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giovedì 13 luglio 2017

Il bottone rosa

(di Giovanna Rotondo Stuart) 



Michele non aveva voluto nessuno alla stazione, non gli piacevano le scene patetiche. Andava solo al Nord.  A Milano!
Il treno era partito con il solito ritardo, ma a lui proprio non importava. Si era seduto all’unico posto vuoto del suo vagone, il suo, vicino alla porta del corridoio.
Di striscio, dall’altra parte,  verso il finestrino, aveva notato una ragazza che, a prima vista, sembrava non avere ancora vent’anni. Non si era preoccupato di guardare gli altri passeggeri. Se n’era uscito dallo scompartimento poco tempo dopo.


lunedì 10 luglio 2017

Il nostro amico MetT, e alcuni aneddoti

Giovanna Ungaro di Montejaisidi Giovanna Ungaro di Montejaisi

COME NASCE UN NOME

Ho rinominato MetT (con due t) l’insieme dei nostri corpi sottili per una ragione apparentemente poco sensata. Quando avevo pubblicato per secondo il libro che avrebbe dovuto essere il primo e cioè “L'AMICO METT”, avevo liofilizzato l’argomento in 70 pagine e abbreviato “metacorpo” in Met; solo che la sillaba significava “morte” in ebraico antico e non mi era sembrato un buon viatico. In seconda battuta (e senza pensarci) mi era venuto di aggiungere una “t” finale maiuscola: MetT, appunto.

venerdì 7 luglio 2017

Pier Paolo Pasolini - La forma della città - seconda parte

di Elettra Carnelli

L’odore dell’India

Mi piaceva camminare, solo, muto, imparando a conoscere passo per passo quel nuovo mondo, così come avevo conosciuto passo passo, camminando solo, la periferia romana: c’era qualcosa di analogo: soltanto che ora tutto appariva dilatato e sfumato in un sfondo incerto.[1]

Nel 1961 Pasolini intraprende un viaggio in India in compagnia di Alberto Moravia e di Elsa
Morante; dopo aver constatato l’inarrestabile avanzata della società dei consumi si reca in Oriente per ritrovare quell’autenticità che tanto lo aveva colpito nella civiltà pre-industrializzata. È con questo sguardo che Pasolini si rivolge all’India, intesa come il luogo della scoperta del pre-moderno, del tempo mitico precedente all’industrializzazione e al consumismo, che non hanno ancora intaccato i valori millenari di una civiltà in prevalenza contadina. 

martedì 4 luglio 2017

51° FESTIVAL TEATRALE DI BORGIO VEREZZI, 8 luglio – 24 agosto 2017


a cura di Sandra Romanelli

Borgio Verezzi (foto di Sandra Romanelli)









È gioia, ogni anno, quando a fine giugno iniziano le prenotazioni per gli spettacoli in cartellone al Festival teatrale di Borgio Verezzi. L'ideale sarebbe abbonarsi a tutte le prime, ma quando ciò è impossibile, inizia la difficile scelta: alcuni spettacoli sono proprio da non perdere, altri veramente interessanti, poi ci sono le novità e i classici che sono l'emblema stesso del teatro.
Accanto a nomi di attori famosi si alternano numerosi debuttanti, promesse del teatro che spesso riscuotono i loro primi applausi proprio su questo palcoscenico.

sabato 1 luglio 2017

"Zuleika apre gli occhi", di Guzel’ Jachina (il libro e intervista all'autrice)

(a cura di Mimma Zuffi)

Salani editore - pagg. 496 - € 18,90

Zuleika apre gli occhi è il romanzo d’esordio rivelazione della nuova letteratura russa.
 Il romanzo-rivelazione sulla Rivoluzione russa,
acclamato dalla stampa e vincitore di tutti i più importanti premi in patria,
in corso di traduzione in 24 Paesi.

Questo romanzo non è solo uno squarcio su un periodo della storia russa, né è soltanto la storia straordinaria di un amore filiale forte come pochi nel panorama letterario contemporaneo. Zuleika apre gli occhi è la Storia nella storia, in una miscela talmente rarefatta e intensa da catapultarci fuori del tempo, fra antichi usi, sopraffazioni radicate, una suocera-arpia, un marito-despota e Zuleika-Cenerentola.

BOOKSHOTS, il nuovo progetto di James Patterson

  
(a cura di Mimma Zuffi)

Arriva in Italia
il nuovo progetto di James Patterson
Una serie innovativa di romanzi originali ideata e realizzata
dall’autore di thriller più venduto nel mondo

VELOCI
Sono romanzi autoconclusivi che si leggono in pochissimo tempo

AVVINCENTI
Sono scritti dall'autore thriller che ha venduto più di 355 milioni di copie nel mondo

NUOVI
Sono romanzi inediti, scritti con l’intento di facilitare la lettura a chi ha poco tempo da dedicarvi

Il progetto di James Patterson, sempre molto impegnato nella promozione della lettura, è quello di riavvicinare ai libri chi ha smesso di leggere per mancanza di tempo o perché non trova le giuste letture.

"La belva nel labirinto", di Hans Tuzzi

(a cura di Mimma Zuffi)

Bollati Boringhieri - pagg. 327 - € 17,50
Un nuovo, inedito caso per il commissario Norberto Melis, ancora ambientato nella Milano degli anni Ottanta. Una scia di delitti annunciati, uno per volta, dagli inquietanti Arcani dei tarocchi.
Quale filo invisibile lega fra loro un sacerdote di frontiera, un travestito di mezza età e un brillante studente universitario nella cui auto giace cadavere una ragazza? E le altre vittime dell’anonima mano omicida che nell’estate del 1987 nelle vie di Milano porta la morte, annunciata dai beffardi e inquietanti Arcani dei tarocchi? A cosa si riferisce la misteriosa scritta che l’assassino traccia su ogni Arcano? 

"Il nome del padre", di Flavio Villani

(a cura di Mimma Zuffi)
Neri Pozza editore - pagg. 276 - € 17,00

Un avvincente romanzo poliziesco capace di fotografare un momento irripetibile della storia del nostro paese, la Milano degli anni Settanta, le sue luci e le sue ombre. 

«Villani utilizza il genere per dire molto di più, e ci riesce».
 Hans Tuzzi

«Eleganza e stupore emotivo si uniscono per formare il linguaggio di Flavio Villani». 
Satisfiction

Milano, 1972. Piazza Duca d’Aosta, immersa nella canicola di Ferragosto, è talmente vuota da ricordare un paesaggio di De Chirico quando nel deposito bagagli della Stazione Centrale viene rinvenuto, all’interno di una valigia, il cadavere fatto a pezzi di una donna.
A indagare sull’omicidio è chiamato il giovane viceispettore Rocco Cavallo, alla sua prima indagine e ansioso di fare bella figura con i propri superiori. Il caso, tuttavia, appare subito di non facile soluzione: il caldo torrido ha anticipato il processo di decomposizione, rendendo impossibile l’identificazione del corpo. L’unico indizio per risalire all’identità della vittima è una piccola croce ortodossa trovata sul fondo della valigia, che potrebbe far pensare a una donna di origine slava.

mercoledì 28 giugno 2017

C'ERA UNA VOLTA MILANO...E C'É ANCORA: LA CASA


di Giovanni De Pedro
 
Casa Galimberti a Milano-zona Porta Venezia
  
Quando finisce un amore, così com'é finito il mio.
Senza una ragione nè un motivo, senza niente.
Ti senti un nodo in gola, ti senti un buco nello stomaco.
Ti senti un vuoto nella testa e non capisci niente...
                                             (Riccardo Cocciante)

Anch'io mi sono sentito così, alla fine di un amore, soprattutto perchè dovevo cercarmi una casa in affitto. Ogni volta che vedevo un'agenzia immobiliare sembrava mi apparisse la Madonna e andavo in estasi. Passavo con lo sguardo tutti gli annunci esposti, selezionandoli a seconda delle mie possibilità. Quando trovavo quello che pareva giusto mi lanciavo nell' ufficio e cominciavo la scalata al Paradiso o la discesa verso l' Inferno.

domenica 25 giugno 2017

Il segreto di Remì - Ritratti 2

di Annalisa Petrella



 Era un uomo mite dall’aspetto insignificante e dall’età indefinibile compresa tra i cinquanta e i sessanta, la sua statura accentuata era mitigata dall’incurvatura delle spalle nelle quali s'incuneava, a mo’ di tartaruga, un collo sottile che terminava in una testa oblunga spelacchiata coperta quasi sempre da un vecchio cappelluccio a tesa stretta.