono susseguite, vari e diversificati itinerari didattici,
individuali o di gruppo, da percorrere con le mamme ospiti, per aiutarle,
tramite il corretto utilizzo della lingua italiana, ad affrontare i
bisogni di ogni giorno, nei loro
rapporti con il tessuto sociale, con la scuola dei loro bambini e con le
istituzioni, partendo anche dalle loro specifiche richieste.
Per due anni consecutivi, ho potuto estendere il
mio impegno al Nocetum pure a un gruppo di mamme straniere presenti nel
territorio.
Dopo un periodo di interruzione della
collaborazione, causa Covid, ho
accettato di intraprendere un aiuto di volontariato a distanza, per le
giovani donne appena arrivate in Comunità. Con immensa gioia riprenderò
quindi il mio impegno con loro e se la morsa del Covid si allenterà torneremo,
finalmente, agli incontri in presenza.
Il lavoro di volontariato svolto in questo luogo,
per me del tutto speciale, ha lasciato una traccia positiva nella mia vita. I
progressi delle giovani mamme che ho puntualmente seguito, mi hanno fatto
capire che a volte, quello che io consideravo un piccolo gesto, per loro aveva
un grande valore e il loro “grazie”, alla fine degli incontri, è stata la
parola più bella e gratificante che io abbia mai potuto sentire e il dono più
grande che potessi ricevere.
Il momento per me più emozionante (e più volte si
è ripetuto) è stato quando ho condiviso la gioia di qualche mamma che, dopo
mesi e mesi, a volte dopo un anno o più di permanenza al Nocetum, lasciava il centro per immettersi di nuovo,
con i suoi bambini, nel tessuto sociale. In quel caso, la loro ritrovata
autonomia, seguita dai racconti dei progetti di preparazione del nuovo
alloggio, la determinazione a mettere in atto le proprie forze e la speranza di
farcela a proseguire la loro strada, in assoluta autonomia, mi hanno resa
felice e partecipe del raggiungimento del loro obiettivo. Rimaneva solo un po'
di dispiacere per il fatto di non ritrovarle più al solito appuntamento; ma non
passava molto tempo che un'altra ospite arrivava a prendere il posto lasciato
vuoto e tutto, per me, ricominciava.
Qualcuna di loro, invece, non ha mai abbandonato
il Centro, perché dopo un corso di preparazione e un tirocinio lavorativo è
stata assunta come lavoratrice esterna, per la gioia sua e di tutti i numerosi
collaboratori del Centro Nocetum.
Articolo interessante che fa conoscere un luogo autentico dove il valore della vita assume un pieno significato. Complimenti Sandra e buon lavoro! Annalisa
RispondiEliminaGrazie Annalisa per aver colto l'essenza del Centro Nocetum.
EliminaSandra
Sono stata parecchi anni fa al Noceto ma adesso voglio tornarci al più presto, grazie Sandra, e grazie Sognaparole, per averci fatto conoscere o ricordare questa bellissima realtà
RispondiEliminaMarina
È una realtà prodotta dal lavoro e dall'impegno di tutti coloro che la vivono, ma la dedizione dà i suoi magnifici frutti. Grazie Marina.
EliminaSandra
Finalmente abbiamo capito esattamente la tua attività di volontariato con le mamme straniere e i loro bambini.
RispondiEliminaE'sicuramente un'esperienza molto coinvolgente, arricchente e importante per le donne che possono usufruire di questo aiuto e dell'affetto che viene loro dato.
Anche per te che hai dato la tua disponibilità, è una esperienza molto profonda.
Inoltre il luogo è veramente bello, immerso nella natura, accogliente e spirituale.
Luisella e Stefania
Sì, è vero, è un'esperienza inestimabile.
EliminaRitengo che poter regalare un po' del nostro tempo a chi ne ha più bisogno, sia soprattutto un privilegio. E sono consapevole che un gesto di solidarietà arricchisce lo spirito di chi lo compie.
Grazie Luisella e Stefania per il vostro commento.
Sandra