Di Annalisa Petrella
Non seguo le fiction televisive, solitamente mi annoiano, a meno che non presentino un personaggio che, a mio avviso, meriti attenzione e che la vicenda non venga diluita in più di due serate.
Incuriosita, ho seguito su Rai 1 la fiction in due puntate dedicata a Luisa Spagnoli, icona storica di uno stile di moda italiano. Ho così scoperto la storia accattivante di una donna di grande spessore che, pur essendo vissuta a Perugia tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, è dotata di una straordinaria modernità. Alla sua epoca la donna non aveva altra scelta che assecondare il volere del proprio padre e successivamente quella del marito; la Spagnoli si batté per l’affermazione dell’indipendenza femminile attraverso il lavoro.
Di umili origini, Luisa Sargentini nasce a Perugia nel 1877 e fin da bambina mostra una vivacità e una creatività straordinarie; si sposa giovanissima con Annibale Spagnoli, uomo pacato, amante della musica, ammaliato dalla sua travolgente personalità. Luisa rivela una genialità e uno spirito imprenditoriale che la spingono a creare con il marito una piccola impresa di pasticceria, non pone limiti al proprio sacrificio e, spinta da una passione e da una volontà ferrea, pur avendo tre bambini da allevare, riesce a gestire e a far crescere l’attività della produzione del cioccolato al punto che i suoi cioccolatini vanno a ruba e la fanno conoscere in tutta la città. Negli anni '20, in società con la famiglia Buitoni, fonda la “Perugina” e la dirige dando lavoro alle donne già negli anni della Prima
Guerra Mondiale, quando gli uomini erano al fronte. Spinta da una profonda solidarietà femminile è attenta alle condizioni di vita delle sue operaie e assume le donne che erano maltrattate in famiglia per assicurare loro l’indipendenza economica, sapendo che una donna con uno stipendio è una donna forte e libera. Realizza il primo asilo nido in azienda per permettere alle operaie di conservare il lavoro e apre lo spaccio viveri per fare risparmiare tempo e denaro a fine giornata prima di tornare a casa. Aveva il coraggio di guidare un’azienda senza farsi intimidire da chi non la considerava credibile per il semplice fatto di essere donna.
La sua mente era in continuo fermento: inventò il Bacio Perugina, fu un lampo di genio nato dal suo senso pratico, per non sprecare la granella di nocciole avanzata dalla lavorazione dei dolci la impastò con il cioccolato e ne ricavò una forma irregolare che al momento chiamò “Cazzotto”. In un secondo tempo Giovanni Buitoni le suggerì di modificarlo con un nome più romantico: “Bacio”. A partire dal 1923 Luisa Spagnoli e Giovanni Buitoni vissero una grande storia d’amore che spinse il marito a farsi
dignitosamente da parte senza fare scandali. La relazione tra la Spagnoli e Buitoni, malgrado la loro discrezione, divenne di dominio pubblico, criticata per la situazione irregolare di lei e per la differenza d’età - all’epoca Luisa era maggiore di quattordici anni. I due amanti a dispetto di tutti si amarono fino alla morte di lei. Tra le creazioni inventate da Luisa si annoverano l’uovo di cioccolato con la sorpresa all’interno e la caramella Rossana ancora oggi irriducibili prodotti dell’industria dolciaria italiana.
Nel 1928 Luisa aggiunge un nuovo business, questa volta nel settore tessile, creando gli allevamenti dei conigli d’angora per ricavarne un filato soffice con il quale avviare la produzione di manufatti eleganti ma più economici del cachemire e, quindi, alla portata del ceto medio emergente. Amante degli animali, i conigli non subivano maltrattamenti, non venivano tosati bensì “pettinati”, ottenendo così un pelo più integro e un filato omogeneo adatto ai macchinari da maglieria.
Luisa Spagnoli venne a mancare prematuramente nel 1935 per un cancro alla gola; inutile il tentativo di Giovanni di portarla a Parigi da un luminare del tempo nella speranza di poterla salvare.
La fiction
La fiction si basa sul racconto di Maria Rita Parsi tratto dal libro “Le Italiane”, edito da Castelvecchi, con la regia di Lodovico Gasparini.
Spiega il regista Gasparini: “Raccontare la vita di Luisa Spagnoli è stata una delle esperienze più belle ma anche più difficili del mio lavoro. Il motivo sta nel fatto che, oltre ad essere una delle prime e più grandi imprenditrici italiane, Luisa Spagnoli era anche una delle prime femministe e riuscì fortemente ad influenzare la società dell’epoca.”
Luisa Ranieri ha interpretato la parte della Spagnoli con un’intensità tutta femminile: il portamento, il volto, la voce, gli occhi in particolare fanno risaltare la forza interiore, il coraggio e la determinazione di un’imprenditrice venuta dal popolo, una donna contemporanea che rivendicava rapporti paritari con l’altro sesso, mettendosi in gioco senza remore e finzioni. Vinicio Marchioni nella parte del marito traccia
una figura sobria, profondamente umana e piena di dignità. Convincente Matteo Martari nel ruolo del giovane Giovanni Buitoni, Gian Marco Tognazzi e Franco Castellano, l’odioso conte e il cattivo di turno, sono perfettamente calati nella parte. Massimo Dapporto, che interpreta Francesco Buitoni, padre di Giovanni, costituisce una presenza emozionante che ha il sapore del teatro e conferisce alla fiction un valore aggiunto.
Anche me è piaciuta la fiction- bella la recensione- Clelia
RispondiEliminaGrazie.Annalisa
EliminaPer me è stata una scoperta Luisa Spagnoli, la conoscevo per la moda. Grazie!!! Giovanna
RispondiEliminaUna scoperta anche per me. Grazie a lei. Annalisa
EliminaInteressante la recensione che presenta un personaggio molto bello. Non immaginavo che la Spagnoli avesse fatto la storia della Perugina. Maria Teresa
RispondiEliminaPersonaggio interessante e determinato. Annalisa
EliminaFinalmente anche la fiction su Sognaparole! Brava!:Vicinelli
RispondiEliminaGrazie!Annalisa
EliminaIl tratto raffinato della scrittrice Petrella, che seguo sempre, ha colto la sorpresa della fiction. Paola Rocco
RispondiEliminaGentile Paola,la ringrazio del suo commento. Annalisa
EliminaQuando la fiction è breve e interessante ben venga. Bella recensione. Inoltre, vicini alla festa di San Valentino, si scopre chi ha inventato il "Bacio"! Brava Annalisa, e a Sognaparole continuate così!
RispondiEliminaMiriam
Miriam carissima, grazie dell'apprezzamento. Annalisa
EliminaGliela consiglio. Grazie. Annalisa
EliminaPeccato che l'ho persa,la recupero sul sito di rai1. Grazie! Bianca V.
RispondiEliminaAnch'io non guardo volentieri le fiction, ma questa mi è piaciuta soprattutto per la sua storia. Daria
RispondiEliminaGrazie, Daria. Annalisa
EliminaFinalmente una fiction che rende onore a una grande donna, che ha avuto il coraggio di uscire dagli schemi di moglie e madre, fissati dalla società. Una grande imprenditrice dalla parte delle donne. Brava Annalisa che ha sapientemente messo in luce i punti salienti della fiction e che con coraggio scrive la recensione di un genere spesso considerato non degno di attenzione. Serenella
RispondiEliminaIl tuo commento ampio e circostanziato mi commuove. Grazie, Serenella carissima. Annalisa
EliminaHo perso la fiction ma dopo aver letto la tua recensione la vedrò di sicuro!Brava Annalisa ti seguo sempre!
RispondiEliminaLudmilla
Cara Ludmilla, sei ormai una certezza e ti ringrazio. Annalisa
EliminaBella recensione!Maurizio
RispondiEliminaLa ringrazio. Annalisa
EliminaLe tue recensioni non tradiscono mai. L.
RispondiEliminaNe sono contenta e la ringrazio. Annalisa
EliminaHo visto solo una parte della Spagnoli e la tua recensione mi ha fatto venire la voglia di vederlo tutto. Cercherò di recuperarlo. Giorgia
RispondiEliminaSul sito di Rai1 è possibile. Grazie. Annalisa
EliminaÈ sempre un piacere leggerla! Giusy
RispondiEliminaCara Giusy, è un piacere il suo apprezzamento. Annalisa
Eliminabaci Perugina e "gemelli" d'angora....che belle idee tutte femminili!!!
RispondiEliminaGran donna la Spagnoli! Annalisa
RispondiEliminaRiesci a fare belle recensioni. Anche per uno sceneggiato televisivo che questa volta non era male. Vittorio
RispondiEliminaCaro Vittorio, ti ringrazio. Annalisa
RispondiEliminaNon ho visto Luisa Spagnoli alla televisione,ma la tua appassionata e bella recensione mi ha fatto venire voglia di vederla.Vedrò di recuperarla in qualche modo.
RispondiEliminaNon perderla. Annalisa
RispondiEliminaHo rivisto Luisa Spagnoli sul primo canale rai e mi sono commossa
RispondiEliminaIl finale è struggente.
EliminaL'amore bellissimo tra Luisa e Giovanni Buitoni scalda il cuore.
RispondiEliminaTravolgente.
EliminaUna gran donna, imprenditrice forte e generosa, che hai raccontato con passione.
RispondiEliminaGrazie
EliminaLeggerti è sempre un piacere! Ludo
RispondiEliminaLudo gentile, ti ringrazio.
EliminaOttima idea riproporre questo "quadro". La figura di Luisa Spagnoli dovrebbe essere di esempio. Brava Annalisa.
RispondiEliminaTante grazie!
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